20 Marzo 2020

#IOSTOACASA (COME FARLO SERENAMENTE)

Chi vuole venire da me per il week end? In questo salotto virtuale possiamo aiutarci con consigli, opinioni, racconti. E per arrivarci non c'è bisogno di uscire di casa. Io preparo un thé e un caffé. Non serve prenotare... c'è posto per tutti. Andrà tutto bene. Ma sarà ancora lunga...
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C’è una strana atmosfera nell’aria. Non è solo il fatto che la quarantena regala un silenzio distillato anche a una grande città come Milano. Non è semplicemente la primavera, che ignara del fatto che noi non possiamo uscire per incontrare la sua bellezza, si lascia guardare dalle finestre e dai terrazzi. Credo che sia il fatto che l’Italia, forse davvero per la prima volta, abbia dovuto fermarsi davanti a qualcosa che non sa gestire: la mancanza di una data. Se avete letto “Il Caffè” di Massimo Gramellini stamattina, che meglio di me descrive la situazione, sapete di cosa sto parlando. Ci lamentavamo del fatto che la vita fosse troppo piena di scadenze, di cose da fare, di figli da prendere a scuola e accompagnare all’attività sportiva. Ora l’agenda è un susseguirsi di righe bianche che inquieta. Almeno una parte di noi. Ma c’è qualcosa che possiamo fare per trarre del bene anche da questa situazione.

Staremo a casa ancora per un po’. E la vedo come una cosa positiva per certi versi: l’alternativa al momento sarebbe quella di essere in un ospedale. O peggio ancora. Quindi, organizziamoci! Questo è un salotto virtuale, qui potete entrare, uscire e parlare seduti senza distanza di sicurezza e senza dover indossare la mascherina. Qui possiamo esprimere opinioni e sostenerci a vicenza. Qui possiamo parlare di cose più leggere, perchè io sono convinta che di questo abbiamo bisogno, adesso, non di stare affacciati alla finestra per contare quante volte il vicino di casa porta giù il suo cane.

Tiriamo una riga. Oggi. 20 marzo, due settimane di quarantena, circa, per tutti. L’ultima volta che sono uscita a fare una passeggiata di mezz’ora con i miei figli, per andare alla farmacia di via Modena (circa 500 metri da casa) è stato circa 10 giorni fa. Poi ho capito che era meglio evitare anche quella. Per fortuna nel mio quartiere ci sono piccoli supermercati ben forniti e un negozio di frutta e verdura – Il frutteto di Pietro – che sono a meno di 200 metri dal mio portone. Va bene così. Non mi manca nulla, per ora, se non l’idea di poter di nuovo pianificare qualcosa. Ma verrà anche quel giorno.

NEL FRATTEMPO … voi cosa fate?
Mi piacerebbe sapere se state bene, se i vostri cari stanno bene, che cosa fate delle vostre giornate.
Tanti lavorano, e a loro deve andare la nostra profonda gratitudine, perché possiamo contare non solo sulle cure per chi è malato, ma anche sui servizi essenziali per chi sta a casa per mettere in atto quella “distanza sociale” che è l’unica cosa che possiamo fare per essere utili al sistema. Milano è paralizzata, ma respira ancora bene per fortuna. Gli ospedali sono allo stremo, ma i milanesi stanno già fremendo di voglia di ricominciare. E penso sia così in molte città italiane. Al momento in cui scrivo, quarta settimana di chiusura delle scuole in Italia, il mondo intero si sta chiudendo guardando all’Italia in modo diverso. Dopo la Cina, siamo stati i primi a viverlo questo momento di trasformazione totale, a capire cosa stava succedendo e come lo si doveva affrontare. Saremo anche i primi a ricominciare, ne sono certa. Non dobbiamo far sì che muoia il desiderio di riaprire. Di uscire, quando potremo, a prendere il caffè fuori. Di passeggiare insieme agli amici. Di lavorare fianco a fianco, per ridare al nostro Paese tutto il merito che è suo di diritto. Come hanno fatto i nostri nonni dopo la Guerra. Come dovremo fare noi.

#IONONMIFERMO. Perché il virus mi ha confinato geograficamente in uno spazio limitato dalle mura, ma non ha fermato la mia voglia di fare. Le mie giornate sono dedicate alla mia famiglia e al mio lavoro, più o meno come faccio sempre quando non sono sul set. Non voglio entrare in letargo, ma solo rallentare un po’ per mettere a fuoco la situazione in modo migliore. Dare retta solo alle nostre paure non ci farebbe del bene. Non lo farebbe a nessuno.

Cosa possiamo fare, per aiutare, davvero? A parte stare a casa (ovviamente). Possiamo essere di sostegno agli altri in molti modi. In casa e fuori casa, grazie alle connessioni telefoniche e web.
Io mi sveglio presto, sistemo la casa, preparo pasti, leggo con i miei figli, cerco di aiutare le persone che sono sole telefonando loro per fargli compagnia, a rotazione. Soprattutto chiamo chi è anziano e vive le giornate con grande monotonia. E chi è in ospedale, senza poter ricevere visite. Insomma, faccio quello che posso, da qui, dalla mia piccola scrivania, dalla quale di solito mi sembra di essere padrona del mondo.

#STIAMOACASA dovrebbe essere messo al plurale il verbo. Perché altrimenti sa di inquisizione. Stiamo, non “state”. Tutti noi che possiamo. Non perché ci controllano e ci multano, perché abbiamo compreso che serve diminuire il più possibile il numero di contatti tra persone. Perché chiunque, tra noi, potrebbe essere malato e non saperlo.

Io sto a casa. Le mie giornate passano svelte, perché sto lavorando a due (due!) nuovi libri. E quindi scrivo tanto, cucino spesso, mangio troppo, ma va beh… ci sarà anche il tempo per riequilibrare il tutto. Per ora mi sono scaricata un’applicazione che desideravo scaricare da tanto, e faccio ginnastica 30 minuti ogni mattina, dalle 8:30 alle 9:00, dopo aver scritto un po’ in vestaglia, con la mia tazza di caffè accanto. Sto preparando anche qualche novità diversa per l’autunno…ma di questo è presto per parlare. Chissà quando saremo in grado di tornare a fare la vita alla quale eravamo abituati?

Mi piacerebbe sapere cosa state facendo voi. Come investite il vostro tempo? Non lasciate che scivoli via nella noia, sarebbe un tale spreco! Chi di voi lavora? Chi è a casa in città e chi vive magari in campagna o vicino al mare? Cosa fate durante il giorno? Quali libri state leggendo? E quali film belli avete visto di recente?

Io sto rileggendo il libro (bellissimo) di Amanda Talbot che si intitola Rethink the way you live. Lo avevo comperato nel 2017. Ora è più attuale che mai (se lo volete, lo trovate su Amazon, ma solo in inglese). Avete libri da consigliare?

E quanto ai film. ieri per la Festa del papà abbiamo visto un film bellissimo, che racconta in modo straordinario il rapporto tra padre e figlio. Si intitola Questione di Tempo (titolo originale About Time) ed è del 2013 quindi forse lo avrete visto. Io l’ho noleggiato su iTunes. A noi quattro è piaciuto molto.
Su Netflix invece ho visto di recente il film I Due Papi (che è fatto molto bene) e ho rivisto Il Club del libro e la torta di bucce di papate di Guernsey. Ve li consiglio, se non li avete ancora visti.

Per il resto, sto bene, anche se sono molto preoccupata, come tutti.
Mio marito ritorna ogni sera dall’ospedale con l’espressione seria di chi ha visto cose che preferisce non raccontare. Io a volte penso a qual è la cosa che mi manca di più in questi giorni. La risposta è una sola: poter vedere le persone che amo al di fuori di questa strettissima cerchia che siamo noi quattro. Poter andare in radio il venerdì mattina. Entrare nelle case degli italiani e sedermi alla loro tavola. Mi manca la gente. Mi mancate voi

La sera prego, perché faccio parte dell’Italia che crede. Prego per coloro che stanno male, per le famiglie che hanno avuto un lutto. Per noi tutti che desideriamo salvarci. Per chi è in ospedale e sta guarendo. A chi vuole accoglierla, estendo la mia preghiera. E chiedo di essere nelle vostre. Non singolarmente, certo, ma collettivamente, insieme a tuti quelli che stanno vivendo questo momento con impegno. Con la consapevolezza che insieme si possa fermare il virus.

Un’ultima cosa. Se potete, fate una piccola donazione. Bastano pochi euro per aiutare, le raccolte fondi sono tantissime, lo so, perchè c’è tantissimo bisogno. Io ho scelto di aiutare l’Ospedale Policlinico di Milano, perchè è la Ca’ Granda di noi milanesi, e perchè è l’ospedale dove lavora mio marito e dove sono nati i miei figli. Stanno attrezzando nuovi reparti per le terapie intensive. Se volete fare una donazione anche voi, potete farlo attraverso la piattafora GoFundMe cliccando qui . O potete scegliere di aiutare nel modo che ritenete essere il più vicino al vostro cuore. GRAZIE.

Vi mando un abbraccio, virtuale e 100% protetto.
E aspetto di condividere un po’ le vostre giornate e i vostri pensieri.
A presto. #Andràtuttobene

 

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Alessio raimondi |

Una curiosità xké quando andate x cortesia x gli ospiti non mangiate mai quello che sta nel piatto parlate parlate e non mangiate mai

Samanta |

Cara Csaba,

È un piacere leggerti e ascoltarti quando guardo ” Cortesie per gli ospiti alla TV… È un periodo difficile siamo tutti chiamati a rispettare la regola del Restiamo a casa , per il bene di ognuno di noi…per rispetto a coloro che a casa non ci possono stare e per coloro che sono più instabili di salute. Ma nonostante cio’ sto vivendo questo periodo come una grande opportunità che la vita mi sta dando per trascorrere più tempo con coloro che amo e rispolverare vecchie abitudini abbandonate per il poco tempo a disposizione. Siamo ormai vicini alla fase due e dopo tutto questo tempo passato nel mio “nido ” sono un po’ preoccupata per il ritorno nella società. Felice che tutto ad oggi sia andato bene e una persona nuova con più fiducia in me. Ti invio un abbraccio virtuale e un abbraccio virtuale a tutti coloro che leggeranno.

Manuela |

Grazie dei tuoi pensieri!
Manuela

IOLANDA |

DICO SOLO CHE DIO CI PROTEGGA A TUTTI

Susy |

Buongiorno a tutte… Giorni pesanti che hanno avuto un impatto molto forte su tutti… Io vivo a Napoli.. Qui la primavera è sbocciata già da un po’… Ma il silenzio che ci circonda è totale e non sembra reale… Mio marito e mio figlio più grande lavorano da casa e l’altro ragazzo ha lezioni online per la scuola… Non escono dal 10 di marzo… Solo io esco per fare la spesa ma è stressante… Le file, la paura, quando rientro sono sempre nervosa, preferisco non uscire… Ho una casa abbastanza grande a cui badare, i miei figli dicono che sono fissata😏.. mi piace anche tanto cucinare, ma ho anche bisogno di dedicare un po’ di tempo alle cose che mi rilassano di più… Mi piace lavorare all’uncinetto, ricamare, creare insomma… Era un po’ che non riuscivo più a farlo perché ho problemi di tunnel carpale alla mano destra e proprio a marzo avrei dovuto fare l’intervento e invece ciccia! Ma ho lavorato ugualmente.. È stata un sfida e nonostante il fastidio e il dolore sono riuscita a farlo.. Ho fatto un filet bellissimo che ha come parte centrale un cigno reale e sapete come l’ho chiamato? Cigno Corona! I miei figli mi hanno guardata un po’ straniti e mi hanno detto che sono impazzita ma è stato un modo per alleggerire questo momento assurdo e strappargli un sorriso… Ciao a tutte

Valeria |

Ciao Csaba, sono Valeria, viviamo a Pavia e in questi giorni così particolari sto guardando spesso Cortesie per gli ospiti, un programma molto carino che mi aiuta a pensare un po’ di meno. Abbiamo due bambini che si chiamano come i tuoi! Loro però ora sono lontani, sono dai nonni da molto tempo perchè noi lavoriamo e ci mancano moltissimo. Speriamo dei poterli riabbracciare presto.
In questo periodo ho rivisto un film di Carlo Verdone dal titolo, Maledetto il giorno che ti ho incontrato, un film che mi è sempre piaciuto molto e che ho rivisto con grande piacere.
ciao! ti auguro una buona giornata.

claudia |

Cara Csaba,
ho appena finito il tuo libro “Buone maniere” che mi ha incantato…. durante questi giorni forzati in casa, ho trovato degli spunti per leggere ad alta voce a mio marito o a mio figlio i tuoi consigli e direi che hanno apprezzato.
Grazie per il suggerimento del Film “I due Papi” che abbiamo visionato insieme e ci ha fatto meglio capire la battaglia interiore che sta vivendo il nostro Papa….
Ti voglio consigliare un altro film che abbiamo visto oggi sempre su Netflix “La teoria del Tutto” biografica su Stephen Hawking, celebre fisico, astrofisico e cosmologo, magistralmente interpretato da Eddie Redmayne che si è aggiudicato il Premio Oscar al miglior attore….
Buona serata e grazie per i tuoi preziosi consigli

Lilo |

bella idea !

gino |

Ciao, Gisella, grazie per il contatto. Ieri ennesima situazione che intristisce, che è poi di tutti: di fianco a me abita una ragazza (le nostre porte sono distanti l’una dall’altra cinquanta centimetri a fatica), mia ottima amica, che si presta in questo periodo a farmi la spesa ed a portarmela (non sono in quarantena, per fortuna, sono semplicemente sprovvisto di automobile ed i negozi sono distanti da casa) e con la quale ogni tanto condividiamo la mia tavola per un pranzo, una cena od un thè, noi due o con qualcun altro, beh, dicevo, ieri ho dovuto telefonarle, dirle di uscire un attimo per poterle dare, stando a debita distanza, un vassoietto di ravioli che avevo appena preparato, per ringraziarla del favore che ho appena detto. In altre condizioni, l’avrei invitata ed avremmo condiviso altre portate, oltre, e soprattutto, ad una gradevole compagnia. E’ snervante, deprimente, triste poter stare in contatto con persone che si stimano in questo modo. Sì, lo so, non dico nulla di nuovo… E’, come è apparso molto chiaro da quanto hai letto, che sono poco adattabile ad una virtualità (anche se mi fa piacere in questo momento aver letto i tuo messaggio e scriverti) ed ho vissuto il momento di ieri come se, appunto, ci fosse stato qualcosa di “virtuale” o, perlomeno, non di piena concretezza. Penso di essermi spiegato. Vabbè, passerà tutto… ma intanto lo viviamo, questo “tutto”… no, questo “troppo”. Ciao, buona giornata.

