21 Febbraio 2017

Perché un fagiolino non fa primavera…

Sì, lo so – molte di voi hanno voglia di gonne senza calze, asparagi con le uova e picnic al sole. Io no, non ancora. Prima che l’inverno ceda il passo alla primavera devo ancora: fare sci di fondo, preparare molte cioccolate calde, giocare con la neve e… mangiare polenta. E voi?
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Lo avrete notato, sui banchi dell’ortofrutta stanno già arrivando fragole, fave e piselli freschi – va bene tutto, ma se iniziamo a febbraio a mangiare questi prodotti (a parte il fatto che il sapore non è quello che io amo) ne avremo a noia prima che la primavera sia ufficialmente iniziata. Siete d’accordo?
Per quanto mi riguarda, ho da sempre cercato di rispettare le stagioni e da quando ho scritto Five Seasons è ancora più facile, perché mi sono data anche io un “passo” di condivisione con voi e seguo ancora più volentieri i cambi di stagione che la natura ha meravigliosamente pianificato per noi. Non solo lo trovo più giusto, ma anche di aiuto per poter variare in modo concreto ciò che mangiamo a casa. Sono molto orgogliosa di resistere alla tentazione dei pomodori in inverno e ho abituato me stessa (e la mia famiglia) a mangiare ogni stagione solo ciò che di meglio arriva in quella specifica stagione.
Quindi non mi vergogno di dire che voglio aspettare Pasqua per gli asparagi e i pisellini dolci (sì, già me li immagino innamorati insieme dentro una quiche) e almeno l’inizio di marzo (mancano pochi giorni) per concedermi i primi germogli freschi.

Ora ho ancora desiderio di carciofi, di cavolfiori e cavoletti di Bruxelles, di agrumi spremuti freschi e tagliati in insalata, mescolati con radicchio rosso, avocado, champignon e semi di canapa croccanti.

Cucinare ogni stagione, senza fretta
Ho ricevuto in questi giorni del materiale informativo riguardante un nuovo “trend” che arriva dall’Inghilterra e che mi ha, sinceramente, spaventato. L’idea? Cucinare solo una volta alla settimana e poi limitarsi a riscaldare. Aiuto, finiremo così anche noi? Credo proprio di no. Ma, vi prego, aiutatemi a far capire alle donne italiane quanto la cucina sia libertà di espressione e di ispirazione. Gioia di creare. Piacere di mangiare. Perché le ricerche che ho letto dicono che il 56% degli italiani considera fare la spesa “uno stress”. E il 41% dice di “sentire ansia pensando di dover tornare a casa la sera e mettersi ai fornelli”. Cosa che invece è esattamente quello che ho voglia di fare io, mentre sono fuori e ho la certezza che, comunque vada, verso le sette entrerò in cucina, accenderò la luce della cappa e metterò il grembiule. E inizierà una parte molto bella della mia giornata, quella in cui faccio, per scelta, la casalinga.
Leggere questi dati mi ha fatto pensare che forse dovrei ripubblicare, sul sito, le puntate settimanali del mio progetto “One Year to an Organized Kitchen”.  E forse lo farò.

Cosa cucineremo in queste ultime giornate fredde?
Per quanto mi riguarda, in questo momento dell’anno ho voglia di cibo che sia ancora caldo, nutriente e confortante. Di domeniche pomeriggio #Hygge con thé nero profumato (in questo momento sto bevendo il Gout Russe Douchka di Dammann, di cui adoro la storia oltre che il profumo…) e pasticcini (ho fatto i bignè alla crema lo scorso week end, e devo dire che mi hanno rimesso in pace con me stessa).

Sulla mia tavola di fine febbraio è arrivato il merluzzo Skrei (vi posterò a breve una nuova ricetta), ma lato pesce ho particolarmente amato anche il polpo cucinato con le rape rosse. La ricetta è qui.

La pasta all’uovo fatta in casa resta il mio modo di amare preferito, quando mi prendo un po’ di tempo per fare le tagliatelle, come ho fatto ieri sera, la tavola ha tutta un’altra atmosfera. Ieri le ho condite con il cavolfiore e i pinoli (come in questa ricetta presa da Good Food, che però utilizza penne di farro). Sono diventate una delle mie ricette invernali preferite. E poi, qualcosa di dolce, magari anche solo due datteri freschi teneri e burrosi. O – se proprio proprio devo essere sincera – una fettina di torta. Ne ho sperimentata una di mele nuova per il prossimo libro (no, adesso la ricetta non posso scriverla…) e l’ho adorata al primo morso. Ma se volete approfittare della dolcezza croccante delle mele invernali, basterà metterne una un forno togliendo il torsolo, inserendo nel buco che si crea una stecca di cannella e un po’ di succo di limone, poi 1 cucchiaio di acqua e mezzo di zucchero di canna. Cuocete a 200°C per 15 – 20 minuti e poi gustatevi tutta la bellezza di questo frutto semplice. Più goloso? Con una pallina di gelato alla crema e una spolverata di cannella. Ancora non basta? Una fetta di Tarte aux Pomme (crostata alle mele) vi soddisferà. La ricetta è qui.

Felice fine del mese di febbraio! Prima che inizi la seconda stagione dell’anno, non dimenticatevi di cucinare una bella polenta. Io ci proverò questo week end. A presto!

 

 

 

 

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109 commenti

Simonetta |

Ciao Csaba, come te acquisto i prodotti quando è ora. Mi capita già di dire a mia mamma: avrei voglia di asparagi…e lei…è troppo presto.
Del resto è una società folle, quella che già ti propina le canotte estive e i sandali a febbraio. Poi vai di piumini a fine agosto. Che ci vuoi fare, pure con frutta e verdura è così. Se hai voglia di una determinata cosa oggi puoi averla sempre e comunque, basta che paghi. Non c’è più la pazienza di aspettare. Ma sono felice di non essere l’unica a pensarla così.

Crudology |

Questa la provo domani! Bellissimo blog, complimenti!

Carla |

Ho sbirciato su instagram e c’è una stupenda foto di un dolce ” work on progress”, quando ci darai la ricetta farai felice mio marito che adora lo strudel e tutto ciò che ha come ingredienti l’uvetta e i pinoli.
Care amiche, cosa preparate per cena? Io risotto con il radicchio e gorgonzola, questa sera mi sento nordica!
p.s. Federica, come va con la piccola Viola, tutto bene?

