9 Marzo 2014

La verità (scottante) sui cibi light…

Se pensi che acquistare un prodotto “senza grassi” sia sano, pensa due volte e gira la confezione. Leggi l’etichetta: se trovi zuccheri, conservanti e sale aggiunto, meglio lasciar stare…
40 commenti

Molti dei prodotti alimentari così detti “light”  pubblicizzati come alternativa dietetica e salutare contengono molto più zucchero – anche 5 volte tanto – rispetto ai loro corrispondenti non dietetici”.  Apriva così ieri la prima pagina del The Daily Telegraph inglese, con un articolo che pubblica una ricerca condotta su molti prodotti che in queste settimane inizieranno a farci sentire la necessità di mangiare più sano e leggero… Ma non manterranno – pare – la loro promessa.
Dove l’industria leva grassi per creare prodotti alleggeriti da pubblicizzare come sana alternativa al prodotto naturale, in realtà aggiunge zucchero e conservanti che, a conti fatti, rovinano la salute più di qualche grammo di grasso (sano) in più.

Sebbene abbia sempre avuto la certezza che i prodotti dietetici siano, nella maggior parte dei casi, alternative poco salutari al prodotto “vero”, leggere l’articolo mi ha lasciato senza motivo sconcertata. Dico senza motivo perché, in realtà, quello che riporta l’inchiesta non è diverso da ciò che già sapevo, ma vedere pubblicata la classifica dei “cattivi” con tanto di foto mi ha fatto pensare che, forse, su un giornale italiano non l’avevo mai vista.

Se pensi che acquistare un prodotto “senza grassi” sia sano, pensa due volte e gira la confezione. Leggi l’etichetta: se trovi zuccheri, conservanti e sale aggiunto, meglio lasciar stare…

PREMESSA quanto scritto non è frutto della mia opinione (sebbene io sia assolutamente d’accordo con i tre giornalisti che hanno firmato il pezzo) ma il risultato di un’inchiesta condotta dal quotidiano inglese su 100 prodotti alimentari “light” e pubblicata l’8 marzo da Edward Malnick, Jasper Copping e Matthew Payton.
IL FATTO è semplice e cristallino – come lo zucchero, appunto. Molte persone consumano prodotti light pensando di dare al proprio organismo un vantaggio in quanto a salute, ma non leggono – di fatto – l’etichetta con gli ingredienti, che a onor del vero riporta con estrema franchezza l’elevato contenuto di zuccheri, aggiunti per migliorare il sapore e aumentare la durata della conservazione,  responsabili dell’innalzamento repentino del nostro indice glicemico. Che cosa succede? Che mangiando una tazza di cereali “light” o una mozzarella “con metà dei grassi” si ingeriscono meno lipidi, certo, ma molti più zuccheri, che alzano la glicemia nel sangue causando un picco, al termine del quale, probabilmente un’oretta dopo, si sente ancora la fame. Allo stato dell’arte, acquistando e mangiando certi prodotti industriali in realtà stiamo abituando il nostro cervello a cibarsi della sua droga preferita: lo zucchero semplice. Il responsabile non solo di antiestetici cuscinetti su fianchi e addome, ma anche di parecchie malattie – dall’obesità al diabete, sino ad alcuni tipi di tumore. Risultato verificato dall’indagine: mangiando prodotti dietetici, si ingrassa di più.
CONCLUSIONE “senza grassi” o comunque “light” non significa sano. Né dietetico. Il nostro organismo ha bisogno di ingerire, ogni giorni, una parte di ciascuno dei tre nutrienti principali: carboidrati (zuccheri), lipidi (grassi) e proteine. Ma bilanciare tra loro queste tre fonti di energia è indispensabile per vivere in salute e avere una buona linea. L’indagine ha rivelato che in molti casi, prendendo come riferimento lo stesso prodotto non alleggerito (dai cereali allo yogurt, dai sandwiches dichiarati leggeri a molti snack low fat) il prodotto originale è decisamente migliore per la salute. Ha più grassi, certo (ma non tutti sono dannosi) ma spesso ha meno zucchero. Risultato: non è vero che fa ingrassare di più. Se poi aggiungiamo il fatto che spesso i prodotti alleggeriti costano di più….