Marika Verardo |

Buongiorno, cara Csaba…che belle parole, le tue! Vero, in questo tempo paralizzato è facile cedere alla noia, abbandonarsi alla tristezza e concentrarsi sul negativo. Io faccio parte di chi vive nel limbo: lavoro in ospedale, uno piccolo, di provincia, per ora solo di supporto a quello deputato alla gestione dell’emergenza coronavirus. Inoltre, essendo in un ambulatorio, risento del periodo di calma legato alle restrizioni. Morale: lavoro a settimane alterne, per meno ore, e soprattutto con la consapevolezza di sapere fare di più e non potere farlo. Mio marito è in piena emergenza: sanitario anche lui, in prima fila come operatore di 118. Da tre settimane vive fuori casa, per proteggere me e le sue figlie. Ecco, lui è il tributo a questo tempo, lui che non accetta il titolo di eroe… che proprio non comprende tutta questa esposizione, visto che da vent’anni si prodiga senza alcun clamore, né riconoscenza, ma solo per senso del dovere. Ecco, a lui va tutta la mia ammirazione, la mia preoccupazione, e a quelli come lui che non cercano applausi né foto, solo ci sono, concretamente. Anch’io prego, anch’io cerco di impegnare le mie giornate, al mattino mi sveglio presto, riordino casa, accudisco le mie ragazze e le coccolo con manicaretti curati… leggo, ricamo, faccio ginnastica in casa, curo le piante e sento la famiglia, ma la preoccupazione per chi è lontano senza stare bene è tanta, così passo questo tempo sospeso, e mi chiedo, soprattutto, cosa resterà ai nostri figli di questi giorni…
Coraggio, cara Csaba, buona permanenza nelle tue incombenze e grazie della compagnia. Marika

gino |

Grazie, Csaba, per la gradita risposta, ed un saluto chiunque legga queste pagine.
Mi permetto di integrare quanto tu hai scritto, senza voler cadere in un luogo comune : consumiamo prodotti italiani anche in momenti non di emergenza come l’attuale, ce lo raccomandano ogni tanto campagne pubblicitarie già da decenni, ma forse la risposta da parte degli acquirenti non è così massiccia come dovrebbe essere, abbiamo prodotti ottimi e di certo, senza denigrarne la qualità, non abbiamo necessità di mandorle o noci californiane, ad esempio. Sicuramente, in certi casi è impossibile, sfido chiunque a trovare un camembert di Viareggio DOP od una salsa di soia artigianale tipica della Valpolicella! Ma basterebbe un po’ di attenzione, anche stando attenti alla stagionalità (ne guadagnerebbero anche i nostri ritmi corporei), in fin dei conti, tanti anni fa, quand’ero bambino io ed i mercati più circoscritti, nessuno trovava in commercio arance durante il periodo estivo o prugne a dicembre. Tempi andati… spariti… sparita pure la consuetudine di un amico che ti bussa improvvisamente alla porta (il galateo non me ne voglia, se fatto con dovuti modi) e che ti dice “Ciao, passavo di qua, come stai?”, ora troppo è affidato a SMS, a contatti nei social, si classifica “amico” chi non vedrai mai in faccia e non conoscerà mai il tuo sguardo. Ho un altro concetto, ancora. per fortuna, condiviso con altri che frequento: l’amico è colui che invito a pranzo, che scherza e che si confida, col quale posso parlare delle mie paure, delle mie ricette, che mi racconta i propri guai lavorativi… Sì, sono un nostalgico! Eppure, nonostante ciò, questa “nostalgia” ha un riscontro mio personale: vivo da alcuni anni in una borgata di campagna, qui ci si conosce più o meno tutti,e, come una volta, a sorpresa, qualche vicino si presenta alla mia porta per regalarmi verdure del proprio orto, o mi presento io alle case altrui con una forma di pane od un sacchetto di biscotti, due chiacchiere discrete e veloci, poi ciascuno alla propria vita. Addirittura, ho ritrovato un’usanza dimenticata, la ricordo di tanti decenni fa (ho sessant’anni) e poi sparita, beh, qui se cammini per strada ed incroci qualcuno, ci si saluta, anche se si è estranei,e, altro uso dimenticato, io sono il “dinosauro” che insieme ad un “buongiorno” compie il gesto di portare le dita alla tesa del cappello o del berretto (ne ho molti, sono una mia passione) alzandoli lievemente se incontra una Signora o li toglie e poi li reindossa subito se ha a che fare con un uomo, che tiene in mano gli occhiali da sole quando è a colloquio con qualcuno. No, non sono perfetto, sia chiaro, non voglio essere frainteso, ma certe norme dello stare a contatto con gli altri mi sembrano elementari.
Spero di non aver tediato nè te, nè nessuno che legga queste pagine, ma mi è uscito “a braccio” questo discorso, è un elemento di vita, di questa vita che nonostante il contingente, continua e prosegue.
Una cosa, ancora: se non erro, sono l’unica voce maschile, in questo salotto. Signori uomini, dove siete? Un thè e dei classici sandwich al cetriolo possono esser graditi anche al vostro palato! (non tolgo nulla alla Signore!).
Buona giornata, grazie.

gisella |

belle le tue parole Gino, bello leggere i tuoi pensieri in cui anch’io mi ritrovo e bellissimo poter andare a bussare ad una porta per donare una torta o poter invitare un amico a pranzo. Lo rifaremo ne sono certa, dobbiamo pazientare ancora un pò e apprezzeremo forse di più quei momenti. Buon fine settimana

Salvatore maioraa |

Csaba sei una Donna meravigliosa!

Valentina Casula |

Cara Csaba,
non so se ti ricordi di me, ho seguito il tuo corso sul Food Writing questo novembre (la giovane studentessa sarda). Ti cerco proprio per raccontarti come il corso che seguo di “Scrittura per i media”, nella mia facoltà, stia affrontando queste lezioni virtuali “di emergenza”.
La mia professoressa sta invitando scrittori e giornalisti che, abitando lontani, non potrebbero intervenire normalmente durante le nostre lezioni; ora che siamo online, finalmente è possibile!
Ci ha chiesto di contattare esponenti del web per intervenire durante una lezione e, come non pensare a te? La lezione di novembre mi ha ispirata tantissimo, e ti ringrazio ancora per questo.
Se fossi interessata, non esitare a contattarmi; ti metterò prontamente in contatto con la mia docente.

Un caro saluto,
Valentina Casula

Elena |

Cara Csaba,
La cosa che più mi ha colpito è che la nostra vita non è cambiata così tanto. Solo la bimba non va più all’ asilo e così il tempo per fare ricerca e scrivere libri è azzerato. Qui negli USA ancora si può uscire per una passeggiata, stando a distanza. Il problema è che ci sono tanti corridori della domenica adesso, e non si spostano quando ti passano vicino. Così ci spostiamo noi da un marciapiede all’ altro, nelle stradine quasi sempre vuote di automobili. È bello creare lezioni con la bimba. Ieri abbiamo visto il film Altamira, sulla scoperta della grotta che contiene le bellissime pitture preistoriche. È abbiamo studiato un po’ gli uomini primitivi e fatto disegni di bisonti e mammut. La cosa che credo sia diversa dall’Italia sul piano della vita quotidiana è l’angoscia che ti prende al supermercato quando tutto è completamente vuoto. Qui la gente è letteralmente impazzita. E’ spiacevole vivere in un posto dove capisci che gli altri hanno acquistato ben oltre la loro vera necessità, non lasciando niente a chi viene dopo e pensando “mors tua vita mea”. È un comportamento incivile che credo in Italia non si sia realizzato in maniera estrema come qui. Chissà quando potremo uscirne e prendere un aereo per tornare dalla nostra famiglia sola in Italia. Abbraccio tutte voi, come per poter abbracciare tutto il nostro Paese.

Orietta S. |

Se la convivenza “forzata” dal coronavirus si trasforma in conflitto, un sostegno, una mediazione, può aiutare le persone a superare momenti duri, perché il “sistema” (coppia, famiglia, convivenza) si intrappola facilmente da sé, senza l’aiuto di un estraneo.

Emanuela M.C. |

Buonasera Csaba, le mie giornate vivono di smartworking e quindi di un minimo contatto seppur virtuale (a volte telefonico o in call conference ) con i colleghi. Non è poi così male, consapevole del fatto che STARE A CASA in questo modo ci aiuta tutti. La radio, la mia passione, è diventata la mia alleata anche per la Santa Messa della Domenica. Non avrei certo potuto immaginare che, quando da bambina vedevo mio nonno Siro seguirla in TV, lo avrei fatto anch’io. E tra l’altro devo direi: si segue meglio che dal vero! Incredibile. Non riesco certo a fare i miei 3000 passi giornalieri; mi devo accontentare di 1000 passi su e giù tra bagno, salotto, camere e cucina. E poi…ieri sono riuscita a preparare la mia crostata, ai frutti di bosco!
Comunque con tutto questo la paura è grande; sono veramente colpita da tutte le notizie. E’ stato doloroso vedere le lacrime di Roby Facchinetti (dei Pooh) per la sua (la nostra) Bergamo. Non mi sono mai sentita così Lombarda, così Italiana e spero per tutti di vedere finalmente la luce in fondo a questo tunnel infinito.

Mary |

Buonasera Csaba, il fine settimana sta terminando e io sono già comodamente in pigiama ad ultimare un lavoro all’uncinetto. Sorrido mentre scrivo (anche se non si vede per ovvi motivi) perché se mia figlia lo sapesse penso si approprierebbe del telefono. Semplicemente La adora! Ha 9 anni ma già sa come si apparecchia una tavola senza dover fare errori (addirittura commenta le apparecchiature di “Cortesie per gli ospiti”), quasi anticipa i voti che attribuisce alle pietanze di “Cuochi e fiamme” (ha una cotta per Simone Rugiati)… che altro dire? Sicuramente La prenderò come alleata virtuale per cercare di staccarla dai video di YouTube e farle fare qualcosa presa magari dal sito. Buona serata.

Patrizia |

Grazie Csaba per le sue riflessioni. Cerco anch’io di rimanere serena e di tenermi impegnata. Con il telelavoro posso lavorare da casa, mio figlio continua a seguire le lezioni on line, anche mio marito lavora al Policlinico di Milano, è un tecnico e a turno devono rimanere in ufficio per le emergenze. Questo momento mi fa riflettere su ciò che è veramente importante. Cerco di non abbatermi e di trovare il modo di essere migliore ma allo stesso tempo sono molto triste per i mie concittadini bergamaschi. Voglio sperare che tutto andrà bene. Grazie Csaba e agli ospiti di questo salotto.

Anna |

Ti seguivo in tv e mi fa piacere averti ritrovato…il tuo garbo la gentilezza che emani nei gesti nei tuoi atteggiamenti lo si percepisce anche nello scrivere…
Siamo in 4 a casa io i miei due figli e il nostro cane Sasy. Cerco di essre sempre sorridente ,cucino pulisco casa ma mi manca tutto, il caffè con le amiche le passeggiate, il mio compagno che vive a Milano…tutto quello che stavamo costruendo insieme. Ora cerco di passare le giornate guardando film e guardo tanta tv.
Ho paura, tanta, per i nostti figli, per il futuro ma sono credente anch’io e prego Dio che ci aiuti come del resto fa sempre…ti lascio un bacio

Cristina Ve |

Cara Csaba, leggendo il tuo post e i commenti, ho sentito il desiderio di entrare anch’io nel salotto del tema di oggi. Anch’io resto a casa, lavoro forzatamente e fortunatamente da casa, e mi piace l’espressione H16, anche se penso che per noi donne, mogli e madri e tutti gli altri generi o modi in cui ci si prenda cura di qualcun altro, sia sempre Un bel H16,. il giorno 25, con la maggior parte delle attività economiche chiuse, l’ho vissuto come il giorno della catastrofe, necessario, ma dolorosissimo. Allo stesso tempo è sorta in me una grandissima energia e voglia di fare per garantire una continuità, un modo di riconvertirci, di trovare nuove opportunità, e leggere il tuo post, dove parli di ben due nuovi libri, di nuove idee mi ha dato la conferma che dobbiamo pensare che ne usciremo, e lo faremo veramente con nuovi “respiri”. La mia più piena stima per chi come tuo marito va lá fuori, in trincea”, sono degli eroi; un momento che mai nella mia, nostra vita, avrei pensato di vivere. Mi ha fatto riflettere una risposta di mio figlio, forse detta senza neanche pensarci “mamma —per voi— è la prima volta….” Mi auguro dal profondo del mio cuore che sia la prima è l’ultima per sempre. L’appello del Papa di oggi di fermare le guerre, spero ci faccia comprendere come siano veramente inutili. Allora GRAZIE Csaba.per farci entrare nella tua casa, nel tuo affollato salotto (che bello, 150,000!) e per darci quella continuità e speranza di una normalità che spero ritroverà, anche dopo, tutto il gusto e il sapore della meravigliosa semplice quotidianità che da sempre ci insegni.
Un affettuoso saluto a Te e alle Signore del salotto Cristina .

Claudia |

Ti ho conosciuta tramite la tv e ti seguo con piacere, c’è tanto da imparare da te, e quello che amo di più la tua semplicità….l’umiltà di chi è grande e non se ne vanta. Un abbraccio

Zeila |

Cara Csaba, seguo i tuoi programmi dai tempi di Alice, senza interruzione, Vivo immersa in una realtà che spesso si esprime nelle sue forme meno semplici e curate, e il tuo desiderio di equilibrio, la tua fiducia nel bon ton, le tue gonne a ruota, le tue camicette, le tue splendide maniere hanno su di me un effetto benefico. Rincuorano, tranquillizzano, danno fiducia. Il tuo rapporto con i cucchiani e il ruolo salvifico che affidi loro hanno su di me del miracoloso. Poco razionale, lo so, ma c’è un’intesa che con il tuo lavoro si attiva. In questi giorni spesso ti cerco, per fuggire, per sperare, per evadere. Auguro anche a te di trovare chi con la sua opera e la rappresentazione della sua vita ti rincuori e ti distenda quando intorno il resto del mondo diventa di un’ingiustizia e di una bruttezza insostenibile.

csaba |

Cara Zeila, grazie di cuore per queste belle parole. Tante persone mi dicono, da molti anni, che vivo in un mondo mio. Non posso dar loro torto, e rispondo sempre che per me è una scelta, e sono felice di farla, ogni giorno. Il mondo è sicuramente ingiusto e brutto, ma anche bellissimo a tratti, e con una giustizia sua, che non è magari quella che vediamo tutti i giorni. Noi possiamo rendere la vita più bella e più giusta, nel nostro piccolo nucleo. Continuamo a farlo. Magari contageremo positivamente altre persone… Un caro saluto.

Katia |

Csaba pero non vale…ora rispondi solo gli ultimi messaggi che arrivano e tralasci quelli più vecchi…no devi fare un po’ random secondo me sennò lo sai c’è chi ci resta male 😉

csaba |

Cara Katia, a volte ammetto di essere tentata di eliminare i tuoi commenti. Poi soprassiedo, pensando che in fondo tu sia semplicemente governata da una natura impulsiva, e riflettendo sul fatto che aver ricevuto un’educazione che ti fa capire cosa si può dire e cosa no è una condizione propria solo di alcuni…

Katia |

Pensare che volevo solo farti sorridere…mi spiace, non credevo di essere stata scortese però stavolta ci son rimasta male io, credo che per un po’ resterò in silenzio, a riflettere.

csaba |

Non sei stata scortese. Credo solo di non aver bisogno che mi si ricordi ogni volta come potrei fare meglio… lo so da sola 🙂

Roberta |

Gentile Csaba, è davvero un piacere.. in questo frangente me ne assumo la piena responsabilità perché si tratta davvero di un piacere. Leggere della Sua vita, delle Sue attività è come entrare per qualche momento in un mondo incantato, diverso dal mio, anche se nel mio piccolo, e con un forno che, ahimé , fa le bizze cerco di lasciare sempre quel profumino che fa bene al cuore! Sono tra le fortunate che può lavorare da casa. Si lavora H16 come dice un collega, colazione, ufficio, pranzo e cena… e in mezzo compiti e la casa da tenere in piedi.
Sembra quasi assurdo ma aspetto con ansia il weekend, a casa rigorosamente, ma con il tempo necessario per rallentare. Mi occupo della casa, cucino senza fretta, Luca – mio figlio – fa lezione di chitarra via skype e magari rubo anche un po’ di tempo sul divano, come adesso quando la casa è ancora in silenzio.
Leggo poco a casa, non avendo il tempo da pendolare che di solito “mi ruba un sacco di tempo” ma che da una lettura diversa me ne da anche, per leggere ad esempio. Sto aspettando Modern Love, sono stata colpita da qualche informazione volante in TV e mi sono fidata, clic e martedì arriva. Intanto finisco l’ultimo di Barreau, dove il lieto fine è assicurato, anche se l’ambientazione mi basta come slancio alla lettura. Nel frattempo cercherò nuovi stampini per biscotti (quelli a timbro) e stampi per i babà, anche se il lievito è davvero introvabile.
Bene, ora passeggiatina con Lola, la mia meravigliosa Barboncina, rigorosamente sotto casa e la giornata prende vita..
Attendo la pubblicazione dei nuovi libri e intanto teniamo duro!!
Buona giornata.

csaba |

Cara Roberta, è un grande piacere anche per me. Responsabilità condivisa. Sono ancora a letto, con la mia gatta Minou. Mi sono fatta un caffè e lìho portato in camera, sto aspettando che mio marito rientri dall’ospedale, dove ha fatto il turno di notte. I miei figli dormono oggi – le lezioni on line iniziano presto e nel week end si recupera. Ci stiamo abituando a un ritmo diverso, necessario, pesante a livello psicologico ma piacevole negli affetti. Anche io lavoro H16 e non ho molto tempo per leggere… ma forse perchè sto scrivendo.
Modern Love lo seguo come PodCast, il NY Times è sempre una certezza. Sono sicura che ti piacerà. Buon fine settimana, e a presto