MARINA N |

Stracchino e verdura …certo anche se mi piace molto il tuo risotto è meglio!😜

Carla |

Ciao Marina, buona giornata!

csaba |

Cara Carla, la ricetta ora è sul blog. Io ho cucinato penne di Gragnano con radicchio e funghi, e poi merluzzo con ceci e porri. Infine… la torta!

Carla |

Grazie per la ricetta, la proverò al più presto, il maritino ne sarà contento!

wikymary |

Ciao Csaba è sempre un piacere seguirti. Mi lascia perplessa l’avocado con i ns prodotti di stagione non saprei neanche distinguerne uno veramente maturo. Come te cerco sempre di rispettare le stagioni. Come si possono mangiare le pere che ti arrivano dall’Argentina? Cosa Ci sarà mai sopra per mantenerle durante il viaggio. Purtroppo la fretta è cattiva consigliera e spesso si fa la spesa senza fare attenzione a ciò che si acquista. Io aspetto il momento giusto! Voglio sentire il sapore del vero cibo (ad esempio acquisto tanti prodotti bio). Anche se non facciamo le fettuccine a mano o il pane in casa, cerchiamo di stare più attente e la ns salute e il portafoglio ringrazieranno. Un saluto a tutte e… anche io sono di Roma e a novembre la mimosa già profumava. Il freddo è arrivato dopo Natale…quindi voglio godermi ancora il cibo invernale in attesa della primavera. Un abbraccio

gabriella |

Siiiii di nuovo le tue regole per organizzare la cucina!!

K@ti@ |

Com’è che son spariti anche i video dal blog? +____+

Carla |

Cara Csaba, qui a Roma è impossibile attendere Pasqua per gustare le primizie della Primavera, pensa che le mimose (il fiore che io adoro più di tutti) sono già tutte in fiore, non credo che arriveranno all’otto marzo. Nei banchi del mercato sono arrivate le zucchine romanesche, i primi pomodori e anche le fragole. La scorsa settimana c’è stato un sole che invogliava ad andare in gita e sinceramente di mangiare polenta e broccoletti non ne ho più tanta voglia. E’ logico che dipende anche dal luogo in cui si abita, su al Nord la Primavera arriva un pochino più tardi e poi quest’anno il tempo sta facendo molti scherzi, questa sera per esempio anche qui è un po’ più freddo ed infatti ho deciso di preparare una bella minestra con i ceci.
Buona serata a tutte!!

Carmelina |

Tanti auguri alla tua mamma cara Csaba💐
Ho visto la foto che hai postato ed è molto bella.
Complimenti!

MARINA N |

Csaba auguri a tua mamma🎁🍰🎂

Carmelina |

Hops!!Ho scritto di fretta!Nel dir fatto un buon lavoro mi riferivo alle donne di qualche anno fa.

Carmelina |

Ero convinta che in quanto a statistiche,la maggior parte delle donne italiane amasse cucinare.. leggo che in realtà non è così.. forse anche la vita frenetica incide.Io purtroppo difficilmente riesco a fare la spesa in relax,a causa dei miei orari di lavoro,la mattina esco di casa alle 8:30 e rientro alle 13:00, rientro al lavoro alle 16:30 e rientro alle 20:00 a casa,incluso sabato. Ho la fortuna di avere il lavoro vicino casa,ma in questo tenere casa pulita e bambini sereni.
Eppure al rientro a casa amo mettermi ai fornelli, pranzare in famiglia e la domenica avere un buon pranzo domenicale.Penso che ognuno di noi mette le priorità a ciò che ci piace fare, è anche questione di come siamo cresciute e state abituate e per questo voglio trasmetterlo ai miei figli,come la mia mamma lo ha trasmesso a me.
Tutto coincide con i nostri più bei ricordi di bambini, e da piccola adoravo quando veniva a casa il mio nonno dalla campagna e ci portava le verdure fresche e di stagione, d’estate i pomodori,il basilivo e lo scalogno avevano un profumo che purtroppo neanche nei contadini di oggi ritrovo,le albicocche,i fichi e fichi d”india.. e poi i vicini di casa di mia mamma che come secondo lavoro avevano tutti l’orto con un pezzo di terra nelle loro campagne e quando tornavano a casa con zucchine,melanzane fresche (in base alla stagione )
li distribuivano tra vicini..A volte penso che la maggior parte dei problemi di oggi sono ingranditi dall’essere troppo soli,si va troppo di fretta e non si ha il tempo neanche di costruire rapporti umani..e anche all’epoca le donne lavoravano e crescevano i loro bambini, con priorità diverse forse..e questo mi fa pensare..perché penso abbiamo fatto un ottimo lavoro..Dovremmo fare un passo indietro forse? Mi sono prolungata troppo e scusatemi..

Simonetta |

Che bel commento, non posso che essere d’accordo con te. La spesa mi piace farla con calma, altrimenti delego mio marito, con qualche rischio. Non sono una cattiva cuoca, anzi me la cavo discretamente, è che la sera cucino cose leggere e veloci. Mi piace di più cucinare nel week end perché ho molto tempo. Per fortuna che ci sono Csaba e Sonia a darmi qualche dritta.

Maria M. |

Ciao a tutte!
Io invece non vedo l’ora che arrivino il caldo e le belle giornate!
Ovviamente resisto e compro solo verdure di stagione, ma mi hanno davvero stufato! Non vedo l’ora di farmi delle belle bruschette con i pomodori dell’orto di mio babbo e del basilico fresco…d’estate mangerei solo quelle!
Dopo un dicembre bellissimo abbiamo avuto una bella nevicata a gennaio e poi giornate umide con pioggia e nebbia, anche oggi è una giornata grigia. Spero che torni presto il bel tempo, sarà anche perché la pancia cresce e io non ho più niente di decente da mettermi, se non vestiti estivi! 😛
Comunque un piatto che ho cucinato spesso in questo inverno è stata la zuppa di orzo e porri, di Around Florence, veramente buonissima. La scorsa sera invece i tagliolini in brodo di pollo, immancabili anche loro!!
Stare in cucina è una delle cose più belle che ci sia, dà tantissima soddisfazione! Peccato che molte, avendone la possibilità, non lo capiscano!

Lalla |

Anche io vado pazza per le bruschette pomodoro e basilico! Ne mangerei a quintali 😀
Maria, quando è prevista la nascita? Dimmi che sarà un leoncinoooo

Maria M. |

Il 13 luglio…di leoncino basto e avanzo io! ahahahahah

MARINA N |

Allora se non erro cancro come me!😛

Lalla |

Ahahahah! Cancro è un bellissimo segno, che va molto d’accordo con le leoncine come noi! 🙂

MARINA N |

Sensibile anche troppo e lunatico……e sono ascendente toro……😜p.s. Katia Csaba ha risposto vai al post precedente!