 

Acquistare prodotti freschi e non piatti pronti, prediligere prodotti naturali ogni volta che è possibile e limitare possibilmente a zero le bibite gassate – ecco un modo efficace per iniziare a mangiare meglio e a vivere in modo più sano.

 

Nel frattempo, l’OMS avvisa: 6 cucchiaini di zucchero al giorno (circa 24 grammi) sono la dose massima che un individuo adulto dovrebbe assumere, includendo zuccheri naturali presenti nella rutta, ad esempio, nei carboidrati in generale, e quelli aggiunti con il cucchiaino. In un budino al cacao (inglese) pronto ne sono stati trovati ben 6,5 cucchiaini… non nascosti – intendiamoci – perfettamente dichiarati dall’etichetta. Ma in secondo piano rispetto al nome del prodotto, che invece invoca a dieta e salute nel piatto… leggere le etichette è importante, conoscere quello che mangiamo fondamentale. Preparare da soli la maggior parte di ciò che mangiamo e non acquistare prodotti dietetici solo sull’onda della promessa di una vita più snella salverà salute e portafoglio. A voi la scelta…

 

 

 

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40 commenti

Marina N |

Mentre la pastiera è in forno.. si comincio dal dolce.. e già mi sento in colpa per le calorie .. auguro buona Pasqua a tutte!
Anche a te Csaba .. grande assente.. Ti aspettiamo ! 🙂

Luisella e la piccola Alice |

Serena Pasqua a tutte!!
Serena Pasqua Csaba!!!!
In questi giorni siamo invitati ……..,

Csaba ti aspettiamo con novità’ buon lavoro!!!!!

SIMONA |

CSABA!!!CHE FINE HAI FATTO!!! CI SERVE AIUTO PER PASQUA….
… GRAZIE, SIMONA

Marina N |

Per Pasqua nessun suggerimento?? Digiuno sotto tutti i fronti!…..

Luisella |

Ho scritto sotto…..

katia |

Pure io ho scritto sotto….sapevi che Csaba e’ diventata ambasciatrice KA?

Luisella e la piccola Alice |

Buongiorno , sono già in pista!!!!! Per il lavoro, ma ho trovato un attimo di tempo per leggere il blog!!!!
Nulla ma nulla……
Forse Csaba stata preparando una sorpresina!!!!!!!!!
Buona giornata e aspettiamo con ansia novità

Marina N |

C’è nessuno???!!!!………………………………….

katia |

Marina…ci siamo solo io e te… 🙂 imperterrite… Facciamo una partita a scacchi nell’attesa?

Marina N |

Se mi insegni volentieri!!!! 🙂

katia |

UFFAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!

luisella |

Ciao Katia, anche io leggo ogni giorno il blog ma nulla!!!!!!!
Csaba starà terminando il suo ultimo libro chissà’ ci saranno nuove sorprese???????
Forza Csaba ti aspettiamo!!!!!!!
Luisella e la piccola alice

Luisella e la piccola Alice |

Ciao Marina e Katia,
Ci siamo anche noi !!!!!!!!
Leggo tutti i giorni ma nulla ……
Csaba starà preparando una sorpresa!!!!!!!!
Speriamo a prestooooo

katia |

Gia’…ambasciatrice non porta pena…anzi, penna e cosi’ non ci scrive piu’ niente…

Csaba |

Grazie per l’incoraggiamento in questo periodo ne ho bisogno!!!

katia |

Solo una domanda….per cosa sta quella W davanti ai numeri dei post? 😉

Marina N |

Sta per Wow!!!! Oggi c’è un nuovo post!
🙂

Csaba |

Sta per Week / settimana. Serve a me per numerali, qualsiasi lettera andrebbe bene…

katia |

Adesso ho capito perche’ continui ad usare la W nonostante i post non siano piu’ con frequenza di uno a settimana/week come lo erano all’inizio delle Lezioni private! Pensa che volevo suggerirti di usare una M/month! 😉 Con simpatia!