Ilaria |

Carissima Csaba, leggere ciò che scrivi è una coccola per l’anima. Condivido appieno ciò che hai scritto. Ti seguo da diversi anni ed ho avuto il piacere di conoscerti durante la presentazione del libro Tea Time a Parma. Fortunamente vivendo in collina, immersa nella natura, con due bimbi uno di 4 mesi e una di 4 anni, le giornate passano veloci. Ogni giorno cuciniamo, facciamo giardinaggio, cuciamo e coloriamo. Il momento più bello della giornata è quando rientra mio marito e tutti insieme ci gustiamo una tazza di tea fumante con i biscotti. Continua a tenerci compagnia tramite il blog in attesa dei nuovi libri. Un abbraccio Ilaria

csaba |

Cara Ilaria, grazie per la tua risposta. Una casa in campagna è l’ultimo sogno che vorrei avverare nella mia vita. Mi manca proprio quell’atmosfera che descrivi, da molto, da quando ero bambina e passavo le mie estati in campagna dai nonni, in Toscana. Verrà magari il tempo anche per questo. Le mamme che possono stare a casa con i propri figli, in questo momento di chiusura, sono fortunate. Siamo fortunate, perchè faccio parte del gruppo. La mia più cara amica invece deve lasciare i ragazzi da soli a casa per lavorare fuori, e le pesa un po’. Godiamoci il momento. Qui da noi sta diventando un’abitudine…
Il nuovo libro, se tutto va bene, arriverà a ottobre 🙂

Ilaria |

Buon pomeriggio Csaba, sono davvero felice di leggere la tua risposta. Se il tuo libro uscirà ad ottobre, anche quest’anno come negli ultimi anni, sarà il regalo del compleanno che chiederò a mio marito…. Ormai ho quasi tutti i tuoi libri, sempre in mostra in una vetrinetta shabby in cucina. Buon weekend a te a tutte le amiche del blog. Con affetto Ilaria

Federica Cataldi |

Non è molto che l’ho conosciuta…anzi…la mia quarantena, il tempo a letto per la febbre e la debolezza…devo essere sincera ho cominciato ad apprezzare la sua delicatezza e classe in questi giorni. Mi sta facendo compagnia, pensare ad altro, a ciò che posso fare una volta che mi potrò alzare! Oggi sono riuscita a cercare il suo blog…interessante e ricco di spunti!

csaba |

Buongiorno Federica, sono lieta di accoglierla in questo salotto. Siamo tanti a leggere (circa 150mila ogni mese, ci pensate?) e tanti a poter condividere. Spero che la febbre vada meglio. Si trova a casa in isolamento? Io sono qui (noi siamo qui) per tenere compagnia soprattutto a chi è a casa da solo e non può ricevere visite. Coraggio! Dobbiamo vincere questa battaglia tutti insieme.

Ale |

Sto vedendo tuo programma su realtime e visto il blog con tema già da me scritto ma ripeto volentieri: sto aiutando i miei vicini di casa che non possono uscire nelle cose loro necessarie. La tristezza insieme e utile è meno triste. Complimenti per il blog, il libro, il programma, le donne come te. Peccato che ce ne sono poche di queste realtà.

csaba |

Cara Ale, grazie per tutti i complimenti, spero di meritarli davvero. Sì la tristezza inzieme è meno triste, sei molto brava ad offrire il tuo tempo. Io cerco di dare una mano come posso, mi sento poco utile a volte, ma so che – come sempre – ogni piccolo contributo serve.

PS_ tra poco dovrebbero essere pronte le nuove puntate di Cortesie per gli Ospiti! Speriamo presto, le abbiamo registrate prima del lockdown…

Paola |

Csaba cara, grazie per le tue parole così delicate e al tempo stesso così intense e forti. Forse in questo tempo la condizione che stiamo vivendo tutti ci fa sentire uniti nella distanza, maturando un senso di appartenenza alla comunità che non si provava da tanto.
Le mie giornate scorrono tranquille; mi sento privilegiata per la mia condizione di salute, di sicurezza perchè sto bene e ho una casa nella quale posso vivere e inventare il quotidiano. Faccio la maestra, mantengo I rapporti con I miei bambini senza assillarli con troppi compiti, ma cercando di essere con loro, anche nella distanza. In questo senso la tecnologia è una gran bella invenzione!
Sono appassionata di fotografia ed ora ho tempo per seguire e approfondire lezioni e autori.
Trovo benessere nella meditazione, nella pratica quotidiana di attività fisica, nelle finestre aperte dalle quali entra il sole e nell’aria fresca che respiro.
Piccole cose che hanno un valore inestimabile perchè ora riesco ad apprezzarle interamente.
Ecco, queste le mie riflessioni per te.
Un grande abbraccio (protetto) e un augurio di buoni giorni esteso anche alla tua famiglia.
Ciao, Csaba!
Paola

csaba |

Cara Paola, le tue parole mi fanno capire che non sono la sola a provare una grande sensazione di calma in questo momento. C’è una parte di me che si angoscia per chi sta male, certo, ma anche una parte che sta apprezzando questa lentezza come un regalo. Ora che lo scrivo rispondendo a te ho meno timore di essere fraintesa: questo isolamento mi sta facendo anche bene. Vivo ad un ritmo ancora più lento, ho molto più tempo per riflettere. Non c’è un luogo in cui dover andare. Ora che è sabato mattina sono alla scrivania nel mio piccolo studio. Mi sono fatta la messa in piega, mi sono truccata, ho messo un abito semplice. Leggo la posta e rispondo. In fondo, non ho bisogno di essere altrove, adesso…
La mia preoccupazione è più per il dopo. Quando saremo chiamati a ricostruire. Ci sarà molto da fare. Le maestre, come te, saranno in prima linea nel far riprendere abitudini che ora stanno cambiando… Ci adetteremo anche a questo. Buon fine settimana

Maria rosaria fontana |

Grazie csaba,
Come sempre riesci a toccare le corde del mio cuore. Sei una persona delicata e sensibile e mi sembra davvero autentica nei tuoi post. Mi rispecchio tanto nella tua prospettiva sulla vita e nel tuo modo di guardare il mondo e i rapporti con gli altri. Anche con Dio.
Grazie perchè, per dieci minuti, quando scrivi, sei davvero una buona compagnia per me. Anche se non ti conosco, mi sento libera di concludere: con affetto, rosaria

csaba |

Cara Rosaria, anche se non ci conosciamo di persona, penso che sicuramente abbiamo qualcosa in comune. Forse più di qualcosa. Grazie per aver scelto la parola “autentica”. Mi rispecchia molto, nei pregi come nei difetti. Non sono nata autentica, lo sono diventata per scelta, a un certo punto della gioventù, dopo aver toccato con mano i gravi danni che l’essere non autentici può fare a noi e agli altri. E questa scelta, che porto avanti da vent’anni, è quella di cui vado maggiormente fiera. Lieta di essere di compagnia… anche voi lo siete per me. Sempre.

Sandra Mapelli |

Buongiorno…abito a Bergamo sui colli …una città devastata…sono giorni difficili …ma non mi lamento , la mia famiglia sta bene l’unica cosa che mi manca è abbracciare i miei figli e i nipoti che posso vedere solo al telefono
Le mie giornate passano in fretta perché non mi annoio ,cerco di fare cose che mi piacciono ,giardinaggio ,un po di ginnastica ,cucinare ….
Un’abbraccio a tutti

csaba |

Buongiorno Sandra, che bello sentire che tante donne non si annoiano! La noia è una condizione per chi non piace a se stesso, a mio avviso (mi piacerebbe scriverci un post…). Anche a me manca non poter vedere i miei familiari. L’utlima volta che ho visto mia mamma di persona, l’ho abbracciata di fretta, nell’ingresso di casa, pensando che tanto l’avrei vista di lì a due giorni… sono passate quattro settimane… Un’abbraccio a te

Maria Rosaria Ciullo |

Buongiorno Csaba, buongiorno a tutti! Ti sento molto vicina in questo post, grazie Csaba… sei riuscita a regalarci uno spazio sincero e bellissimo! Mi piace l’idea che saremo i primi a rialzarci, i primi a ricominciare speriamo il più presto possibile…anche se so che questa sarà una settimana molto lunga per tutti noi. Qualche giorno fa’ in una delle tue stories raccontavi che insieme con Lilly avreste riportato su un taccuino tutte le ricette preparate in questi giorni…una specie di ricettario di famiglia! Ho subito trovato molto interessante questo invito. Mi hai fatto ricordare un film di circa dieci anni fa’ Julie&Julia…E così ieri ho iniziato anche io : ogni giorno una ricetta , realmente realizzata, fino alla fine di tutta questa brutta “guerra”. Per onorare te Csaba e Julia Child, che ho conosciuto grazie a te, ho cominciato con il Pollo all’aglio e il purè di patate ( da Country chic -mi è mancato il dragoncello) . Oggi PANE fatto in casa ai cereali e ai semi … Ricette semplici ma gustose. Voglio farne una raccolta da rilegare e magari da stampare per fare un regalo a mia figlia che vive lontana da me purtroppo…e che non so quando potrò rivedere. Vorrei riuscire a raccontare anche attraverso queste ricette l’ansia, la paura, il turbamento e l’amore di questi giorni… Grazie per questa bellissima idea! Un saluto e un grande abbraccio….♥️

csaba |

Cara Maria Rosaria, ti ringrazio tanto per questo tributo. Sono felice di sapere che ho ispirato il tuo quaderno, è una cosa bella. Mia nonna non mi ha lasciato un ricettario, mia mamma non so se lo farà… ma ho sempre guardato con grande struggimento le ragazze che ne hanno ricevuto uno. Quindi ho deciso di farlo con Lilly. Ricette semplici ma gustose. Sempre. Ricette che puoi fare mille volte senza pentirti. Buon lavorto allora! E mi auguro che tu possa presto riabbracciare tua figlia.

Maria Rosaria Ciullo |

Grazie Csaba e grazie anche per l’incoraggiamento…🌹😘

Olivia |

Non so come iniziare a descrivere quello che sto vivendo perche penso che voi avete detto quasi tutto quello che in questo periodo particolare possiamo sentire, pensare o esprimere, data le circostanze.
La mia situazione penso come la de tanti altri non è facile, sopratutto quando hai un tuo caro lontano da te, in questo caso mio papa, è partito per cuba il 14 febbraio, prima che tutto questo avvenisse con una forza inarrestabile, che ci fa sentire che tutto il bello del mondo ci sfugge fra le mani, ho sempre questa sofferenza di pensare che a mio padre possa succedere qualcosa, l’anno scorso ha avuto un intervento al cuore molto delicato, ora sta bene, parliamo tutti i giorni, ma comunque ha 69 anni e la sua malattia e qualcosa che lo mette in una posizione pericolosa, chiedo solo che lui stia bene, visto che il suo rientro al nostro paese era imminente per legge, potro sembrare egoista ma non lo sono, voglio solo che tutto questo finisca presto, per tutti, per tutti noi, in questo momento siamo un specchio, uno del altro, siamo un riflesso, penso sia l’unica cosa bella che ci sta capitando in questo periodo, ci fa piu simili, piu umani e più sensibili, spero solo che una volta si possa arrivare alla luce di questo bucco nero, possa esserci questa vicinanza, questa umanità fra di noi. Un abbraccio a tutti

csaba |

Cara Olivia, cerca di immaginare tuo papà nel migliore dei modi. Vedrai che andrà bene. Cuba è un posto stupendo (uno di quelli che avrei voluto vedere quest’anno… ma fa niente). Questo buco nero ha un’uscita, certo. ma non credo sarà a breve termine, se devo essere sincera. Sono certa che ci cambierà molto. Non tutti in meglio, come spesso accade. Stiamo vivendo un momento che è unico nella storia, forse ancora inconsapevolmente. Coraggio, se non passerà presto, comunque ci abitueremo. Spero che il tuo papà possa rientrare presto. meno male che con la tecnologia oggi ci si può vedere e sentire tutti i giorni, gratuitamente. Solo 30 anni fa saremo stati tagliati fuori da tutto questo…

Isabella |

Cara Csaba, io sono medico e lavoro in un grande ospedale del Veneto, uno dei più colpiti dall’emergenza (PD) e anche se non sono un internista cerco di fare nel miglior modo possibile la mia parte in quest’emergenza sanitaria. Da una parte sono felice di contribuire a combattere questa guerra, dall’altra, perdonatemi, ma come madre e come moglie mi dispiace un po’ non poter stare a casa con la mia famiglia, non poter anch’io rallentare i ritmi, poter fare i biscotti, poter aiutare i miei ragazzi …quindi non faccio una vita diversa da prima anzi sono molto più stanca, tuttavia sono molto positiva, lo dobbiamo essere tutti perché usciremo da questa situazione! Facciamoci forza!

csaba |

Cara Isabella, ti ringrazio per le tue parole. Ciascuno deve dare alla comunità ciò che è in grado di dare. C’è chi come te è in prima linea sul campo, chi come me organizza casa, figli, pranzi e anziani. Vorrei fare di più, come molti. Ma ciascuno ha il suo pezzettino da fare. Spero che a tutti voi medici diano – finita l’emergenza – il riconoscimento che meritate. E che possiate poi godere di un po’ di meritato riposo. Un abbraccio! E Facciamoci Forza, certo! L’italia siamo noi.

Perolfi Paola |

Cara Csaba,
ho accolto con piacere il tuo invito per la donazione al Policlinico, l’ho appena effettuata. Mio papà è stato operato al cuore li’ tanti anni fa.
Io sto vivendo in solitudine queste giornate. Sono separata e non ho figli, mia mamma ha 84 anni ed è blindata a casa sua, sta reagendo bene, io vado a portarle la spesa e le medicine ma non posso fermarmi a mangiare con lei. Vedo video e immagini delle famiglie costrette a casa e provo malinconia, perché io sono a casa da sola. Mi manca un nucleo familiare tutto mio, mi manca sempre ma in questo periodo ancora di più. Immagino ci siano tante persone nella mia condizione. Complimenti per il tuo ultimo bellissimo libro che mi sono regalata per Natale e grazie per questo sito che ci tiene compagnia. Con affetto, Paola

Carla |

Cara Paola,
Ti mando un abbraccio grandissimo affinché anche se solo per un attimo non ti senta sola. Coraggio andrà tutto bene. Brava.

Paola |

Grazie mille Carla!!!

csaba |

Cara Paola, sì ci sono molte persone che stanno affrontando questo momento in totale solitudine, e per voi penso sia doppiamente pesante. Ti sono vicina, comprendo la tua malinconia. Ti ringrazio molto per il tuo contributo al Policlinico. E’ un grande ospedale, da sempre al servizio dei cittadini. Ora è davvero messo a dura prova. Molti medici si stanno ammalando. Ma so che resisterà nel tempo. Ne ha viste di peggio, ci aiuterà ad uscire a testa alta da questo periodo, anche se con gravi perdite. Un caro saluto.

Carla |

Cara Csaba,
Grazie per averci aperto il tuo salotto virtuale. Stiamo vivendo una situazione che a volte ha dell’incredibile. Mi capita quando appena apro gli occhi la mattina nell’istante in cui non hai ancora la percezione del chi sono e dove mi trovo. Poi ecco che subito prendo coscienza della situazione e allora mi alzo, faccio e organizzo la mia giornata come sempre, arricchendola con gesti e cose che aiutano ad andare avanti con speranza è positività. Per esempio ricamo (è una passione che ho ripreso a coltivare) e cucino tante belle ricette che mi hai insegnato dai tuoi libri e dai tuoi programmi televisivi. Per esempio questa mattina cucino il pane per la prima volta nella mia via. Speriamo bene. Comunque voglio augurare a tutti, ma veramente a tutti coraggio e positività. Grazie. Un abbraccio

csaba |

Cara Carla, a quest’ora il pane forse è già uscito dal forno. Com’è venuto? Spero bene. Il suo profumo avrà giàpervaso tutta la tua casa. Bello!
Io sto impastando ora (ho appena messo a lievitare l’impasto). Stasera mio marito è di turno e io faccio la pizza per i ragazzi. Quando mi sveglio la mattina apro la finestra – l’unico suono che rompe il silenzio è la sirena delle ambulanze: troppe, tristi, continue. M i piacerebbe imparare a ricamare. Per ora sto scrivendo (e ne avrò ancora per 2 – 3 settimane). poi probabilmente se va avanti davvero così avrò il tempo per imparare. Coraggio! sempre. Un abbraccio.