K@ti@ |

Si avevo visto ma ho dimenticato di avvisarvi:-)

francescap |

Csaba bel post!! Concordo! Ragazze e padrona di casa ho una domanda , nei vostri brodi vegetali mettete anche il dado? Me lo sono chiesta ieri sera quando sono andata a cena di amici e ho visto che la mia amica fa cosi e mi chiedo perché mettere ildado ( tra l’altro e’ di una marca tanto pubblicizzata e che io non amo) quando nel brodo ci sono già tutti i sapori e nutrienti delle verdure fresche? Certo per avere più sapore ma non sai cosa stai mettendo li dentro!!! Voi che ne dite?

Silvia |

Ciao Francesca, io qualche volta aggiungo un quarto di dado, quindi veramente pochissimo e uso un dado vegetale biologico senza glutammato, si trova al super. In generale, se posso evito, ma ce l’ ho di emergenza

Luisa |

Io non l’ho mai usato, anche la mia mami, avendo problemi con la colite diceva che il dado glieli accentuasse e siccome pure io soffro un po’ di questo fastidio diciamo così , l’ho sempre evitato caldamente. Faccio il brodo vegetale praticamente un giorno sì e l’altro pure e ho le scorte in freezer, per un risotto una minestrina, da aggiungere alle verdure al forno…fin dai tempi dello svezzamento dei miei bimbi, con le verdure buone viene lo stesso molto saporito. Buona giornata, Luisa

Lalla |

Luisa, è il glutammato che vi fa male allo stomaco. Dovresti comprarne uno senza. In commercio ormai ce ne sono tantissimi, anche bio.

Luisa |

Grazie Lalla per il suggerimento 😄 intanto proseguo con il mio brodo casalingo ;). Buon weekend, Luisa

Rita Salvador |

Cara francesca, io assolutamente NO! Tra le altre cose dentro i dadi pronti c’è anche tanto sale, che si aggiunge a quelli già presenti nelle verdure e a quello che mettiamo noi per la cottura.
Io, magari per farlo un po’ più saporito metto poca acqua e faccio bollire massimo un ‘ora.
Spero di esserti stata utile!
Saluti, Rita

Lalla |

Assolutamente no! Io faccio un soffritto di sedano carote cipolle che ho sempre pronto tritato in freezer (con verdure fresche, niente di preconfezionato che tra l’altro costa di più rispetto a farselo in casa, idem per il minestrone che preparo a fine estate e poi surgelo), un cucchiaio di concentrato di pomodoro e poi un pizzico di sale in cottura. Basta.

Lalla |

Il minestrone con il dado è un po’ come il pan di spagna con il lievito 😛

MARINA N |

No nel brodo vegetale non aggiungo dado anzi voglio provare a fare i dadi da sola qualcuna di voi li ha già fatti?

csaba |

Cara Francesca, il “dado” come lo si conosceva anni fa è davvero un prodotto da buttare via e non comperare mai più. Glutammato e sale sono i suoi ingredienti… quasi unici. Usa un brodo granulare biologico piuttosto, o la pasta di miso, sono prodotti naturali, contengono certamente sale (quindi dosali bene!) ma non prodotti sintetici.

Rita Salvador |

Buonasera Csaba e a tutte,
avrei bisogno di un consiglio: conoscete un buon libro che parli dei vari tipi di farina? Ho bisogno di approfondire la mia conoscenza in materia, visto che sono sempre con le mani in pasta, e adoro mescolare e sperimentare sempre mix nuovi. Attendo lumi……grazie e …… stasera pizza integrale!!!

Mimma e Marta |

One Year to an Organized Kitchen…ho conservato tutte le stampe dei tuoi articoli …meravigliosi <3

Alessandra Donnini |

Cara Csaba, concordo in pieno sulla scelta dei prodotti di stagione, che sono pure ‘intonati’ all’umore della stagione stessa a mio parere. La bietola è buona adesso…non a luglio! E così pure i pomodori, che mio marito adora, ma che io adesso vedo solo come palloni rossi in un frigo che vorrei più verde. Condivido poi il pensiero del tornare a casa e mettersi il grembiule. Io spesso in ufficio mi ‘rilasso’ e ‘stacco il cervello’ per qualche istante, pensando a cosa potrò cucinare per cena, ma soprattutto al “come”. Lì sì che sta il bello.

Cristina Bertoncello Brotto |

Concordo pienamente che sia giusto cucinare ciò che è di stagione. proprio stamattina al chilometro zero ho acquistato cavolini di Bruxelles, radicchio, noci e mele. Verrà anche il tempo delle succose fragole e degli asparagi. Ma, in queste giornate ancora nebbiose ed umide, godiamoci l’abbraccio di una calda zuppa di cereali o di qualche fetta di polenta abbrustolita.

Elena |

Eh già hai proprio ragione….questa assurda anticipazione di ogni cosa…così nin cu di gode quello che la stagione effettivamente offre
E quindi gustiamoci gli ultumi carciofi cavoli zucche e mele e vai con polente fumanti con crauti e lenticchie e se avanza qualche fetta si possono trasformare in gustose frittelle di polenta (ticetta di mia suocera)

Sonia |

E’ ancora inverno anche per me… e stasera per cena spezzatino con una buona polenta!
Condivido i tuoi pensieri cara Csaba e, se ben organizzate, il tempo per preparare i nostri pasti quotidiani si trova sempre!
Un saluto, Sonia

Silvia |

Buonasera a tutte, che dire.. Amo la cucina, il cibo.. Ma in generale il prendermi cura di me e di chi amo con del nutrimento giusto e amorevolmente preparato. Lavoro, un quasi tempo pieno ma con alcune mattine libere, mi ritengo già fortunata solo per questo, sarebbe bello poter scegliere, che tutte potessero scegliere, purtroppo a volte si è costretti a lavorare in due da mattina a sera, ma un pizzico di amore per la cucina si può ugualmente avere. Come dice anche Katia da una busta di cibo già cucinato a un piatto semplice, veloce ma preparata da noi la differenza di tempo è davvero irrisoria. Poi esiste sempre e comunque l’ asso nella manica della bella insalatona mista con vari semini e pezzi di arancia, sempre buona e gratificante nonché sana, magari accompagnata da due uova o un pò di carne. Anche molte mie conoscenti non cucinano affatto, pur avendone il tempo, non lo trovano moderno e divertente, credo non abbiano minimamente amore verso se stesse, non a caso sono ugualmente sempre insoddisfatte e mangiano schifezze varie in giro per poi ritrovarsi con gli esami del sangue sballati. Io non faccio lunghi arrosti o piatti super elaborati. Sono per la semplicità ,mi diverte anche improvvisare la sera, aprendo il frigo e valutando in base a ciò che ho, torno molto tardi, circa alle otto, o poco prima, ma lo trovo divertente, creativo, mette in moto il cervello e ne escono pietanze sempre diverse. Non mi pesa, amo la mia casa e la mia cucina, a volte credo che lei sia me e che io sia lei, non me ne vergogno assolutamente, anzi. Poi sono tanto altro ancora.. noi donne sappiamo essere tante cose assieme, fantastico.. Non trovate?