Sonia |

Cara Csaba,
innanzitutto un ringraziamento particolare va a tuo marito e a tutti i medici che stanno lavorando con coraggio e professionalità negli ospedali, portando avanti una missione di vita.
Io, invece, potrei dare un mio modesto contributo astrologico, analizzando l’attuale situazione pandemica dal punto di vista dell’astrologia mondiale. Tra qualche giorno ci saranno dei cambiamenti astrali e quindi energetici, poiché i movimenti dei pianeti producono energia. Tali nuovi passaggi saranno molto importanti perché dovremmo registrare un notevole alleggerimento della situazione. Questa è la prima buona notizia. La seconda è che l’accento cadrà su una più sentita ed efficace collaborazione da parte di tutti. La terza potrebbe estendere la collaborazione al campo scientifico e si potrebbe tentare la sperimentazione di un vaccino o di una nuova terapia. Prove generali prima di una soluzione che probabilmente potrà farsi strada non prima del 2021. L’importante è sapere che a breve si passerà dalle ordinanze governative e dal panico, ad una più dinamica e geniale attività di ricerca e pragmatismo. Si investirà su nuove risorse umane e si inizierà a pensare ad una nuova struttura sociale.

csaba |

Cara Sonia, grazie infinite per il tuo contributo. E per le tue belle parole, che mi danno una speranza nuova. Io sento molto l’energia dei pianeti, e sono da sempre convinta che gli astri ci guidino, in qualche modo, e ci influenzino sempre. Una nuova struttura sociale potrebbe essere la soluzione unica. Una di quelle cose che tra 200 anni gli studenti potrebbero leggere così: “e poi, molti morirono, è vero, ma i governi caddero e i cittadini si riorganizzarono in una forma di democrazia più autentica, senza corruzione. E il pianeta rifiorì in modo più solidale, meno sfruttato, meno inquinato”. Suona un po’ come la Grande Utopia. Ma sino a che staremo confinati in casa, mi fa piacere pensare che potrebbe succedere. Aspetto il segno dai Pianeti! Grazie, di cuore.

gino |

“E poi, molti morirono, è vero, ma i governi caddero e i cittadini si riorganizzarono in una forma di democrazia più autentica, senza corruzione. E il pianeta rifiorì in modo più solidale, meno sfruttato, meno inquinato”. Queste tue parole mi riportano alla mente uno dei grandi miti degli anni settanta, cioè quello che è stato il riporre speranza in quella che sarebbe stata (ed è ora) l’ ” Era dell’Acquario”, epoca di pace e prosperità… “When the Moon is in the seven clouds, and Jupiter lights with Mars, the peace will guide the planets, and I’ll go between the stars”… Non è esattamente così. lo sappiamo, ma qualche “stella”, no tante, ci sono… chi quotidianamente si impegna in questo momento di emergenza, chi lo fa anche quando il mondo è tranquillo (pensiamo a tanti volontari che prestano opera ad esempio nella Croce Rossa ed a tante altre istituzioni umanitarie), a loro il nostro abbraccio! Ed un abbraccio anche a chi è costretto in casa da solo, perchè, come nel mio caso, il lavoro è sospeso e gli affetti sono lontani… ed un augurio perchè il vuoto che consegue, sia riempito da ciò che è espressione di sè, dal “costruirsi” un po’ di più…
Io lo faccio, o ci provo, come tanti, leggendo, cucinando (ho rabboccato il freezer di pasta fresca, ripiena e non, rigorosamente tirata a mano, complice un mattarello di famiglia, risalente più o meno al 1850 (quante uova e farine avrà visto?!?), ho fatto piccola scorta di biscotti e focacce (attenzione, mi permetto una raccomandazione, consumiamo le materie prime con giusta moderazione, non deprediamo i negozi di articoli fondamentali, in certe zone d’Italia scarseggiano temporaneamente, ad esempio, farina e zucchero, pensiamo che tutti possono averne bisogno!), e così via…
E, “via” per “via”, mutando il significato di questa parola, che la strada che stiamo percorrendo ora, tutta in penombra, abbia presto luci, e, le aspettiamo, ancor più stelle!

csaba |

Caro Gino, grazie per questo bellissimo contributo. Adesso sogno il mattarello del 1850. Quante mani lo avranno accompagnato, quanta farina avrà visto. Sì, ci sono molte persone di animo buono che aiutano il prossimo sempre. Persona che pregano per noi senza che noi facciamo altrettanto. Sono persone alle quali va la mia stima, e anche un ringraziamento dal cuore.
Aggiungo una raccomandazione alla tua: pensate a chi produce il fresco, che ha bisogno di venderlo per non vederlo deperire. Aiutiamo gli agricoltori italiani, ora che i ristoranti sono chiusi. Comperiamo solo latte, uova, frutta e verdura italiani. Non avrebbe proprio alcun senso, in questo momento, comperare dall’estero e far giungere la merce con i trasporti…
Io cerco ogni sera le stelle. Sono sicura che ci sono.

Sonia |

Grazie a te Csaba per la fiducia. Però vorrei precisare, perché a questo concetto ci tengo particolarmente, che in realtà non sono gli astri che ci influenzano poichè non vige tra cielo e terra la legge di causa-effetto ma quella della sincronicità. Il cielo zodiacale è una mappa da cui comprendere gli eventi quaggiù. Quello che succede sopra le nostre teste si traduce nello stesso momento in sensazioni e accadimenti nel nostro mondo. Poi ci sono persone che percepiscono maggiormente come te i vari mutamenti planetari, perché a differenza di altre, hanno saputo mantenere intatto quel filo invisibile che le tiene legate alla Fonte universale e quindi più consapevoli delle atmosfere circostanti.
A presto.💛

csaba |

Adesso Sonia mi hai incuriosito e affascinato ancora di più… Grazie.

Elisa |

Buongiorno Csaba,
è la prima volta che ti scrivo, mi permetto di darti del tu.
In questo periodo sto leggendo, molto e ogni momento della giornata è buono per un libro diverso, il pomeriggio mi rilasso e sogno leggendo “il giardino segreto” …. che mi trasporta al mio giardino e alla sua progettazione .
Quando cucino sperimento di fantasia o prendendo spunto dai tuoi libri alimentando così un’altra mia passione .
E poi telefono alle persone a cui voglio bene per accorciare le distanze….sperando di poterle riabbracciare al più presto .
Insomma cerco di essere comunque positiva e con il sorriso, di approfittare del momento per capire cosa è necessario e cosa no e Fantasticare su progetti abbandonati che però spero di poter realizzare quando tutto questo sarà finito.
Grazie per aver creato questo piccolo salotto….
quando tutto questo sarà finito mi piacerebbe aprirti le porte di casa mia e del mio giardino che per ora prende forma sulla carta

csaba |

Cara Elisa, grazie molte per il tuo invito! Mi farebbe molto piacere poterlo accettare. E ti porterei in dono una bella teiera in porcellana da usare fuori, proprio come quelle che immagino usassero Mary e Colin nel libro che stai leggendo (è uno dei miei preferiti). Fantasticare su nuovi progetti è linfa vitale in questo momento. Grazie per la tua presenza nel mio salotto. E buona serata!

PS_ giusto per localizzare la fantasia sul giardino… dove ti trovi nella nostra Bella Italia?

Elisa |

Abito in un paesino vicinissimo al lago di Varese… lo splendido specchio d’ acqua dista da casa mia non più di 15 minuti a piedi.

csaba |

Perfetto… allora potrei venire davvero tra un po’…

alexis |

Io in questo periodo di non lavoro forzato sto provando ad aiutare chi è meno fortunato di me ed ha bisogno di bene necessari che posso comprare io per loro, gratuitamente ovviamente. Invito tutti, chi può e vuole, a farlo senza alcun ritrosia.

csaba |

Ciao Alexis, è una bellissima azione. Grazie per aver lanciato l’idea. Soprattutto per chi ha degli anziani nel palazzo in cui vive, e può rendersi utile con un bel gesto.

Eva |

Buon pomeriggio cara Csaba,
e’ sempre un grande piacere leggerti e trovare nelle tue parole un senso di equilibrio e positività, come sempre del resto.
In questo periodo sto continuando ad andare in ufficio, la mattina, trattandosi di un’agenzia di assicurazioni, dobbiamo fornire un servizio, ma per fortuna sono davvero poche le persone che suonano il campanello.
Nel brevissimo tragitto da casa a ufficio uso la bici così mi sembra di non stare troppo in giro per la città.
Nel tempo libero ho approfittato delle belle giornate per spalancare le finestre e fare un po’ di pulizie di primavera: mi ha dato molta energia. Sono una persona che ha bisogno di muoversi, per me è noiosissimo passare le giornate seduta a leggere o a guardare la televisione, a questo posso dedicarmi solo la sera.
Su youtube seguo ogni giorno un corso diverso di ginnastica, a volte di yoga ashtanga.
Anche la cucina occupa molto del mio tempo, come per tutti ci sono due pasti al giorno da preparare, non si scappa, allora è il momento di provare qualcosa di nuovo, di cucinare qualche dolcetto con mia figlia.
Mi sono abituata a cercare qualcosa di buono anche nelle peggiori situazioni ed in questo caso colgo l’aria pulita della città, il cinguettare degli uccellini, che con il rumore del traffico era difficile sentire, e penso che la natura tutta stia ringraziando.
A Venezia mi hanno detto che si sono visti i pesci nei canali. Vivo in una città, Mestre, con il mercato del pesce fresco e da una settimana i pescatori non sono più usciti, non bastando per loro la vendita al mercato, essendo chiusi i ristoranti.
Certo è un dispiacere, ma che pace per il nostro mare troppo sfruttato.
A volte penso a come sarebbe se da tutto questo si imparasse davvero a rallentare l’impatto dell’uomo sull’ambiente.
E’ proprio necessaria la società dei consumi di massa?
Un caro saluto

csaba |

Cara Eva, penso che tu abbia colto, per prima, l’unico aspetto positivo di ciò che sta succedendo. Il mondo non si è fermato, ma ha rallentato moltissimo. Stando a casa l’economia sicuramente avrà un contraccolpo difficile da colmare – è vero – e penso che molte persone purtroppo patiranno per questo. Ma forse ripartiremo in modo più equo. FORSE, lo scrivo grande, alcuni di noi capiranno che non è tutto poi così necessario. Tante volte ho scritto che per andare avanti si sarebbe dovuti tornare indietro. E’ quello a cui siamo costretti ora. Oggi pomeriggio mi sono dedicata alle piante del terrazzo con mio marito. Abbiamo lavorato insieme tre ore. Poche parole, poi un drink con le mani sporche di terra e i capelli pieni di foglie secche. Era tanto che non stavo così bene. Quando saremo sopravvissuti a questo virus, per chi ne avrà la forza, sarà anche utile scalare una marcia verso la semplicità.

Lalla |

È vero Eva, tra l’altro è lo stesso pensiero che ho avuto io giorni fa. È uno strano equilibrio. Drammatico, ingiusto ma forse inevitabile.
Chissà se impareremo qualcosa da tutto questo….

Beatrice |

Cara Csaba,
Leggere le tue bellissime parole mi fa commuovere, così come mi commuovo davanti al notiziario.. quello che sta succedendo è davvero assurdo, sembra uno di quei film di fantascienza.. Spero solo finisca tutto presto e che possiamo tornare alla normalità.. Mi manca tanto la mia famiglia e pensare che viviamo a soli 15km di distanza, ma dobbiamo tener duro ancora un po’ per il bene di tutti!
Fino all’anno scorso vivevo e lavoravo a Rimini lontana da mio marito, ora tutto questo mi ha fatto capire quanto sono fortunata ad essere tornata qui in Abruzzo e vivere con lui.. Svegliarsi insieme la mattina, vedersi a pranzo la sera, tutte cose che sembrano scontate e ora più che mai mi rendo conto di aver fatto la scelta giusta perchè la famiglia e gli affetti contano più di tutto!
In questi giorni sto leggendo il tuo libro Buone Maniere che avevo iniziato da un po’, poi oggi ho comprato on line Tea time che spero di leggere presto.. Cucino le tue ricette, oggi per esempio ho provato la pasta con zucchine, piselli e menta con l’uovo davvero buonissima!! Quello che mi piace di te e dei tuoi piatti è che riesci sempre a rendere speciale anche la cosa che può sembrare più banale! Hai quel tocco in più proprio come i francesi(che io adoro!)
In merito ai film ultimamente ho guardato Che fine ha fatto Bernadette? Con Cate Blanchett mi è piaciuto molto, lo consiglio! E un altro film scelto da mio marito che consiglio è Captain fantastic da vedere anche con i propri figli!
Ti abbraccio forte e spero di incontrati un giorno!! Ti ammiro tanto per la splendida persona che sei!
Un saluto a tutti e speriamo che questo incubo finisca presto..

csaba |

Cara Beatrice, intanto grazie per i due film consigliati. Non li ho ancora visti e li proporrò subito in famiglia. Anche a me piacerebbe molto incontrarti e stringerti la mano. In questo momento che viviamo, è un’affermazione che ha un certo peso. Speriamo di poter venire presto in Abrucco.
Sei molto gentile a scrivere queste belle parole per le mie ricette. Io ho (da sempre) una filosofia che privilegia la semplicità perchè ho sempre voluto occuparmi in prima persona dei pasti di casa, e lavorando devo prediligere idee rapide, che però non rappresentino un compromesso per la genuinità e il gusto.
Anche io sono contenta di passare questi giorni insieme a mio marito – abbiamo deciso di restare in città per la quarantena, per non lasciarlo solo quando rientra dal lavoro. E ne siamo contenti. Ti abbraccio forte. Sono sicura che Tea Time ti darà lo spunto per molte ricette deliziose. E’ un libro che amo molto.

Beatrice |

Cara Csaba,
sarebbe davvero bellissimo se riusciste a venire in Abruzzo! Pur essendo una regione poco turistica, ci sono tanti bei posti che sono sicura ti piacerebbero, dalla montagna al mare..
Un abbraccio dolce Csaba!!

csaba |

Non ho dubbi!