Loredana Scopel |

Ciao Silvia! Che bello il tuo commento! Io sono Loredana (lory) mi trovi anche sul mio piccolo blog http://www.snowinlixury.com se ti fa piacere!

Silvia |

Grazie Lory! con piacere farò un giro!

Loredana Scopel |

Grazie Silvia! Se mettessi un comment ci potremmo ” concoscere” virtualmente! Ciao ciao

csaba |

Cara Silvia, leggere il tuo commento mi ha fatto immaginare la tua cucina – è un bel quadro. Sì, noi donne sappiamo essere tante cose assieme, ed è davvero fantastico. Conosco anche io molte persone che – pur non lavorando e avendo un aiuto domestico fisso – non cucinano. la loro è ovviamente una scelta, la rispetto, ma non la condivido certo! Credo che tu abbia ragione: non lo considerano né divertente né contemporaneo. Invece sono certa che cucinare è entrambe le cose. Divertente perchè creativo e comunque un lavoro con il quale esprimersi. Contemporaneo perchè ti permette – oggi – di suare attrezzature comode e a volte sofisticate, abbinare colori, realizzare cosa che solo cinquant’anni fa erano impensabili. Siamo tutte nuove “Isabelle” – ne sono certa!

MARINA N |

Silvia è sempre bello leggere i tuoi commenti!😋

Silvia |

:-*

Loredana Scopel |

Csaba….cara…. Leggerti è sempre corroborante, mi riporta alla serenita’…… Credo che oltre alle ricette dovresti fare un libro di ricette che fann bene all’ anima accompagnate dai tuoi pensieri così “zen”…. Un Csaba Zen book!! L’ inverno per me è’ stato lungo e faticoso e ancora zoppico tra le giornate… Ho già’ desertificata l’ armadio.. Invernale come ho scritto sul mio blog! Ma anche per me è’ ancora tempo di polenta di farina di storo, comprata in Val di Fiemme, accompagnata da un buon formaggio!! Un abbraccio lory

csaba |

Cara Lory, che piacere leggerti. Proprio oggi ho preso un thé con un amico da Marchesi (la nuova sala da thé in galleria è incantevole) ed essendo lui di Bolzano, e occupandosi di comunicazione, gli ho parlato di te. Si chiama Egon, gli ho detto di guardare il tuo sito. E che sogno una presentazione di un mio libro a Bolzano! Ci spero davvero… prima o poi. Un abbraccio grande alla mia Ambasciatrice dal Nord 🙂

Elena |

Sarebbe strepitosa una presentazione da thaler a bolzano che ne dici Lory?

csaba |

Organizziamo Elena – io ci sono!

Loredana Scopel |

Davvero! Io sarei a tua completa disposizione, conosco molto bene Frau Flora che gestisce il bistro Thaler e la Champagnerie! Su Bolzano avresti la mia assoluta collaborazione e contatti! Lory

Loredana Scopel |

Elena!!! Ho letto ora il tuo commento, avevo appena scritto a Csaba! Abbiamo avuto la stessa idea! Da thaler sarebbe strepitoso!!

csaba |

Ok signore, allora è deciso. Quando lo facciamo?? Io “passerò” da Bolzano tra due settimane circa, perchè vado in Austria. Torno molto volentieri per l’evento – cara Lory, scrivimi via mail così valutiamo! Un saluto e buona serata a tutte le lettrici.

Gisella |

no dai! Ci sono andata martedì con un’amica che arriva dagli stati uniti. Volevo mostrarle qualcosa di bello da ammirare (la galleria) abbinato a qualcosa di buono da gustare 😊. Non ci siamo prese per poco 😤
un abbraccio

csaba |

Ma tu dimmelo però quando fai queste cose… 😉 ero a Roma martedì!

Loredana Scopel |

Grazie Csaba per la tua generosità’ ed il tuo affetto! Il mio piccolo blog citato da te è’ un onore immenso! Pensavo… Perché non pensi a presentare il tuo libro “Around Florence” ora tradotto anche in tedesco! La libreria athesia credo sarebbe felicissima di ospitarti con le due versioni!! Potresti anche pensare ad un piccolo Brindisi per i pochi intimi da thaler bistro’ a Bolzano in centro, oppure accordarti per fare lì’ la tua presentazione! Sono solo piccole idee! un abbraccio e un caro augurio di compleanno alla tua mamma! Lory

csaba |

Sì, sì …sì…

Maria Luisa Mottola |

Buon pomeriggio cara Csaba, ho letto attentamente il tuo post, secondo me cucinare, fare la spesa sono gesti che amiamo fare per la nostra famiglia, io sono casalinga la mia vita ruota intorno alla casa, alla cucina e al mio piccolo orticello quindi amo veramente i prodotti di stagione!!! I Spero non arrivi mai il modello inglese cucinare e poi riscaldare tutta la settimana!!! No non e’ per noi!!! Io amo fare il pane, fare un dolce per colazione o merenda queste cose qui semplici ma che ti scaldano il cuore! Capisco moltissimo le signore che tutto il giorno sono fuori casa e hanno poco tempo per cucinare, non e’ facile soprattutto per chi vive in città! Il fine settimana poi mi dedico al volontariato in parrocchia insegnando ai bambini catechismo e a volte delizio loro con una merenda preparata da me! Grazie Csaba per le ricette e per tutti i consigli che ci dai sempre preziosi! Tanti auguri di buon compleanno alla tua mamma! Buona giornata a te e a tutte le signore Con affetto ciao!

csaba |

Cara Maria Luisa, sinché ci saranno donne con il tuo spirito, sono sicura che andremo avanti bene. Quando vivevo in Giappone ho imparato che la parola “casalinga” [si dice “shufu”] è una delle più rispettate quando ci si riferisce a una signora che, avendone la possibilità, sceglie di occuparsi della propria casa e della famiglia. Io adoro i giorni in cui sono a casa – magari “solo” per scrivere un libro, come sto facendo in questo periodo. Non smetto mai di essere una casalinga nell’anima, anche quando sono fuori casa 10 ore al giorno. Perchè occuparmi della casa e della cucina fa parte di me ed è quello che considero il mio lato bello. Continua così come hai maginficamente descritto le tue giornate, hanno il sapore della vita vera. E a me piace moltissimo. Brava,

Elena |

Anche per me è sempre stato un sogno poter fare la casalinga
Pur vivendo in un epoca che guarda all emancipazione femminile fuori casa
Io mi sento molto più donna molto più me stessa quando curo e nutro la mia famiglia la gli spazi dove viviamo.la nostra casa
Pur avendo molti inreressi e un lavoro fuori casa trovo lo spazio ed il tempo per dedicarmi alla mia passione cucinare e organizzare al meglio la nostra vita famigliare. La gratificazione sta nell armonia che si crea in casa

Maria Luisa Mottola |

Grazie infinite cara Csaba per le belle parole, un abbraccio forte!

Ilaria |

Buon giorno Maria Luisa ,buon giorno Csaba, leggevo i vostri commenti e sempre più ringrazio voi perché è bello confrontarsi . Anch’io ho potuto fare la scelta di rimanere a casa e occuparmi della famiglia e di tutto ciò che ci gira attorno” scuola ,attività ludico ricreative dei figli ” e ne sono felice ,l’unico mio rammarico è’ che purtroppo il nostro ruolo nella nostra società non è così rispettato come in Giappone vi sono tanti pregiudizi specie in Sardegna . Nell’immaginario collettivo pare ch la donna a casa diventi una nullità e che vi sia poco spazio alla creatività e alla cultura. Beh Cara Maria Luisa e cara Caaba le vostre parole oggi mi hanno rincuorato molto anche perché occuparsi ogni giorno della cucina non è così scontato considerando il fatto che mi piace molto studiare gli alimenti e i valori nutrizionali e vivere sano, cosa che forse alcune donne ” in carriera” non ci pensano neanche e diventa più comodo e veloce un salto alla gastronomia più vicina, niente da dire solo non condivido e non condivido quando le stesse con aria di superiorità inorridiscono nel sentir dire che sono casalinga. Bene faccio tante altre cose scrivo molto tutti i giorni leggo mi documento è la mente la tengo sempre aperta ad ogni cambiamento e mi adeguo ai tempi. Quindi casalinga e’ un ruolo a360gradi pensiamoci. Grazie dei momenti che ci dedichi Csaba e grazie delle belle parole Maria Luisa . Buona giornata e buona cucina .

Gisella |

da una casalinga (per niente dispiaciuta del ruolo) ti dico: “Grande Ilaria” , mi piace quello che hai scritto. Anche ora che i miei figli sono uomini e non vivono più in casa continuo con orgoglio a fare quello che facevo prima, cucino e mi prendo cura di casa e famiglia. Certo i miei impegni si sono un pochino ridotti così finalmente ho più tempo per seguire le mie passioni e per stare con mio marito. Una fortuna vera e mi ritengo privilegiata. Detto ciò tutte le signore con lavoro all’esterno delle mura domestico hanno la mia stima, spesso sono abilissime nel far funzionare entrambe le cose e non è per niente facile

Ilaria |

Grazie infinite Gisella un abbraccio😍🌞

Maria Luisa Mottola |

Grazie a te cara Ilaria, a me fa molto piacere condividere con voi signore questo bellissimo blog, naturalmente ringrazio Csaba una vera signora e grande maestra! Ciao a presto 😊

monica |

Buongiorno Csaba e ragazze del blog!
Cucinare una sola volta alla settimana?????
Non posso crederci!
Sarò fuori moda, antiquata o “casalinga vecchio stampo”, ma per me preparare i pasti, immaginando di condividerli con i figli e marito, è una gioia. Certamente per chi lavora fuori casa ci vuole molta organizzazione e abilità, ma ne giova la salute dell’intera famiglia.
Concordo, come sempre, con le tue idee e anche per lo sci di fondo. L’ho scoperto a Natale e mi ha preso il cuore…
Un abbraccio e buon compleanno alla tua mamma.
(P.S. Domenica festeggerò il mio😉)

csaba |

Auguri anche a te Monica, di buon compleanno! Sì’, cucinare una volta alla settimana e mangiare riscaldato deve essere davvero triste. Speriamo sia solo un’esagerazione da campagna pubblicitaria 🙂
Un saluto e a presto

Patrizia |

No, l’inverno non è la mia stagione preferita, sebbene sia nata in febbraio, ma il the caldo della domenica pomeriggio con i biscottini fatti da me e l’espressione soddisfatta sul viso di mio marito quando lo sorseggia e in un attimo fa sparire il lavoro di almeno un’ora, sono impagabili. Sono momenti preziosi della nostra vita. Poi arriveranno la primavera e l’estate e tutto sarà bellissimo, ma anch’io voglio godere ancora per un pochino di queste atmosfere felpate. Un caro abbraccio a tutte voi.

csaba |

“Atmosfere felpate” è bellissimo Patrizia. Sembra il titolo di un post!

Lalla |

Buongiorno!
Beh ormai l’avrò scritto mille volte che conosco fin troppe persone restie alla cucina.
Io però non penso sia solo una questione di tempo, se vuoi puoi. Al massimo cucini un giorno e surgeli (proprio come questa moda inglese che descrivi tu), sempre meglio che comprare prodotti preconfezionati. Il problema secondo me è che per molte persone cucinare è come fare un passo indietro. Cucinare le imbarazza, le proprie nonne cucinavano, loro invece sono donne moderne!!! Io percepisco questo.
Non sanno cosa si perdono. 🙂
Proprio ieri ho preparato la cena in un attimo: pane di segale con aneto (cucinato con il lievito istantaneo, lo uso raramente ma in queste occasioni “last minute” è davvero utile), cavolfiori al forno con spezie e salmone fresco cucinato al forno accompagnato con salsa tzatziki! E non ho sporcato neanche una pentola. Il robottino della vorwerk mi fa un baffo……
Per quanto riguarda la stagionalità di frutta e verdura, concordo in pieno e devo dire che sto diventando molto brava!! Questo inverno non ho mai comprato pomodori freschi, zucchine e melanzane. Csaba docet! Grazie!!!
Io invece sento una voglia incredibile di primavera e di caldo, l’inverno proprio non mi piace. Anche se devo dire che dalle mie parti è stato un inverno bellissimo! In questi ultimi giorni però è arrivato l’umido e la nebbia (come se il tempo si fosse ricordato solo ora che siamo in inverno!) e inizio proprio a stancarmi. Cervicali, ossa fredde, cappotti che ti fanno sentire goffa e pesante, capelli in disordine, uff.
P.S. per chi non ha ancora preparato la Tarte aux pomme di Csaba, FATELO! E’ strepitosa! 😀