Maria Luisa Mottola |

Buongiorno gentile Csaba, grazie per accoglierci tutti in questo bellissimo salotto, dove ognuna di noi può esprimersi, raccontare la propria storia, anche io sto vivendo dei momenti duri, cerco di stringere i denti , allietando se così posso dire le mie giornate, pulendo la casa, leggendo libri, cucinando che è la mia passione, la mia cara mamma, i miei fratelli, non vivono vicino a me, le videochiamate ci aiutano ad essere più vicini, il mio pensiero è per tutti, soprattutto per coloro che soffrono, con la speranza che possiamo tornare a sorridere e più consapevoli che i veri valori della vita sono gli affetti a noi più cari, la preghiera mi aiuta nei momenti di grande sconforto. Grazie per le bellissime parole del post e la grande delicatezza che hai nel descrivere ogni cosa. Un abbraccio caloroso a te e famiglia . Un saluto affettuoso a tutti.

csaba |

Buongiorno Maria Luisa, e grazie a te per aver condiviso i tuoi pensieri e il racconto delle tue giornate. Sapere cosa state facendo mi fa sentire più vicina a voi. Sì non poter vedere la famiglia è difficile. Soprattutto per chi vive solo. Io ho una sorella che vive da sola e che non vede nessuno da due settimane. Meno male che ha due gatte stupende che le fanno compagnia! Mio fratello vive con la famiglia a Dublino e da poco anche loro stanno sperimentando la chiusura delle scuole. L’altra mia sorella ha quattro figli e … sicuramente non si annoia a casa! Nel giugno 2002 avevo scritto un editoriale che si intitolava “Quali sono, oggi, i veri valori?” Mi hai fatto venire in mente che devo andarlo a riprendere, e ripubblicarlo. Ti mando un caro saluto dalla mia stanza, con la finestra aperta su una Milano piena di sole.

gisella |

Buongiorno Csaba, essere al di qua dell’oceano fa acquire ancora di più la preoccupazione, il senso di impotenza, la tristezza. Sentire e leggere cosa succede in Lombardia come in altre regioni fa paura… Quando i tuoi figli, tua mamma e tante persone care sono così distanti e tu bloccata a NY, ecco questa cosa diventa pesantissima.
Qui sembra che lentamente si stiano svegliando. Hanno cominciato a prendere misure restrittive. Il sindaco ha messo in atto lo shelter in place che è la soluzione che avete in Italia.In città non si può più andare a lavorare e ti dicono stai a casa, queste misure sono state presa con ritardo, troppi ritardo….in una sola notte 1000 nuovi casi di malattia. Se guardo fuori dalle mie finestre ancora troppa gente sul fiume a passeggiare, correre, in bicicletta… Mi viene voglia di strillare: non siamo in vacanza, state in casa! Non ho capito se qui si sentano intoccabili da questo odioso virus o se pensano che possano ammalarsi solo gli altri e così mi scatta un sentimento di sgomento e di rabbia.
New York è una città grande e complicata. Ci vivono 9 milioni di persone molte hanno difficoltà ad arrivare a fine mese ed ora con tutto chiuso molti hanno perso il lavoro. È pensiero di molti che in città scoppino situazioni pericolose. Mi conosci, sono ottimista di natura ma la cosa mi dà davvero preoccupazione. Prego per voi e per noi, prego che questa malattia smetta di mietere così tante vittime. Non so se le mie preghiere verranno ascoltate ma di una cosa sono certa: dobbiamo restare positivi. Tenerci attivi, cucinare, telefonare, leggere qualche bel libro, disegnare con i bambini, aiutarli nei compiti, pulire gli armadi. Avremo delle case pulitissime dopo questo periodo, avremo imparato tante nuove ricette, avremo capito che la parola famiglia e la parola aiuto sono forse le più importanti di tutte. Ti lascio con questo hashtag che ho scritto sul blog #stay positive, è importante anche se difficile. Stay positive e ne verremo fuori!

csaba |

Cara Gisella, grazie per il tuo messaggio. Ti penso spesso, lo sai, sei nel mio cuore. Mio marito è in contatto con i suoi colleghi a NY che dicono che da voi in città la situazione è già peggio che qui, lato risposta sanitaria. Quindi mi raccomando, proteggiti! Esci solo quando indispensabile e sempre protetta con la mascherina, come faccio io qui. Per noi che amiamo vivere la casa, cucinare, sperimentare torte, leggere… è meno pesante. A Milano molte mie conoscenti stanno impazzendo perchè non possono andare a mangiare al ristorante. Io ho allestito un bistrot a casa, per 4 persone (+ 1 gatta piuttosto esigente!). Ne verrà fuori un insegnamento, ne sono sicura. Per ora l’obiettivo è solo, semlicemente, quello che scrivi tu: stare sereni e stare sani. In casa, è meglio! Un abbraccio

gisella |

❤️

Daniela |

Cara Csaba, ti scrivo dall’altra parte del mondo, Kuala Lumpur, dove mi trovo attualmente con mio marito.

In Malesia da 4 giorni e’ stato disposto quello che qui viene definito “lockdown” ossia chiusura di tutti gli esercizi pubblici e privati e divieto assoluto di uscire dalla propria abitazione se non per andare ad acquistare cibo. Esattamente, quindi, le stesse restrizioni di movimento che state subendo in Italia a causa del notorio virus, seppur applicate qui da meno giorni.
Vietato uscire dopo le 20, praticare spot fuori di casa (il tanto famigerato jogging) e recarsi al supermercato in piu’ di una persona.
Misure strigenti nonostante i casi di infettati ammontino ad oggi a 1000 persone, troppe ma un nulla considerando i numeri tragici dell’Italia.

Con i pensieri sono sempre nel mio Bel Paese dove sono i miei fratelli e i miei amici e attonita guardo il notiziario pregando che presto tutto cio’ finisca. Noi gente comune possiamo solo cercare di occupare le giornate, ormai fatte di un tempo infinito e dilatato.
Molte delle attivita’ che prima mi davano piacere ora mi sembrano banali. Vorrei occupare le ore con qualcosa che mi faccia sentire viva che mi tolga questo senso costante di impotenza ed inerzia.
Sono daccordo che la visione di un bel film e una lettura interessante possano aiutare ma, ancor di piu’ ,credo sia utile quello che proponi tu ossia di convididere con altri un po’ dei nostri pensieri e sentimenti.
Mi ha fatto piacere scriverti queste poche righe che non so nemmeno se leggerai . Mi fa sentire un po’ meno il silenzio che mi circonda – qui non si canta dai balconi (-: . Un silenzio che fino a ieri consideravo desideravo annoiata da un clackson o da un vicino rumoroso ma che ora mi sembra troppo profondo.
Spero di poter condividere ancora. A presto.
Daniela

csaba |

Cara Daniela, certo che ho letto le tue righe! E mi ha fatto anche molto piacere riceverle da così lontano. La situazione ormai è globale, mi fa piacere che in Malesia abbiano capito che il Lockdown deve prevedere anche il fermo notturno. Noi continuamo ad avere supermercati aperti sino alle 22.00 o alle 24.00 e i tram che vanno la notte. Forse si potrebbe fare meglio. Ma non sta certo a me criticare. Anche io, nonostante tutte le cose che ho da fare, mi sento sospesa in una bolla. Credo che il problema sia psicologico: ciò che ci pare desiderabile (il riposo) è tale solo quando non lo abbiamo. Meno male che sei con tuo marito e non da sola. In due, è tutto più sopportabile a mio avviso. Se ci si vuole bene.
Cose che si possono fare in questo periodo? Ci scriverò volentieri un post.
Anche io prego. Per tutti. Cucino, per la famiglia. Pulisco (per me stessa). Scrivo (non avrei più scuse per non farlo). Faccio ginnastica tutti i giorni in casa e sto seguendo un corso online di decorazione di interni… la mia passione segreta. Temo che tra un po’ inizierò a dipingere casa. Sempre che trovi un sito che mi spedisca la pittura!
Torneremo a condividere. In modo più consapevole, forse. Almeno alcuni di noi. Buona primavera. Chissà com’è bella la natura lì.

Daniela |

Grazie Csaba, davvero bello ricevere una tua risposta. Ti scrivero’ ancora. Anche io cucino, pulisco, scrivo e leggo.
E pedalo sulla mia cyclette per muovermi un po’.
Mi piace molto l’idea di seguire un corso di decorazione di interni. Ne avevo seguito uno un po’ di anni fa a Roma, ma forse questo e’ il momento giusto per rispolverare vecchie passioni messe temporaneamente nel cassetto.
Se puoi condividere il nome del corso che stai seguendo lo appezzerei molto.

Sto leggendo un libro molto bello: A month in Siena di Hisham Matar. se non l’hai gia’ letto te lo consiglio.
Buona domenica.
Daniela

csaba |

Cara Daniela, intanto grazie per il titolo del libro. Non l’ho letto e suona molto interessante!
Quanto al mio corso on line, io sono iscritta alla piattaforma Masterclass (www.masterlcass.com). E’ un sito americano, offre video lezioni registrate dalle eccellenze nei vari campi. Durano poche ore e mi serve ad aprire la mente e trovare ispirazione, ascoltando chi ha fatto più strada di me nella vita, soprattutto in altri settori. Non è gratuito (però per me vale tutto l’investimento che richiede). Sto seguendo ora quello di Kelly Wearstler. Sono tutti in inglese. A presto!

Emanuela |

Cara Csaba,io sono fortunata: tutto questo accade mentre sono in maternità facoltativa,sono a casa con le mie bambine e passo la giornata a giocare,leggere per loro,cucinare e poppare! Mio marito ha ottenuto lo Smart working ed è a casa con noi ma i miei genitori abitano a Cremona e non li vedo da tre settimane. Mi mancano tantissimo e a loro mancano le bimbe! Speriamo che tutto questo passi presto! Grazie per la ventata di freschezza delle tue parole e grazie a tuo marito e ai suoi colleghi di ogni ordine e grado per tutto quello che fanno!

csaba |

Cara Emanuela, goditi appieno questo periodo – mentre fuori c’è un turbinio infernale, da voi in casa si nutre l’amore. Chissà i nonni come soffrono la lontananza. Io spero tanto che per la Festa della Mamma, a maggio, ci si possa riunire tutti insieme. E’ il mio obiettivo. Un abbraccio a tutti voi (mio marito sta giusto uscendo adesso per andare in ospedale…)

Rita |

Carissima Csaba, mi chiamo Rita e sono di Alessandria.. Già, sono proprio di una di quelle città cerchiate di nero per l’incubo Covid19. Sono una parrucchiera, ho dovuto chiudere la mia attività e purtroppo non riesco ad abituarmi al non lavoro ma mi sono inventata un aiuto per tutte le mie clienti: ci sentiamo al telefono, consiglio loro che colore in casa fare e sopratutto intimo loro di NON tagliarsi la frangia.. Per quanto mi riguarda oltre a cucinare per mio marito e tenere in ordine la casa , sto prendendo lezioni online di inglese e scarico lezioni di Zumba oltre a videochiamate con le amiche più care. Mi piacerebbe molto bere un the in tua compagnia . Sei una donna molto speciale. GRAZIE

Katia |

Ho paura che anche se la tagliano questa frangia, faccia in tempo a ricrescere prima che tu le veda😕

csaba |

Buongiorno Rita! Andare dal parrucchiere sarà tra le prime 5 cose che farò appena saremo lasciati liberi di circolare… nel frattempo, avrei qualche capello bianco da coprire. pensavo di ricorrere al vecchio metodo dei fondi di caffè. Cosa ne pensi? Quanto al thé insieme… virtualmente potremmo farlo giovedì. Dalle 17:00 alle 18:00 apro il mio salotto in diretta su Instagram. E ti aspetto! [PS_non mi taglio la frangia, perchè non la ho… per il resto aspetto… fi-du-cio-sa!]

giuseppina tanzi |

Cara Csaba, mi piace tantissimo la tua idea, ti seguo da tanto e, piacendomi cucinare, provo a replicare le tue ricette. In questi giorni lo faccio più del solito visto che vado in studio, con l’auto e senza fermate intermedie, una volta alla settimana per prendere i fascicoli e lavorare da casa.
Io abito a Lodi (la metà dei miei Colleghi e amici risiedono nella ex “zona rossa” compreso il mio papà ottantaquatrenne che non vedo da quasi due mesi) quindi per me, come per tutti i Lodigiani della “Bassa” l’isolamento è iniziato un pò prima visto che da subito ci siamo resi conto di quanto stesse accadendo; le sirene che suonavana e suonano ogni 15 minuti ormai da quasi un mese, persone che apprendiamo essere decedute (papà e mamme di amici) nei vari Ospedali della zona (Lodi, Pavia, Cremona) da sole e parenti che attendono la “telefonata” quotidiana dell’aggiornamento sulle condizioni di salute del proprio caro ricoverato. Io stessa, come d’altra parte altre persone che conosco, sono dovuta stare in isolamento domiciliare per qualche giorno rimanendo confinata nella mia camera. Però sono una persona ottimista e cerco di vedere il lato positivo in ogni situazione che, in questo caso è quello di passare più tempo con mio figlio (undicenne) e mio marito (che insegna e sta lavorando da casa con le lezioni on line), come quando si è in vacanza (l’ho presa così come una vacanza anticipata dentro casa, il piacere di fare colazione in tranquillità cosa che normalmente accadeva poco, assorbiti, come eravamo, dalla vita frenetica che conducevamo, il piacere di riproporre delle ricette della tradizione che normalmente riservavo solo alla giornata della domenica, il piacere di leggere, non solo alla sera quando si è stanchi, il piacere di vedere dei film).
In questo momento sto leggendo un libro di Khemiri “Tutto quello che non ricordo” è molto bello.
Domani farò la pizza con la ricetta che hai indicato tu, poi ti farò sapere.
Ringrazia tuo marito e tutti i suoi colleghi, infermieri e tutti quanti lavorano in ospedale, ci rendiamo conto di quanto stiano facendo per tutti noi; noi possiamo fare poco “stare in casa” ma quel poco lo stiamo facendo.
Ora ti saluto, sono una chiaccherona e potrei andare avanti sino a domani ma credo che per oggi vada bene così.
Auguro a te ed alla tua famiglia una buona serata

csaba |

Cara Giuseppina, anche io mi sono messa in testa che questo periodo potesse essere una vacanza anticipata, passata a casa per scelta. Non è molto diverso da come trascorriamo di solito la seconda metà di agosto, quando rientriamo a Milano perchè mio marito termina le ferie e abbiamo ancora un mese prima che riapra la scuola. Mi sono riposata molto in queste tre settimane di vita dentro casa. Anche dalla mia finestra si sentono solo ambulanze, purtroppo. E’ triste, sì, ma dobbiamo collaborare stando il più possibile in casa e prendendo ogni precauzione quando usciamo. Grazie per aver consigliato il libro e per le tue parole. A presto…

Serena |

Carissima… Guardo sempre cortesie per gli ospiti perché dopo un lavoro saturo di dolore di sofferenza e di una routine massacrante(sono infermiera) mi prendo e mi gusto quella pausa di spensieratezza che mi date. Grazie. Grazie Csaba.

Katia |

Grazie e voi…

csaba |

Grazie a te Serena, per il tuo lavoro, per il contributo che dai alla nostra società. Ognuno di noi lo fa in modo personale, io sono felice di poter dare un po’ di leggerezza a chi, impegnato sul campo seriamente, ha bisogno di un po’ di svago.

Marina |

Cara Csaba, concordo con tutto quello che hai detto… Io ho aiutato, per quel poco che posso, la mia città, Brescia.

csaba |

Ogni piccolo aiuto, sommato agli altri, diventa un grande aiuto. Sempre.
Quindi grazie Marina.

Laura |

Cara Csaba, hai descritto con parole molto belle e molto giuste le sensazioni che più o meno tutti stiamo provando in questi di giorni di isolamento forzato ma che, guardando il lato “positivo” forse servirà a farci diventare persone migliori e a riscoprire valori che avevamo perduto come quello di poter trascorrere più tempo con le persone che amiamo e che presi dalla frenesia quotidiana spesso trascuriamo.
Io a casa resto volentieri, mi manca però tantissimo non poter vedere il mio papà, ieri è stata la loro festa, domani sarà il mio compleanno e saremo separati anche se abitiamo a poche centinaia di metri di distanza e lui è anziano ed è solo; questo è quello che mi fa male ma confido che passerà e potremo tornare ad abbracciarci anche se magari non tanto presto…
Grazie per aver pensato a creare questo spazio di condivisione!
Buona serata Laura

csaba |

Cara Laura, anche se in ritardo, ti faccio i miei più sinceri auguri di buon compleanno. Spero che tu sia riuscita a trascorrerlo serenamente. La lontananza può far male, nell’immediato, ma sono sicura che rafforza molti sentimenti. Altri li fa dimenticare, perchè probabilmente non sono importanti. Ti auguro di riabbriaciare presto tuo papà. Un saluto a entrambi.