csaba |

Cara Lalla, credo che invece sia chi pensa che cucinare sia “antiquato” ad essere vecchia dentro. Cucinare è bellissimo, restituisce alla donna una grande dose di soddisfazione, di autostima, di piacere. E non sono parole mie, ma di Nigella (Lawson). Una volta ho preso un ché a casa sua, mentre stava preparando il libro Nigellissima e, guardando la cucina in disordine ha sorriso dicendo: “qualcuno scapperebbe da tutto questo, no? Io invece non voglio altro”. Ecco, sono d’accordo (poi però metto a posto!). La coda dell’invermo mi ha regalato un bel mal di gola… speriamo che mi passi in tempo per la diretta radio di venerdì. Un abbraccio grande e… tra 5 giorni inizia la stagione 2: Primavera secondo #Csaba5Seasons – manca poco!

Lalla |

Verissimo! Alla fine sono loro ad avere pregiudizi e non c’è niente di più antiquato!
Ma che bello questo aneddoto, Nigella sembra una persona molto semplice e simpatica.
Zenzero! Vai di zenzero Csaba, come se piovesse! E domani sarà passato tutto! 🙂
Un abbraccio a te!

Alessandra Donnini |

Cara Csaba, mi potresti ricordare a che ora fai la diretta venerdì su 105? Sul sito non è chiaro. E, posso dirlo? Sono emozionata come una bambina perché venerdì 24 marzo sarò presente all’evento all’Albereta e sinceramente non vedo l’ora di conoscerti.

csaba |

Cara Alessandra, sarà un piacere per me incontrarti di persona. La rubrica è su Radio Monte. Carlo dalle 11.03 alle 11.33 circa ogni venerdì mattina! Un saluto e a presto…

Alessandra Donnini |

Fantastico, a presto. E grazie!

Donna Bianca |

Sono tra quelle combattute tra la voglia di primavera e una filosofia di vita improntata al godere di ogni momento e di ogni stagione. Quindi anche per me no a primizie insipide, costose e poco rispettose dei tempi della natura, e sì alla cucina invernale finché l’inverno non avrà davvero lasciato il posto alla primavera.
La polenta per dire l’ho fatta l’altra sera con il baccalà mantecato gentilmente offerto dalla mia mamma (vera artista del settore), il pollo alla cacciatora invece è previsto in settimana. Le tagliatelle invece non le faccio da secoli. Ma visto che ho appena acquistato una nuova farina senza glutine potrei prendere la palla al balzo e sperimentarla 😊

Luisa |

Buongiorno Csaba e amiche del blog. Confesso di aver già mangiato le fragole (senza sapore ovviamente), grazie al nostro vicino fruttivendolo, che per San Valentino ne aveva in quantità esagerate e quindi ha pensato bene di regalarle, prima che andassero a male. I bambini hanno gradito ma più per il colore che per il sapore :). Anch’io in questi giorni mi sono fatta beccare “scoperta” dal primo sole e adesso a casa con l’influenza e pure con i muratori/idraulici per il cambio della caldaia. Per fortuna le temperature sono più alte e non patisco tanto il freddo con tutti i termosifoni spenti :). Avevo già visto a metà gennaio le fave e…sono rimasta sconvolta. E mi sono chiesta chissà da dove vengono e come sono venute su…visto che anche al Sud quest’inverno la neve non ha fatto sconti, mah. Ancora per un po’ proseguo quindi con le mie minestre e zuppe …e brodo di pollo in questi giorni. La polenta devo rifarla presto (anzi la lascio fare al mio maritino, visto che si diverte molto a preparala e a versarla poi sul tagliare…alla versione “montanara” come dice lui). Ho la scusa per smaltire un bel pezzo di carne da trasformare in “bruschitt”…(forse Gisella lo conosce :-D), una specie di spezzatino ma in parti più piccole e cotto nel vino rosso, che ho scoperto grazie al cuoco Sergio Barzetti e soprattutto perché era proposto tempo fa nel menù della scuola dei miei bambini…Davvero piacevole e morbidissimo. Intanto la primavera mi fa piacere averla in casa con i bellissimi fiori colorati. Buona giornta, Luisa

csaba |

Cara Luisa, l’altra sera il mio fruttivendolo aveva dei fagiolini provenienti dal Kenya. Ma lo comprendo, li vende – è il suo lavoro. Sono le persone che li acquistano che dovrebbero porsi la domanda che tu ti sei posta, sulla provenienza. Le fragole sono ovunque… va bene così. Qualcuno le mangerà (mia figlia comunque le adora…). Ma quello che mi ha divertito ieri sera è stata la conversazione con il mio ortolano, che mi ha riferito che alcune signore vogliono le zucchine già tagliate a rondelle in vaschetta “così si fa meno fatica”. Secondo me, signore, dobbiamo fondare un MOVIMENTO. 🙂

Ilaria |

Buon giorno Csaba, buon giorno a tutte voi, in questi ultimi giorni in Sardegna avevamo temperature decisamente primaverili infatti i banchi di frutta esponevano le “finte primizie” quindi fragoloni , fagiolini , fave , piselli ecc… Se devo essere sincera al primo impatto l’occhio ne ha goduto di questa vista ma ho ascoltato il cuore come in tutte le cose e non mi sono fatta tentare , anche perché nella mia dispensa i barattoli di lenticchie ceci quinoa e altri legumi e cereali sono ancora pieni e sfrutterò questi giorni per consumarli . La polenta l’ho cucinata una sera a cena e ha veramente scaldato i nostri cuori, per finire poi con una torta morbidissima che ho sperimentato di farina di riso ricotta e mele il risultato è stato veramente soddisfacente. Quindi godrò ancora del calore casalingo per questi giorni aspettando la primavera. Vi auguro buona giornata a tutti. Un grande abbraccio a te Csaba😊

csaba |

Cara Ilaria, grazie per il tuo commento – sì il primo sole anche a me ha fatto effetto (ps_mi sono presa il mal di gola!) ma legumi, polenta e un pollo arrosto sono ancora quello che desidero per un po’- Oltre ad un dolce… Un saluto a tutta la Sardegna!

Ilaria |

La Sardegna saluta te😍🌞 un abbraccio

Rita Salvador |

Buongiorno Csaba e a tutte! Anche per me l’inverno è bellissimo e di solito mi assale un po’ di ansia al pensiero delle torride giornate estive senza fine che si avvicinano, ma per ora insisto con ribollita e zuppe varie, e nel fine settimana anch’io polenta al 100%!
Questo fine mese però mi vede impegnata nel progetto di rivoluzionare il terrazzo, che si trasformerà in un giardino mediterraneo, visto che sono sopravvissuti al gelo solo fichi d’India e piante grasse, e richiedono poca acqua d’estate. Infatti il terrazzo è esposto a sud-est, quindi 10 ore di sole diretto sempre!!!! Bellissimo fino a Maggio, ma poi diventa un forno e le piante non grasse soccombono……..comunque non trascurero’ la cucina, non potrei mai. Continuerò ad assecondare la stagione e andrò ad esplorare nuovi mercati di produttori che qui nascono come funghi!!!!
Le vetrine del centro di Firenze espongono già sandali e abitini, ma io resisto con il mio cappotto e la mia sciarpona!
Buona cucina a tutte!

P.s. Csaba, diffondi il tuo verbo, pubblica…Please
I bignè li hai portati a RMC, ho visto il video e ascolto loro da 25 anni, praticamente una stalker!!😄😄😄

csaba |

Cara Rita, a Milano per la settimana della moda le donne sono già senza calze – beate loro! Io devo aspettare ancora un po’. Ma guardare le vetrine e aver voglia di primavera è un tutt’uno. Comunque, per questo week end sto programmando un grandioso pranzo d’inverno, la mia mamma compie 70 anni e a me è stata affidata la parte iniziale e finale del pranzo.
Sono felice che tu mi segua in radio, è una bella esperienza e mi piace molto parlare di buone maniere! Un saluto e a presto (PS credo che verrò a Firenze tra tre settimane per TASTE)… a presto!

Mara |

Cara Csaba,
anche io seguo su RMC quando possibile, e quando non lo è ascolto la replica sul sito della radio.
Mi piace molto come rubrica e poi Max e Monica sono molto simpatici.
Concordo sul pubblicare nuovamente “One year to an organized kitchen”. A me piaceva moltissimo!!
Anche “One year to a beautiful table” mi piaceva tanto.
Un bacione e buona giornata a tutte

csaba |

Grazie Mara, mi organizzerò per recuperare i post. A presto! Csaba

Luisa |

Anche il mio papà compie gli anni questo weekend (il 25), un anno in meno della tua mami :). Aggiornaci sui piatti che preparerai Csaba, così magari prendo spunto ;). Buona giornata, Luisa

csaba |

Auguri al papà Luisa

Luisa |

Grazie Csaba che carina ;), posso anche dirgli che gli fai gli auguri, tanto ti conosce sei “quella signora che parla piano piano ” (riguardavamo insieme per l’essenima volta 😀 le repliche su Alice durante le vacanze natalizie…:). Auguri anche alla tua mamma. Buon weekend Luisa

Rita Salvador |

Ci vediamo senz’altro, non vedo l’ora!

gisella |

ciao Csaba, auguri alla tua mamma! Cosa prevede il menù? Condividi con noi? oppure deve essere una sorpresa e non puoi? Buona serata 🤗

csaba |

Cara Gisella, grazie per gli auguri. Li porterò oggi alla mamma quando la vedo. Sabato pensiamo di puntare sul pesce (di cui mia mamma è grande appassionata) e su ricette da Around Florence: insalata di mare, tagliatelle con gamberi e carciofi, branzino e poi… la torta Layer Cake con panna e lamponi, che è la sua preferita, con sopra la scritta “70” – sarà un bel compleanno in famiglia. A presto

Ilaria |

Uh che bello Csaba, anche la mia mamma compie 70 anni quest’anno. Poi facci sapere cos’hai messo in tavola, così replico il vostro pranzo, e sono certa sarà strepitoso.

K@ti@ |

A volte penso che, per il desiderio di avere sempre di più e di non accontentarci delle piccole cose (che non è affatto Hygge) noi donne siamo arrivate a questo punto e cioè ad essere super impegnate con il lavoro durante la giornata da non apprezzare affatto il lato casalingo della nostra vita e allora è uno stress persino cucinare 2 pasti al giorno quando una volta era la regola, poi naturalmente ci sono anche donne che nonostante non abbiano neppure un piccolo impegno (ed ho le mie conoscenze) se ne stanno alla larga dalla cucina e pure dalla casa come se fosse disdicevole occuparsene, purtoppo siamo risucchiati anche involontariamente dallo stare al passo coi tempi e piuttosto che rinunciare agli agi personali sacrifichiamo quello che ci apparteneva, quello a cui le nostre nonne si dedicavano con tanto amore….però al cotrario di loro possiamo permetterci telefoni, auto, saloni di bellezza, oggetti di design, abiti e accessori firmati, viaggi……un cambio irrinunciabile?

Rita Salvador |

Cara Katia, mi trovi completamente d’accordo, molte donne trovano disdicevole dedicarsi anche per breve tempo, alla casa e alla famiglia, ma io ho notato anche che sono comunque scontente e sempre a rincorrere non so cosa.
Secondo me l’emancipazione vera di una donna sta nello scegliere liberamente che tipo di vita condurre, senza condizionamenti di nessun tipo, né maschili, ma neanche di una immagine che ci vuole in un certo modo. Quindi chi vuole fare la manager lo deve poter fare, ma anche chi vuole e può fare la casalinga deve poterlo fare senza giudizi e commiserazioni. Ciao, a presto.

K@ti@ |

M i spiace solo che queste donne poi abbiano bisogno di sedute dallo psicologo e corsi di relax da estrapolare dalle loro giornate piene.