Maria Rosaria |

Buonasera Csaba, ho letto con piacere quello che hai scritto….. e pensare che questo virus, nella condizione in cui ci ha indotto a stare, ha azzerato le nostre realtà quotidiane, costringendoci, nel giro di pochi giorni, a cambiare abitudini ormai in noi radicate. Ci ha fatto capire che possiamo essere diversi, passare le giornate in modo diverso e che soprattutto non abbiamo bisogno di tante cose per vivere. Guardo il mio guardaroba, quante cose superflue, quanti soldi sprecati inutilmente… per apparire. Ora mi sento ridimensionata perché penso a cose essenziali. Trovo nella preghiera la serenità e nel tempo me stessa. Si il tempo, mai avuto tanto tempo per me, ho una ricchezza di tempo incredibile e lo considero come una cosa preziosa perché posso organizzarmi come voglio. Sono una nonna, ho la fortuna di avere con me mio marito, finalmente il tempo per noi. Iniziamo la nostra giornata ascoltando la messa di Papa Francesco e siamo felici perché stiamo bene e non abbiamo bisogno di nulla. Che fortuna, davvero! Faccio anch’io molte telefonate e via sype incontro i miei figli e i nipoti. Ecco il tempo prezioso tutto per me, seguo lezioni di yoga in TV, cucino cose semplici e alle 13:00 seguo sempre Cortesie per gli ospiti.
Ti abbraccio virtualmente.

csaba |

Cara Maria Rosaria, che bel messaggio il tuo. Pieno di luce e di serenità. Grazie.
La tecnologia rende questa quarantena più semplice, perchè ci permette di vedere in video i nostri cari, di parlarci al telefono per ore, senza avere paura della bolletta. Il tempo – questa condizione immateriale che abbiamo cercato senza volerla davvero trovare – ora è qui. Ed è una ricchezza. proprio come hai scritto tu. E quando finirà tutto, questa abbondanza di tempo mi mancherà, quindi dovrò trovare il modo per ricostruirla (PS_ la mia casa è piena di cose superflue. Ma da tre settimane non compro nulla se non ciò che mangiamo. Ed è bellissimo!)

carla di chiara |

Csaba ….assurdo abitare al mare e non scendere in spiaggia a fare la mia corsetta quotidiana…… ma sono ottimista passera…..ti abbraccio….

csaba |

Ciao Carla, sì davvero – dobbiamo essere ottimisti. Perché la speranza aiuta. Spero che tu possa vederlo il mare da casa tua, e sentirne il profumo. Respirane un po’ per me. Buon fine settimana

Anna |

Csaba cara,graziegraziegraziegraziegraziegraziegraziegrazie ti vogliamo tutti bene,tanto bene.sei una luce per me.un abbraccio nonnanna .

csaba |

Cara Anna, se fossi una luce, sarei un piccolo lumino. Bella la tua fila di grazie. Aggiungo il mio, in GRANDE, GRAZIE. Sapere che siamo tutti qui è molto bello. Il giorno passa in fretta, la sera mi incupisce di più. Mi dispiace soprattutto per tutti i nonni che non possono abbracciare i loro nipotini. A presto

Mara |

Cara Csaba,
della mia vita mi manca tanto il mio sport. Faccio esercizio fisico in casa, specialmente Pilates, ma mi manca troppo scivolare coi miei pattini sul ghiaccio. Mi mancano da morire i miei compagni di squadra che considero i miei migliori amici.
A casa lavoro in smart working (per quello che posso fare perché non tutte le mie mansioni possono essere eseguite in smart working), Pilates come ho già detto e cucino. Ho provato a fare il pane il dutch oven bread ed è venuto buonissimo!
Nei prossimi giorni proverò a fare il mio primo filetto al forno e sperimenterò qualche dolce nuovo.
Sfrutterò il fermo forzato per leggere di più e, grazie ai tour virtuali, “visitare” qualche museo per poi magari tornarci una volta che si tornerà alla normalità.
Rimanere a casa mi costringe a guardarmi dentro e cercherò di ricavare una lezione da imparare e da applicare nel futuro. Spero vivamente che questa esperienza possa aiutarmi a diventare una persona migliore.

Monica |

Carissima Csaba,
leggere le tue parole è sempre un grande piacere.
Rende questo momento meno greve.
È bello condividere anche solo la quotidianità in
questo periodo così difficile.
Sto leggendo “ La regina ribelle” di Elizabeth Chadwick ,il romanzo di Eleonora di Aquitania.
Molto bello.
Sono felice che tu stia scrivendo due libri, li aspetto sempre con ansia!
Ti abbraccio con affetto,
MonicaB.

csaba |

Buongiorno Monica! Non avevo visto il tuo commento. “La Regina Ribelle” è anche sul mio comodino e non vedo l’ora di iniziarlo. Ho già letto, molti anni fa, “Le nozze di Eleonora”. Trascorro le vacanze in Aquitania, quindi…
Un caro saluto

csaba |

Cara Mara, quando ero ragazza adoravo i pattini sul ghiaccio. Mia zia me ne aveva regalato un paio bellissimo! L’ultimo giorno dell’anno, di solito, a Zurigo con la mia amica Anna e i nostri figli andiamo sempre alla pista di pattinaggio. Lo abbiamo fatto anche l’anno scorso. Se chiudo gli occhi vedo le luci della pista. Bellissime.
Sono sicura che le persone umili, lavoratrici e oneste usciranno da questa grande prova con un’energia enorme. E sarà bello, dopo, sapere che ci siamo riusciti. Troppa gente ancora non comprende la portata di questa “cosa”. Ma dalle tue parole sento che tu lo hai compreso. Io sai cosa voglio vedere? L’hermitage. Non ci sono mai stata a San Pietroburgo. Un giorno, vorrei tanto andarci per davvero. Intanto ci sono stata via schermo. Buon viaggio!

Mara |

Cara Csaba,
grazie mille per le tue belle parole!

Valentina P. |

Come è vero… manca più di tutto l’orizzonte mentale aperto. La possibilità di guardare avanti e progettare.

csaba |

Cara Valentina, l’incertezza è una sorta di tortura. Personalmente, ho ancora 1 mese di autonomia, per finire quello che devo scrivere e fare cose che avevo lasciato indietro. poi, forse, imparerò a ricamare… l’ho sempre voluto fare, chissà che non mi torni utile! Buon week end

Annamaria |

Buongiorno Csaba , vivo appena fuori Milano , sono reclusa in casa da più di tre settimane e anche a me manca molto la quotidianità fuori dalle pareti domestiche , quella quotidianità fatta di sorrisi donati agli ammalati e alle persone anziane sole …una parte della mia vita dedicata alla parrocchia !anch’io appartengo al gruppo dei credenti , praticanti.
La mia giornata è comunque piena
Sono sposata da 30 anni e ho due figlie e due generi
Sto per diventare nonna
Ho parecchio tempo da dedicare alla cucina che e’ il mio hobby
Capita anche a me di farmi sopraffare dal timore per quello che sta succedendo , ma grazie alla preghiera riesco a ritrovare la serenità
Posso solo immaginare la sofferenza di tuo marito e posso capire il non voker parlare di cio’ che ha vissuto e che vive tutti i giorni
È poco ma ricordo turto il personale sanitario nelle mie preghiere.

csaba |

Cara Annamaria, grazie per quello che hai scritto, e per le tue preghiere. Che bello diventare nonna! Mi dispiace solo che debba accadere in un periodo così strano. Un nostro caro amico è appena diventato papà e non abbiamo potuto fare più che una telefonata… Ma ci sarà tempo, speriamo, tra poco. La preghiera aiuta anche me. A volte mi sento talmente impotente davanti a tutta questa sofferenza. Ma so che mantenermi calma e dare fiducia agli altri è l’unica cosa che posso fare per aiutare davvero. E cerco di farlo ogni giorno. Buon fine settimana

Rosy |

Ciao, Csaba. Scrivo da una Catania che sa già di estate ma scrivo da casa, come te, come il resto della mia famiglia e dei miei amici. La cosa che manca è proprio lo stare insieme, ma d’altro canto mi sento molto fortunata proprio perché sono a casa, con mio marito. Sto approfittando di queste giornate, in cui lui è impegnatissimo con la didattica a distanza, per dedicarmi alla nostra casa come normalmente non riesco a fare. Alla fine della quarantena avremo una casa splendente come non mai, un girovita più abbondante e tante coccole e momenti belli vissuti insieme, al calore della nostra casetta. Approfitto pure per leggere tanto! Amo leggere! Sto rileggendo Hood food e Honestly good! Li adoro! Grazie per questa compagnia, buon pomeriggio. Rosy

csaba |

Cara Rosy, che bella Catania! Mi manca, come tutti la Sicilia, sempre. Sono felice che tu stia leggendo i miei libri. E ti mando un caloroso saluto da Milano. Anche qui casa splendente e girovita abbondante… ma va bene così.

Camillucci Michela |

Buona sera Csaba, buona sera a tutti!! E’ bello leggerti, amo questo salotto ed ora lo amo ancora di più in questo particolare momento….
Io, la mia bambina e i miei cari stiamo tutti bene grazie a Dio… ed ho la fortuna di poter fare le stesse cose che facevo prima ma con ritmi più lenti….e per questo sono molto grata.
La mia giornata inzia sempre dalla meditazione, che ora pratico con più passione e con più partecipazione rivolgendo sempre un pensiero a tutti i medici, infermieri e professioni d’aiuto che in questo momento stanno veramente donando la loro Vita. Così mi sveglio con questa intenzione ma poi ci sono i compiti da fare con la mia bambina di 6 anni (prima elementare!!!!), dopodichè abitando in campagna posso dedicarmi all’orto o al giardino. Nel pomeriggio lavoro e chiudo la giornata con una seconda meditazione.
Ovviamente pranzo e cena mi ritrovo spesso a cimentarmi in nuove ricette che prendo sempre dal tuo libro “Good Food” 😉 Questa sera per esempio proverò il merluzzo al forno… 🙂
Sono molto preoccupata, ma spero sempre che tutti noi possiamo trovare l’opportunità che si cela dietro questo grande momento di trasformazione…
Csaba mi fai venire voglio di introdurre nella mia giornata una mezz’ora di ginnastica, l’idea mi alletta!! E chissà magari anche riprendere un libro da leggere!
Grazie per questi meravigliosi spunti. Ti abbraccio anche io e abbraccio tutti voi!!
A presto!!!
Michela

csaba |

Cara Michela, se tu fai ginnastica, io dovrei riprendere la meditazione. Cosa che non sono mai riuscita a fare con costanza, ad essere sincera. Ma non tutti possiamo fare tutto. Trovare l’opportunità che si cela dietro questa grande trasformazione sarà ciò che faranno le persone sagge. Mi auguro di essere una tra quelle. Insieme a tutti voi. Un abbraccio anche da parte mia. A presto.

Alice |

Carissima Csaba, è sempre un piacere leggere i tuoi pensieri, specialmente in momenti come questo dove c’è bisogno di conforto da ricevere e da dare agli altri.
Io ho iniziato lo smart working ormai da 2 settimane, che mi tiene impegnata dalle 8.30 alle 15.30. Non l’avevo mai fatto fino ad ora e devo dire che se da una parte è comodo non dover affrontare il viaggio di quasi un’ora con il traffico dell’ora di punta, d’altro canto mi manca il contatto con i colleghi. Ci sentiamo per telefono o via chat aziendale, ma mi manca bere un caffè in compagnia, fare pausa pranzo scambiando quattro chiacchiere e sì mi mancano anche i piccoli battibecchi che a volte succedono… Il silenzio della mia camera è assordante. Un giorno a settimana il nostro capo ci fa prendere ferie visto il calo di lavoro che la società sta subendo. Io sono della provincia di Bergamo, purtroppo una delle zone più colpite e abito in un paese di montagna dell’alta Valle Seriana di circa 3000 anime. Anche qui negli ultimi giorni il numero di persone contagiate sta salendo e così sale anche la preoccupazione, unita alla sensazione di impotenza di fronte a questo virus.
Io in più ho già una disabilità fisica, quindi non mi sto muovendo da casa ovviamente. Cerco di non lasciarmi abbandonare alla paura, ma a volte faccio fatica ad addormentarmi la sera, mi giro e mi rigiro nel letto perché ansia e panico hanno il sopravvento. Durante queste strane giornate allora, quando finisco il lavoro, cerco di distrarmi come posso. Sto leggendo un libro intitolato “La stanza delle farfalle” di Lucinda Riley. Mi piace moltissimo come scrittrice, ho letto anche la saga delle “Sette sorelle” non so se ne hai sentito parlare ma trovo ogni libro davvero interessante! Su Netflix inizierò a vedere la serie TV “Chiamatemi Anna” ispirata al famoso cartone animato Anna dai capelli rossi. Non è una cosa impegnativa, ma in questo momento ci vuole un po’ di leggerezza per distrarre la mente. Ho anche un libro con diversi disegni astratti da colorare, un hobby che ho iniziato a coltivare di recente e che mi aiuta a rilassarmi e dare libero sfogo alla mia creatività.
Mi mancano molto le amiche che ormai vedo solo attraverso le videochiamate che facciamo su WhatsApp per farci compagnia (a volte durano un’ora!!).
Mi rendo conto di quanto siano importanti le cose che facciamo quotidianamente, anche le più piccole, come una stretta di mano! Di solito le diamo per scontate… Non le apprezzi mai fino in fondo fino a che non ti vengono a mancare… Stiamo vivendo una guerra che non fa rumore, niente spari o bombardamenti, ma una guerra silenziosa contro un nemico invisibile. È difficile ma bisogna cercare di tenere duro e di restare il più possibile uniti anche se distanti. E quando ne usciremo sono sicura che apprezzeremmo molto di più il valore della vita!!
Csaba questa è la seconda volta che scrivo sul tuo blog e per la seconda volta sto scrivendo un poema quindi perdonami, ma come puoi dedurre la sintesi non è il mio forte!
Chiudo mandando un abbraccio grandissimo, virtuale ma sincero, a te e alla tua splendida famiglia. Anche se a fatica, sono sicura che il nostro meraviglioso Paese ne uscirà, tutti insieme possiamo farcela!! Nel frattempo #stiamoacasa
Con affetto
Alice

Katia |

Quante volte ho desiderato di vivere come Anna, come Laura della casa nella prateria o le 4sorelle March, con semplicità e valori, con meno cose e piu sentimento, eccomi tristemente accontentata.

csaba |

Carissima Alice, intanto GRAZIE per la tua lunga lettera. E’ bello ricevere così tanta posta (anche se non sono veloce nel rispondere a tutti, leggo sempre). La descrizione delle tue giornate mi fa capire che sei serena, e questa è la cosa più utile che possiamo fare: stare con il cuore leggero, senza per questo pensare che andrà tutto bene per forza, ma senza neanche abbatterci. la vita è complicata, per tutti. Chi crede che lo sia solo la propria dimostra scarsa intelligenza. Tu invece nel tuo messaggio hai sintetizzato con efficacia tutto ciò che c’è da dire. Non ho mai letto Lucinda Riley, ma ho regalato molti dei suoi libri. E’ una scrittrice molto apprezzata. Ti auguro di trascorrere con serenità anche le prossime settimane. Da voi, come da noi, il lockdown durerà almeno sino a Pasqua… almeno così dicono. Ne usciremo e ce la faremo, con fatica, come scrivi tu. Ma sono certa che tornerai a lavorare e a fare quelle cose che spesso diamo per scontate, con rinnovata energia. Buon fine settimana!

Marina N |

Cara Csaba , anche io sono a casa. Passo da momenti di grande ansia ad altri in cui grazie a contatti telefonici con amici e parenti riusciamo a ridere e sdrammatizzare. Sono preoccupata per mia madre, anziana e con seri problemi di salute. Sono preoccupata per il futuro del mio lavoro. Sono angosciata per tutto il personale sanitario e per tutte le persone colpite dal virus ed i loro cari. Nessuno di noi è immune! Per questo sono arrabbiata, arrabbiata è poco, per tutti i cretini, perdona il termine, che escono a correre, a passeggiare e ancora si radunano.
Sono infuriata con chi ha sottovalutato e fino a poco tempo fa ci diceva che era poco più di una influenza! Prego e spero che passi presto!

Donatella |

Ciao Csaba, ti seguo da un po e a Natale mi sono fatta regalare il tuo ultimo libro…..lo porto con me ovunque vada! Sono disoccupata da settembre ormai, lavoro nel settore della ristorazione, e mai come in questo momento storico, mi era capitato di essere molto ma molto preoccupata per quello che sarà. Ho una figlia di 28 anni che il 9 aprile doveva discutere la sua laurea magistrale, rimandata a giugno ovviamente; che ne sarà dei nostri giovani, del nostro futuro, delle nuove leve che sono già cariche di troppe emozioni? Ci provo a ingannare le giornate: preparo dolci, sperimento farine e mescolo ingredienti….la casa brilla! Anche i miei amici pelosi profumano come neonati!!! Andiamo avanti, come meglio si possa fare, restando a casa e pregando ogni giorno che sia solo un grande incubo…..

csaba |

Cara Donatella, mi dispiace sapere che sei senza lavoro. Questa mattina a colazione discutevo con i miei figli (hanno 12 e 14 anni) del “dopo”. Non so ancora immaginare come sarà. Ma ho la certezza, dentro di me, che non torneremo più come prima. E non è detto che questo sia solo un male. Riposati e pensa a come potresti reinventarti. Quando riapriremo, il mercato del lavoro sarà molto diverso. E come spesso accade, chi non avrà pregiudizi e si adatterà anche a fare lavori diversi da quello sempre fatto, si rialzerà per primo e salirà più in alto di quanto avesse potuto immaginare.

Maura Sanna |

Io sto a casa con i miei figli. Curo la casa e sistemo gli armadi. In video chiamata insegno ad un amica come fare una crostata. Faccio le cose che non avevo il tempo di fare prima. Curo le amicizie con una telefonata e leggo tanto. Cerco di non vivere con stress ciò che dobbiamo accettare per il bene di tutti.

Simona |

Grazie per le belle parole confortanti che scrivi. Trasmetti equilibrio e armonia come sempre. Un grazie speciale davvero a Tuo Marito e agli altri medici che lavorano instancabilmente anche noi a Parma siamo in trincea. Grazie 😊 Simona

Luisa-mamilu |

Ciao cara Csaba procediamo con molta tristezza…qualche giorno fa ho perso un mio caro zio, aveva superato un intervento delicato, la polmonite (tra l’altro proprio in quell’ospedale da dove è partito tutto), era tornato a casa e si stava riprendendo, ma la mancanza fisica dei propri cari, nonostante le telefonate costanti, non è riuscita a superarla e si è lasciato andare. Era il fratello della mia mamma, che non si dà pace per non essere riuscita a salutarlo per l’ultima volta, visto che siamo in altra regione. L’unica consolazione è che siamo qui dai nonni e con i bambini diamo alla nonna un po’ di distrazione. Trascorriamo le giornate tra videolezioni e home-schooling, ieri sono uscita per la spesa prendendo più cose possibili per non tornare fuori dopo poco…con un’ansia pazzesca, visto che qui nel mio paese emiliano i casi continuano ad aumentano. Il Papi e nella città meneghina al lavoro e ieri lo abbiamo visto n FaceTime per gli auguri, grazie alla tecnologia in queste situazioni. E aspettiamo come tutti di poter finalmente tornare alla vita normale e tranquilla di sempre, stando a casa e cucinando dolcezze e prelibatezze. Grazie per le tue parole e la tua vicinanza e distrazione con i tuoi post.

Emanuela |

Cara Csaba,
Io sono un’ educatrice che non sta lavorando perché le scuole sono chiuse. Mi mancano i miei bambini, bambini speciali, che oggi più che mai avrebbero bisogno di me, ma a cui posso stare vicina solo tramite messaggi WhatsApp… È difficile, una parte di me sente inutile.
Qui a casa cerco di non farmi vincere dalla noia e di godere del tempo che solitamente manca.. Al mattino faccio mezz’ora di yoga, poi mi vesto e mi trucco come se dovessi uscire, serve a darmi un senso di normalità. Scrivo, studio e sto dietro a mia figlia di 9 anni che a tutto pensa tranne che a fare i compiti.
Leggo, in questo momento “Dieci Donne” di Marcela Serrano e guardo serie TV, sorseggiando tè.
Cucino? Certo! Ieri per la festa del papà una bella torta al cioccolato e stasera la pizza che hai proposto oggi sul blog.
Un abbraccio,
Emanuela

Elisa Ianni Palarchio |

Ho un buon rapporto con la solitudine e i molti momenti di pigrizia che inevitabilmente sopraggiungono non mi creano sensi di colpa, il fare del resto è sempre una questione di qualità non di quantità. Comunque sono fortunata ad avere orto e giardino, pollaio e arnie con le api. È impossibile restare con le mani in mano, soprattutto in primavera quando l’orto chiede un “cambio di stagione” come gli armadi, via le piante invernali e dentro quelle estive!
E poi ci sono tutte quelle cose che abbiamo rimandato per mancanza di tempo, come riordinare certi cassetti che una volta aperti esplodono di cose dimenticate, sbrinare il congelatore, mettere da parte abiti che non usiamo più per darli via e fare spazio, dando ossigeno a luoghi e mente.
Infine ho anche un bel libro da consigliare a te e chi leggerà questo commento, si tratta di “Sacré Bleu” di Christopher Moore, ambientato nella Parigi di fine ottocento ed ha per protagonista un fornaio che sogna di diventare pittore. C’è una bella digressioen sulla preziosità del colore blu, blu come il manto della Madonna, che può essere ricavato solo dai lapislazzuli. Intrecci, misteri, indizi sulla misteriosa scomparsa di Van Gogh… insomma, se non l’hai già letto ti aspetta un romanzo davvero ben fatto.
Un abbraccio.

Valeria Clementi |

Ho letto con molto piacere le tue bellissime e confortanti parole. Grazie anche per i suggerimenti sui libri e su netflix. Speriamo passi presto questo bruttissimo periodo.
Auguro a te e alla tua famiglia di stare sempre bene.

Lalla |

Csaba carissima, le giornate scorrono stranamente veloci. Un po’ mi annoio perché sto passando da sola questa quarantena, Federico lavora e torna a casa la sera stanchissimo e la mattina alle 6 va via. Per fortuna il fine settimana è alle porte e staremo insieme due giorni.
Giorni fa scrivevo ai miei amici questa cosa: dopo giorni di pulizie e cucina compulsiva (vi sentite anche voi in colpa per essere a casa?! Io non riesco a stare ferma, quasi fosse un dovere tenersi impegnati…) mi sono concessa un momento di relax in giardino. Ho chiuso gli occhi e mi sono ritrovata a fare un viaggio nel tempo, alla mia infanzia quando non c’era smog, il canto degli uccellini non era nascosto dal rumore della città, il cielo terso, l’aria tiepida… per un attimo mi è sembrato che questo mondo si era ripreso una sorta di rivincita. Credo sia indubbio che qualcuno o qualcosa abbia voluto farci fare un passo indietro.
Vedo in tv cose bruttissime, come l’esercito a Bergamo e poi mi affaccio alla finestra e vedo il pianeta che finalmente ha ripreso a respirare. Che strano equilibrio.
Le mie giornate sono più o meno le stesse: alterno pulizie e cucina, quasi ogni giorno faccio attività fisica in casa (tutorial su internet non mancano), poi il pomeriggio sto un po’ fuori in giardino, leggo. Guardo poca tv, me la concedo solo dopo cena con mio marito. Anche se virtualmente, vi abbraccio tutte. Forte forte forte! E vi offro una fetta di torta, spettegolando di cose futili e leggere.
#andràtuttobene

csaba |

Cara Lalla, se mi faiu posto accanto a te, mi siedo nel tuo giardino. Porto una tazza di thé caldo, una coperta leggera e un libro. Ma credo che preferirò parlare con te, di cose futili e leggere, facendo finta di essere come due signore di cento anni fa, impegnate ad attendere il rientro dei mariti, la casa lucida, l’arrosto in forno.
Anche io passo con mio marito solo qualche momento la sera, anche io mi affaccio dalla finestra e vedo una tranquillità inquietante e un cielo azzurro stranissimo per Milano. Forse mi sta venendo voglia di fare la casalinga. Non so se posso dirlo così, come lo sento, ma la verità è che quest’assenza di produzione conforta una parte di me che sta prevalendo sull’altra un poco alla volta. Mi passeresti una fettina di torta, per favore? Io verso una tazza di thé anche per te. Spero ti piaccia…

Katia |

E dopo la terza pausa, stavolta per il pranzo, eccomi qua, intanto vorrei dire che era un periodo che mi sentivo che non era più il caso di entusiasmarsi per ciò che avevamo e forse l ho scritto anche in altri post, quasi come se mi stessi preparando….ora cmq è inutile rimarcarlo. Mi fa piacere che questo possa essere un salotto dove condividere più che mai in questo momento e sarà un piacere prendere un caffè (meglio deca) virtuale anche se già lo facevo con le amiche ma pare passi la voglia pure di quello….Poi, oknon guardare il vicino col cane ma come cittadina mi prenderei volentieri la briga di avvisare le forze dell’ ordine per le scorrettezze che potrei vedere, quindi, attenzione! Il futuro dell’ Italia oltre a cambiare notevolmente credo sarà anche più pieno di paure, chissà se ci passerà la fobia del virus se non troviamo un vero rimedio. Come ho già detto vivo in campagna ma pure vicino al mare anche se sono più di due settimane che non lo vedo, ma va bene così, spero di poter godere dei miei dintorni ancora un po’ al aperto. Io amo stare a casa, nonostante il triste momento, sono tante le cose che potrei fare e quando lavoravo non vedevo l ora di rientrare per occuparmene. In questi giorni sto leggendo IL MILIONE di Marco Polo e pure OGNI PAROLA CHE SAPEVO di Andrea Vianello (nipote di Edoardo) che come mio marito ha subito un ictus e ne racconta la lenta ripresa. Riguardo RMC come mai non puoi collegarti da casa come fanno tanti speaker? Vuoi sapere se prego? Ogni tanto lo faccio ma allo stesso momento mi chiedo ma se mi raccomando a LUI allora sapeva che arrivava tutto questo? E mi sento sola…..

csaba |

Cara Katia, io non posso dirlo se Dio lo sapesse che sarebbe arrivato tutto questo. E credo che non sia questo il punto. Anche chi crede in modo fervente (anche il Papa, ne sono certa) ha momenti in cui non comprende il perchè delle cose. Dobbiamo accettare con umiltà il non comprendere.
Ti dico invece che Radio Monte Carlo ha sospeso i miei interventi e non vogliono che io mi colleghi da casa. Non so perchè. pazienza. La radio mi manca, ma riempio le mie giornate con molte altre cose.
Quanto al futuro dell’Italia, penso che avremo problemi più gravi, di cui occuparci. Il virus forse passerà. Ma nulla sarà più come prima. Almeno sino a che non avremo fatto l’abitudine a quella che sarà la nuova condizione…
Un saluto da parte mia a tuo amrito e alle tue figlie. Spero stiate tutti bene. Buon fine settimana!

Il circolo delle Signore |

Cara Csaba, il tuo post mi ha rincuorato. Io sono in ferie da giovedì scorso, ho scelto per me dato che la mia azienda non riteneva ancora giusto chiudere. Mio marito lavora ancora, la sua azienda di gomme industriali non sente ragioni. Sono a casa con le mie due bimbe, ma la paura e l’incertezza mi stanno bloccando impedendomi mi impiegare meglio questo tempo prezioso che ho a disposizione…Il tuo post è stato un “reminder”: sto sprecando il mio tempo? Forse no, accudisco la mia famiglia, la casa, faccio la maestra e chiamo le persone che non vedo da giorni per tener loro compagnia, ma so che posso fare di meglio!
Pratico la Mindfulness nelle molte occasioni gratuite che tanti insegnanti di cuore stanno mettendo a disposizione on line, sto guardando la serie di Downton Abbey che mi riporta per un’oretta nella bellissima campagna inglese fra maggiordomi e servizi da té. Mi tengo cara la domanda però, così, una volta trovata la risposta, ricorderò questo momento come “ quei giorni in cui…”. Inoltre sto facendo una “lista dei desideri” per quando tutto questo sarà finito (sono come te, non resisto alle liste!): festeggiare il mio compleanno con tutta la mia famiglia riunita, tornare nella mia sala da té preferita (chiusa per la prima volta in 127 anni di storia), capire cosa mi sta insegnando questo momento. Grazie per lo spazio che metti a disposizione, facciamone tutti buon uso. Un caro abbraccio

Loredana |

Che bella questa idea della lista dei desideri! Posso chiederti dove posso vedere le puntate di D. Abbey? Grazie di cuore e se ti fa piacere ho un piccolo blog che forse può far compagnia in questo momento. Ciao Loredana

Il circolo delle Signore |

Ciao Loredana, che piacere leggerti, ci eravamo viste nel lontano 2017 al primo Csaba Day (Csaba ti prego, primo o poi lo dovrai riproporre ok?). Tutta la serie è disponibile su Amazon Prime, è davvero di sollievo per me prima di dormire la sera…Quanto alla lista dei desideri è anch’essa pratica di gratitudine, per rivivere tutte le cose belle che già so darmi tanta gioia. Grazie per l’invito sul tuo blog. A presto

Loredana |

Ciao davvero ci eravamo viste? Sai che ieri ti ho citato in un mio post! Se ti fa piacere lasciarmi un commento e così ricorderei il tuo nome, quel giorno da Csaba eravamo tante … che bello! Un abbraccio Loredana

csaba |

Cara Simona, eccomi a te! Giovedì ho cercato di farti entrare nella diretta su Instagram, perchè avevo visto la tua richiesta, ma non sono arrivata per tempo. perdonami. Downton Abbey l’ho vista tutta per intero per 3 volte (sì, lo so, non è normale… ma è così). Non escludo la quarta, fosse solo per la conversazione. E per Maggie Smith.
Non stai sprecando il tuo tempo (anche io mi faccio la stessa domanda una volta al giorno). Lo stai solo riorganizzando in un modo nuovo, che forse darà i suoi frutti dopo. Come la semina.
Credo che la tua sala da thé preferita sia anche la mia… Un giorno mi piacerebbe aprirne una. Ci pensi? Come sarebbe bella… e quanto tempo potremmo passarci insieme… Ora smetto di sognare. E’ ora di fare un thé e stare un po’ all’aria aperta in terrazza. Lì non oprende il wi-fi quindi non riesco a rispondere ai messaggi. Una cosa che, se la quarantena continua, dovremo sistemare… Ci vediamo giovedì prossimo?

Il circolo delle Signore |

Certo che ci sarò giovedì prossimo! Ti avevo preparato un sorpresina… A presto! Grazie di 💗

Rosella Tascio |

Grazie Csaba, ho sempre pensato che tu fossi una persona veramente speciale, avevo supposto che fossi anche credente la conferma ti rende a me ancora più cara al di là della piacevolezza del vederti/vi in trasmissione! ♥️

csaba |

Cara Rossella, io Credo non perchè mi hanno insegnato a farlo, ma perchè ho scelto di farlo e lo scelgo ogni giorno della mia vita. Non so se sono una persona speciale, ma quando prego mi sento accolta come se lo fossi. Ed è una sensazione di pienezza meravigliosa. Buon fine settimana.

Maria Gasco Toselli |

Ho letto con interesse la tua mail. Scusa se non scrivo pubblicamente. Io abito a Cuneo, sono vedova ed ho un solo figlio. Lorenzo ha l’appalto delle camere mortuaria degli ospedali di Milano ed io sono angosciata, ma non voglio che mio figlio lo percepisca. In questi giorni, ma sempre mi fai compagnia con Cortesie per ospiti.che faccio: fiori, pulizie di Pasqua, ricamo e leggo + TV
Ti auguro tutto il bene, per tuo marito, per te e figli.
Cordialmente Mari

csaba |

Cara Maria, essere angosciata in una situazione come questa è del tutto normale. Va accettato, ma fai bene a non farlo percepire a tuo figlio, che già ha un compito molto grave sulle sue spalle. Auguro anche a te e alla tua famiglia ogni bene, e che possiate presto riabbracciarvi insieme. Buona quarantena Maria, e buon ricamo…

loredana |

Carissima Csaba, grazie di questo bellissimo post che mai come ora ci avvicina tutte e ci fa sentire meno sole in questo tempo di “quiete inquietante” come ho scritto nel mio (piccolo blog). Io vivo sospesa, a volte la notte mi sveglio e penso …pensieri cupi che pero’ durante il giorno per fortuna spariscono. Noi stiamo bene, sono ancora in rodaggio di routine da casa!! e pensare che ci sono state giornate che avrei pagato per non andare in ufficio! ora mi manca tutto: le colleghe, il caffee/tea (pessimo) alla macchinetta, il “cosa mi metto oggi”, ma soprattutto mi mancano la corsa e le montagne, Ogni Giorno guardo la webcam dell’ Alpe di Siusi immacolata e bellissima con la neve abbondante e incurante d quello che sta succedendo. Sono fortunata/siamo fortunati stiamo bene e questo conta. Devo dare alle mie giornate maggiore brio. Mi alzo presto, colazione, doccia, mi vesto e mi trucco (poco) e mi metto al pc come se fossi in ufficio, pranzo, piccola pausa in terrazzo con qualche telefonata, pomeriggio di nuovo al lavoro, poi cyclette e esercizi addominali anche se la bilancia ha vita propria e riporta una cifra che e’ meglio non confessare! Leggo poco… sono distratta dentro… impaurita! Ieri rielggevo i tuoi post uno tra tutti quello del Csaba Day 2017 sembra una vita fa. Ma torneremo a ridere, abbracciarci, bere tazze di tea tutte assieme! con Gisella e le altre. Ti abbraccio forte Lory

Sonia |

Ciao Csaba!
Momento difficile quello che stiamo vivendo…ma sono fiduciosa e voglio pensare positivo!
Noi siamo a casa, io, i miei figli e mio marito che continua il suo lavoro fuori (anche la Polizia di Stato sta lavorando senza sosta) e quando la sera rientra a casa non vedo l’ora si vederlo e di sentire che sta bene.
Noi abitiamo in provincia di Padova, i miei figli non sono più ritornati a scuola dalle vacanze di carnevale di fine febbraio… facciamo i compiti da casa.
Io, per fortuna, ho la mia grande passione per la casa e la cucina che mi fa stare bene: curo la casa, il giardino e cucino sempre, con tanto amore.
Auguro a te, a tuo marito e ai tuoi figli di stare bene e spero di rivederti presto, magari alla prossima presentazione di un tuo nuovo libro (pomeriggi bellissimi!!).
Un abbraccio forte!
Sonia

Katia |

Altra pausa per accendere lo stereo dell’auto e sintonizzarmi sull’ inno d Italia di tutte le radio a tutto volume ma è stato un attimo ritrovarmi a piangere….molto commovente per me.