Rita Salvador |

Verissimo!

csaba |

Cara Katia, questa tua riflessione è molto bella e mi fa davvero piacere leggerla. Sembra quasi l’inizio del libro di Nigella Lawson “How to be a domestic goddess”. Sì, mia nonna avrebbe detto che ci “lamentiamo di gamba sana”. Cucinare è un privilegio per me – sono certa che lo sia anche per moltissime di voi. Portare avanti tradizioni e famiglia è un nobile compito e io ne sono fiera. Quando guardo i panni che ho stirato o i bicchieri puliti a mano sono stanca ma felice. E grata alla vita che mi dà l’opportunità di apprezzarlo. Ho un aiuto in casa, e siamo una bella squadra. Ma la cucina è mia – non si discute (ok, anche la lavatrice). Buona giornata

Donna Bianca |

D’accordo su tutto. Mi sento però di spezzare una lancia a favore delle tante donne che lavorano tutto il giorno fuori casa non perché sono supermanager in tailleur ma perché se non lo fanno la famiglia non arriva a fine mese . Ecco, se alla sera aprono una busta di surgelati invece di fare le tagliatelle a mano non mi sento di fargliene una colpa. Mi spiace piuttosto perché credo che scegliere quanto tempo dedicare al lavoro e quanto alla propria vita privata dovrebbe essere opportunità di tutti e non fortuna di pochi…

csaba |

Cara Donna Bianca, sicuramente chi lavora a tempo pieno deve fare qualche sacrificio in più per occuparsi di casa e cucina – lo so bene perchè questa è la mia vita. Una busta di surgelati va bene, anche un take away ogni tanto, se necessario. Ma per necessità, non perchè “è uguale”. Mi sento semplicemente di non appoggiare chi, per propria seclta, pensi che per essere “donne arrivate” si debba essere più simili agli uomini. Non c’è nessun imbarazzo nel mettersi un grembiule e – personalmente – credo che sia un grande gesto di amore per gli altri.

Donna Bianca |

Ma infatti secondo me trovare “squalificante” cucinare ha poco a che fare con il tempo a disposizione, è proprio questione di mentalità. Comunque per quel che mi vedo intorno ci sono tante donne che vorrebbero più tempo da passare in cucina: forse anche il tempo dell’equazione cucina=donna vecchio stile sta passando. O almeno spero 😉

Chiara |

“Mi sento semplicemente di non appoggiare chi, per propria seclta, pensi che per essere “donne arrivate” si debba essere più simili agli uomini. Non c’è nessun imbarazzo nel mettersi un grembiule e – personalmente – credo che sia un grande gesto di amore per gli altri”.

Nulla da aggiungere.

Con tanta ammirazione da un’ altra casalinga nell’anima che si è ritrovata a fare l’avvocato!

MARINA N |

Katia ancora una volta condivido pienamente quanto hai scritto. Ho già detto che starei volentieri a casa ma non è possibile e fortunstsmentr inquesto nuovo lavoro mi trovo veramente bene! Non trovo nulla di male nello scegliere di dedicarsi alla famiglia anche se a volte quando affermi certe vose ti guardano come un marziano! Poi ci lamentiamo che il tempo non babasta mai che si corre corree anche io mi domando per andare dove? Se ci fermsssimo a riflettere un attimo non sarebbe male!

Mara |

Care ragazze e cara Csaba,
ecco il mio pensiero: quando avrò una casa tutta mia e una famiglia tutta mia farò il possibile per cercare di dedicare tempo e attenzione alla spesa, all’organizzazione della dispensa e a cucinare piatti sani e gustosi.
Per adesso posso solo aiutare mia mamma.
Concordo con quanto scritto da Donna Bianca: non me la sento di biasimare le donne che alla sera cucinano piatti pronti surgelati. Per quello che sento e che vedo, moltissime donne vorrebbero riuscire ad “incastrare tutti i pezzi del puzzle” per dare solo il meglio alla loro famiglia, ma purtroppo è davvero difficile riuscire a fare tutto.

K@ti@ |

Cara Mara, un conto sono le verdure surgelate un altro i piatti pronti comperati…basta veramente poco per mettere in tavola qualcosa di gradevole, se pensi che un roast beef è pronto in 20′ si fa presto a prepararlo anche prima di uscire…poi anch’io per questioni di tempo preparo piatti e congelo per le emergenze ma sono fatti in casa non da passare in padella con 4 salti.

MARINA N |

Giovedi visita oculistica ho riletto solo adesso! 😮😧

Loredana |

Buonasera Csaba,
la casa si è fermata e mi sono presa un attimo di tempo. Concordo con il fatto che ogni stagione ha la sua frutta e verdura, per altro sono stata abituata con i prodotti dell’orto e, quando non ci sono mi sembra tutto così artificiale e sciapo. Oggi ho sperimentato un infuso al mango e ananas a cui ho aggiunto una punta di thè verde, devo dire interessante. Approvo l’idea di postare “One Year to an Organized Kitchen”, ed un libricino….
Mi piace cucinare, ma non sempre riesco a fare un piatto unico per tutti, pensare siamo in 3, per gusti ed orari imprevedibili di mio marito. Ma generalmente vanno a buon fine, i dolci poi non parliamone. Mio figlio mi ha chiesto le madeleine così mi sto organizzando per acquistare lo stampo, cerco sempre di fare in casa ciò che poi gli metto in cartella per lo spuntino a scuola.
Che altro dire, godiamoci questa coda di inverno che con il suo ritmo ci accompagna verso una nuova stagione.
grazie di tutti i preziosi consigli.

csaba |

Cara Loredana, una mamma che fa le madeleines per la merenda della scuola dovrebbe avere un diploma ufficiale da appendere in cucina come Mamma dell’Anno 🙂
Ogni tanto me le chiede anche Ludovica, sono le sue preferite, soprattutto quelle grandi. Buona coda d’inverno, a Milano si gela ma ieri sera un buon risotto con pioppini, porcini secchi e vino rosso ha risolto la questione.

eva |

Cara Csaba,
l’inverno è la mia stagione preferita, figuriamoci se ho voglia che finisca…l’altro giorno ho provato una lieve malinconia al pensiero delle giornate che si allungano e che annunciano inevitabilmente che la primavera è alle porte!
Ho deciso che resterò ancorata all’inverno almeno fino alla fine delle vacanze di Carnevale che trascorrerò in montagna, dove prevedo di trovare un po’ di quella neve che a Natale mi è tanto mancata!
Perciò anch’io mi tengo strette le calde tazze di thè di pomeriggio, le zuppe di verdure fumanti e tutto ciò che mi scalda in queste giornate ancora fredde!
Le cosiddette primizie non fanno per me: sono così sbiadite e insipide…..
Celebriamo le stagioni con i loro ritmi mangiando ciò che la natura ci offre!
Buona settimana “grassa” a tutte da Venezia!

csaba |

Celebrare la stagione con i suoi ritmi è il modo migliore per apprezzare la vita, senza annoiarsi mai! Lo so, può sembrare banale, ma la cucina diventa molto più interessante se non si mescolano troppo le stagioni (qualche piccolo strappo dato dal progresso ce lo possiamo sempre permettere). Anche io ho ancora voglia di neve, ma la mattina alle 6:45, quando mi alzo, vedere la luce mi piace! Buon carnevale e buona cucina.