Rina Tor |

Grazie, la luce calda della tua anima riscalda i nostri pensieri e i nostri cuori. Io sto apprezzando il tempo, scorre lentamente come una buona tazza di caffè caldo da gustare sorso dopo sorso, apprezzo lo spazio che ho per me stessa, per rivedere i miei obiettivi, allargare i miei orizzonti, superare i miei limiti. Leggo romanzi, vedo serie TV su Netflix e ascolto jazz

Lita |

Cara Csaba, anch’io infermiere a Verona. Giorni di fuoco. No, nn descrive la situazione. Mio figlio Giovanni, 12 anni, a casa da solo ,perché sia la mamma che il papà fanno gli infermieri. Adora il programma e quando saprà che ti ho scritto sarà contento (come può esserlo un adolescente).Leggerezza su dai… Quale è l’applicazione per la ginnastica. Un abbraccio a tta la tua famiglia

Lucia |

Carissima io sto cucinando il pranzo che si tiene alle 12 in punto sincronizzata con real time cortesie per gli ospiti. Oggi pomeriggio continuo a siatemare il giardino poi pausa the e continuo fino alle 17 30 sistemo ultime cose. Un bagno caldo cena e poi ho iniziato a ricamare a punto croce dei strofinacci presi nei vari mercatini e ferie che sono la mia passione

Lucia |

Ciao Csaba che bello leggere questo post e ti ringrazio di tutti i tuoi consigli per come usare bene questo tempo che pensando pisitivi possiamo usare al meglio.. A me manca andare da mia madre per il caffè delle 5 con le mie sorelle mi manca vedere i miei figli uno è lontano a Shangai e per chissà quanto ancora non lo potrò riabbracciare e anche Daniele che abita vicino e meglio non vederlo perché sarebbe un rischio per lui in questo momento… Cucino anche io e impasto molto mio marito lavorando nelle scuole e a casa da tanto. Ci stiamo facendo compagnia e il nostro amico peloso woody ci sta dando tanto amore in più… Ho fatto il lievito madre lo sto accudendo l ho chiamato Dea in onore di Bergamo e dell Atalanta ❤️ perché Bergamo c’è l ho nel cuore ci ho vissuto 30 anni e li sono cresciuti i miei figli la mia famiglia.. Ho dolore per i miei amici della valle Seriana quanto dolore ma ho voglia di sperare nella primavera… Domani inizia per oggi e ancora #noirestiamoacasa. Grazie un abbraccio forte Lucia

Maria Rita Salvador |

Buongiorno a tutte!
La mia è una situazione un po’ particolare, come tante in questo momento. Mio figlio deve andare al lavoro, perché la sua è un’azienda produttiva e non si ferma. Non sono beni di prima necessità ,ma non si può fermare tutto…dicono.
Mio padre di 85 anni è in ospedale da 2 mesi con una malattia terminale e non ci fanno entrare se non uno al giorno e non senza mascherina. Sono 10 gg che non lo vedo…Spero domani, se non mi fermano per strada, dovendo cambiare comune.
Mio marito lavora da casa, e io ho fatto pulizie che non facevo da tempo, visto la situazione di mio padre.
Cerchiamo di mantenere la positività, ma arrivano i momenti di sconforto e preoccupazione.
Di una cosa però sono sicura, ne usciremo migliori tutti!!!
Forza e coraggio a tutti! Un abbraccio grande a tutti quelli che lavorano negli ospedali e negli altri settori indispensabili, come il mio ortolano/contadino che mi porterà la spesa oggi a casa.
Grazie a te Csaba per le tue note sempre lievi e rassicuranti, nonostante tutto.
Un saluto da una Firenze insolita, ma sempre incantevole… La bellezza va oltre ogni cosa…

Lalla |

Spero tu possa vedere presto tuo papà! Ti abbraccio

Rosaria Sara |

Buongiorno Csaba, seguo sempre cortesie per gli ospiti , siete un trio formidabile , aspetto ogni sera la vs puntata per distrarmi un po’ !
Purtroppo stiamo vivendo questo incubo , speriamo che passi il prima possibile , ma dobbiamo fermarci a riflettere che vivere la quotidianità è davvero “un privilegio “!
Un abbraccio , un bacio , una passeggiata , andare a cena da amici sono tutti momenti fantastici , fortunati se si possono vivere , allora invito tutti a riflettere e ad apprezzare tutto ciò che la vita ci ha regalato !
Buona vita a tutti , saluti da Sara

Susanne |

Io sono soprattutto in pensiero per mia figlia che è un ingegnere per la sicurezza e deve lavorare. Lei per paura di poterci magari contagiare resta nell suo appartamento che è al primo piano della mia casa. L’altra figlia dovrebbe fare la maturità quest’anno ma non so sa niente. Sono immunosopresso a causa di una malattia autoimmune e certo… Ho paura. Ma non voglio fare vincere questa paura così cucino, leggo curo le piante e aspetto……….

Gabriella |

Grazie Csaba anche tu ci aiuti molto, io sono molto legata a te dalla prima volta che ti ho conosciuta tramite un tuo libro. Ti ho incontrata a Erbin e ho tutti i tuoi libri… Che guardo e riguardo spessissimo. Le tue pavlove hanno salvato molti miei momenti, ricoldo i tuoi figli piccini, il tuo matrimonio. Ho due nipotine meravigliose che mi mancano molto in questi momenti. Non so per quale motivo io mi sia affezionata cosi tanto a te ma sicuramente un motivo c’è. Sei speciale e ci dai molto.
Un augurio a te e ai tuoi figli perché possiate superare tutto questo con serenità. Un grazie particolare a tuo marito per il suo lavoro.
Un abbraccio Gabriella

Sara |

Anch’io faccio piu’ o meno le cose che fai tu.la mia giornata è scandita dalla preghiera, una buona lettura, un po’ di musica, un bel film, qualche telefonata…godo sul mio terrazzo del tiepido sole primaverile e …quel tepore, quella luce, e le gemme delle mie piante che chesi schiudono…mi infondono serenità e la certezza che presto, anche noi,come la natura, ci riapriremo ad una nuova vita.saluti.

Simona |

Buongiorno Csaba, io sono a casa in “ferie forzate” sola con i miei due gatti. Sono preoccupata come te e come tutti del resto e il non sapere quando tutto ciò finirà certo rende la cosa ancor più complicata. Eppure questa emergenza mi ha regalato una cosa preziosissima: il tempo. Amo disegnare, dipingere, leggere e scrivere ma il mio lavoro fatto di orari impegnativi non mi permetteva di dedicarmi alle mie passioni. Ora finalmente ho il tempo di concludere il romanzo che sto scrivendo e non sai che soddisfazione è! In più sto leggendo e mi sto gustando il tuo libro “buone maniere” e devo dire che hai perfettamente ragione: l’educazione è sempre attuale. Sto riprendendo la matita in mano rilassandomi a questi ritmi lenti più adatti al mio modo di essere.
Sono anch’io un’appassionata di tè e ora posso concedermelo ogni giorno. Voglio fare tesoro di questo tempo. Magari chi lo sa, forse un giorno ce lo prenderemo davvero un buon tè insieme, a me farebbe sicuramente piacere. Ti auguro una buona giornata e continua a tenerci compagnia (anche su Instagram dove ti seguo con piacere). Un abbraccio.

Giorgia Pasculli |

Buongiorno Csaba io faccio parte di coloro che da casa ancora lavorano e anche mio figlio in prima media è impegnato con lezioni online, la ns scuola si è attrezzata così da poco grazie alla buona volontà dei professori che si stanno spendendo anche loro come possono e con tutte le difficoltà che l’interazione a distanza può rappresentare sopratutto per noi Italiani che usiamo sempre tanto il contatto fra persone per dimostrare i ns sentimenti. Le giornate quindi sono piene anche se il silenzio assordante che ci circonda mi fa ricordare con tristezza che è un momento difficile per tutti. Io sono a casa da 3 settimane, ormai, perché la mia azienda è stata attenta, previdente, e nonostante le sue dimensioni, medio grandi è riuscita in brevissimo a dare lo Smart working a tutti i suoi collaboratori e di questo la ringrazio.
Anche io cucino ma soprattutto mio marito che si è scoperto chef e anche bravo.
Spero di leggerla ancora presto ,le sue parole sono sempre puntuali e veritiere ma piene di garbo e di dolcezza.
Buona giornata.

Katia |

Bellissima post, al quale risponderò più tardi perché stranamente sono impegnata per questa causa(ero in pausa caffè) a dopo 😘

Silvia Marzorati |

Cara Csaba, ho iniziato a seguire il suo programma “Cortesie per gli ospiti”! Lei ha la grazia e l’eleganza di una farfalla! Mi chiedo quando finirà tutto questo più che altro per i miei gatti e in particolare per uno dei tre che ha il diabete e poiché alcuni negozi per animali stanno chiudendo sto cercando di fare rifornimenti affinché non manchi loro nulla! Per me sono come figli!
Ho visto che anche lei ha un bel micio: come si chiama?
L’abbraccio forte e buona continuazione a lei e famiglia! Silvia

Domenico |

Buongiorno Csaba. Dolce e graziosa in ogni aspetto ed in ogni situazione.
Ti guardiamo ogni sera ed io in prima persona ti seguo su social e proprio quì sul tuo personalissimo sito.
Sei una di Famiglia. Sei uno di quei volti amichevoli dove trovare un pò di intimità nel momento in cui se ne sente il bisogno, e direi che questo è davvero uno di quei periodi…
Grazie.
Un abbraccio da Torino ed in particolar modo da me.

Gaia |

Buongiorno Csaba, sono una neo mamma bis da un mesetto. Siamo stati catapultati fin da subito in questa situazione surreale.. passo le mie giornate in casa con i miei figli giocando, leggendo e cucinando.. ieri ad esempio abbiamo preparato una buonissima ciambella per la festa del papà. Grazie perché tieni compagnia con i tuoi racconti, le tue ricette ed i tuoi programmi in tv.. aiutano la mente a rimanere positiva. Speriamo di vederci presto di nuovo a Piacenza, magari per la presentazione dei tuoi nuovi capolavori. A presto.

Simonetta |

Buongiorno a tutti!
Io lavoro alternando due giorni in azienda e tre giorni a casa in smart working. Ho due genitori anziani che da 15 giorni sento al telefono e vedo da lontano, non tutti i giorni, quando gli porto la spesa. Metto le borse fuori dalla loro porta e poi vado in fondo alle scale…loro escono prendono la spesa e parliamo un po’…sempre lontani perché io ho il terrore che si possano ammalare. È dura per noi e anche per loro che si devono accontentare di guardare questa strana primavera dal balcone. Sono da sola perche il mio compagno abita a 100 km e ci sentiamo al telefono…si parla di tutto…anche come fare la lavatrice! Quando non lavoro leggo, riassetto casa, cucino qualcosa e alla sera mi concedo qualche film o serie su Netflix. Questo fine settimana ho in programma di pulire il garage e poi preparerò dei biscotti gluten free, un the e un buon libro per premiarmi. Ora é finita la mia pausa….riprendo il lavoro. Un forte abbraccio a tutte!! #restiamoacasa CE LA FAREMO!!!!!! Simonetta

Tiziana Egi |

Buongiorno Csaba… grazie per la tua eleganza anche in questo frangente.. ho fatto una piccola donazione.. Tiziana Milano

csaba |

Grazie Tiziana, non solo da parte mia, ma anche e soprattutto da parte di chi sarà aiutato direttamente grazie al tuo contributo. Tutti insieme, siamo molto forti.

Noemi Masi |

Cara csaba che dire! È un periodo molto difficile che però porta con sè qualcosa di positivo,la riscoperta di se stessi… È un momento nel quale possiamo guardare dentro noi stessi e capire cosa desideriamo davvero… Fare riemergere le nostre qualità… Quelle cose messe da parte ,come nel mio caso la parte creativa… La voglia di tornare a cucire bambole e coniglietti ora che si avvicina la Pasqua,una Pasqua che forse non potremo trascorrere con i nostri cari se non quelli con cui abitiamo… Credo sia un momento di pace interiore anche se a volte risvegliata da questo brutto momento… Cerco di dare amore ai cari che ho vicino cucinando per loro cose deliziose,mandare dei bei pensieri a chi è lontano… Credo che questo momento passerà forse non subito,ma passerà… Grazie per starci comunque vicina con i tuoi post,con le tue magnifiche scritture come solo tu sai fare… Grazie.

csaba |

Cara Noemi, mi piace la tua affermazione “far riemergere le nostre qualità”. Io penso spesso che chi va di fretta “consumi” la vita senza sentirne il sapore e non abbia il tempo di apprezzare i propri talenti. E’ indubbio che ciascuno di noi ne abbia, forse questo periodo ci aiuterà a fare chiarezza. Anche io sto iniziando a pensare a Pasqua. Speriamo, e preghiamo, che ci possa essere un segnale di rinascita vera per allora…

Amanda deni Rossotibet |

Sul mio Instagram scrivo così: Sorrido. Forse bisogna farlo, nonostante tutto.
La prima foto è del 2016 le altre di ieri. Chi avrebbe immaginato una piaga così improvvisa e devastante?
La nostra generazione preoccupata dal cambio gomme dell’auto o dal nuovo cellulare.
Oggi le nostre vite sono pervase da LUI un microbino che ci sta portando via tutto.
Sorridevo perché l’ostetrica sorride alla vita, sceglie un percorso che è “l’inizio.
Paolo il Lusu affascinato dalla chimica diventa farmacista, in ospedale, scegliendo al guadagno, la clinica.
Nessuno di noi due ha scelto la trincea. Nessuno dei medici e degli infermieri quelli di prima linea ha scelto di andare incontro a infezione certa o quasi.
Agli infermieri verrano dati 100 euro(lordi)in più in busta paga. Un altro schiaffo. In alcuni ospedali pagano i parcheggi interni per poter lavorare, o ricevono sanzioni se ritardano di 5 minuti in un mese. Oggi si chiede loro di rischiare le proprie vite in quasi assenza di mascherine e camici.
#stateacasa vi stanno chiedendo, lo scrivete su bacheche e sui balconi battendo coperchi delle pentole. E poi? Andate a fare la spesa tutti i giorni, a comprar le sigarette, a portare il cane a fare il giro del paese, a far la corsetta, perché in casa “impazzite”.
Impazzite a casa????
L’ultima foto rende l’idea:Non è un film. Bergamo( ph repubblica)l’esercito è intervenuto per le salme. Sono persone morte, sono i papà che ieri non hanno festeggiato con le loro famiglie, sono nonni, fratelli e sorelle, compagne e compagni, sono amiche e amici,sono mamme, a breve saranno figli.
Sicuri che quella “prima necessità” sia utile? Sicuri che il cane debba uscire 6 volte al giorno? Sicuri che dovete tenere aperto la fabbrichetta? Sicuri della corsetta?
Sicuri che non potete rinunciare al giretto in bicicletta?
Il virus viaggia con le persone e se ti muovi contribuisci a infettare.
Se non rinunci ad uscire – anche se consentito dalla legge- sei un “assassino morale”, un maleducato, un menefreghista.
Se poi posti che sei andato a correre- ancora consentito- perché attività motoria- sei proprio uno sfigato!

Rosa mosqueta |

Grazie csaba della tua compagnia.con la tua dolcezza e il tuo savor faire.

csaba |

Grazie a te Rosa, che vedi la dolcezza in me. Io sono solo una donna, come tante, che sta cercando di aiutare chi ha vicino, come può. Ti abbraccio da lontano. Grazie.