francescap |

Oggi a pranzo, dopo lavoro, ho mangiato in mensa e come sempre il risultato e’ che, mi sento sempre GONFIA , mi chiedo cosa ci mettano in quei cibi che devo dire sono anche buoni ma poi mi pento di esserci andata e mi riprometto sempre di preparare ,il giorno prima, del cibo decisamente sano!! Magari prendendo spunto da alcune ricette veloci di Csaba, bisogna solo organizzarsi!!

katia |

A chi lo dici!….fino ad una settimana fa dovevo preparare ogni sera il pranzo da asporto per mio marito che lavorava fuori citta’ e non vuole mangiare a mensa….adesso che viene a pranzo a casa devo preparare quello delle figlie che pranzano all universita’ ma preferiscono mangiare cose casalinghe…stamani alle 7.00 ho preparato in fretta e furia un po’ di pasta fredda con pomodorini tonno olive e mais ad es. , alla fine non ci vuole poi molto ed e’ pure un notevole risparmio a fine mese.

pat |

più che il tempo per preparare il cibo, il mio cruccio è la conservazione. come fate a conservare la pasta col tonno fuori dal frigo dalle 7 all’ora di pranzo? a me capita dopo di star poco bene. usate i barattolini quelli col ghiaccio dentro?

katia |

Borsetta frigo per singles….

pat |

io ho sempre notato con molto stupore presenza di zucchero nelle confezioni dis almone affumicato, tacchino e pollo a fette o nel trancio da affettare. ne mangiavo tanto in alternativa ad altri affettati e ho smesso.

Marina N |

Non a caso ho appena preparato una torta per la colazione di domani, naturalmente tratta da uno dei libri della nostra Csaba, c’è qualcosa di più sano?
Vado il forno mi chiama!!!!

Francesca |

In perfetto accordo con Csaba. Per quel che riguarda l’ultimo intervento di Katia, penso che il prezzo maggiorato dei prodotti “light” dipenda proprio dal processo di modificazione dell’alimento (meno grassi, meno zuccheri ecc…)…ad ogni modo…meglio fare attenzione a tutte le falsità che vengono continuamente proposte dalle pubblicità!
Altra cosa: ho una pagina FB sulla salute e sul benessere psico-fisico (essendo io un’operatrice del settore), potrei chiedere a Csaba l’autorizzazione di condividere l’articolo da lei scritto? Grazie

Csaba |

Certo che si può condividere l’articolo! Grazie

katia |

Credo che basterebbe pensare a cosa mangiavano le nostre nonne da piccole….parlo di quelle che adesso hanno circa 80 anni, per capire quali sono i cibi che ci fanno male, un tempo non c’erano tutti questi cibi confezionati e il problema non sorgeva.

Anna Lisa |

In effetti è ora di sbugiardare un pò questa industria che non sa più come vendere i prodotti. Volete un altro esempio? Lo yogurt che ora va per la maggiore non è più quello biologico, ma la categoria dei BIFIDUS. Bene, sappiate che questo “fermento” non esiste. Inventato di sana pianta. Lo yogurt ha solo i suoi fermenti che sono sempre quelli ottenuti anche in modo casalingo. Il resto solo bugie. Ma mi chiedo, in Italia non ci sono enti preposti e sicuri per impedire questa diffusione di falsità? Non dovrebbero essere perseguiti coloro che diffondono dati non veri?

nicoletta |

Nell’interesantissimo articolo propostoci da Csaba (che condivido al 100%) si focalizza l’attenzione soprattutto sugli zuccheri. Parlando di sale invece, a me per esempio (e chiedo conferma a voi) hanno fatto notare che il tonno al naturale (che sembra la cosa più sana e dietetica di questo mondo) contiene invece molto più sale di quello in olio di oliva (che uno magari evita pensando alle calorie dell’olio). Morale? Come dice Csaba meglio qualche grammo di grasso (sano) in più piuttosto che zucchero, sale o altro. Quindi sembrerebbe più salutare (sempre con le dovute accortezze perchè si tratta di un cibo in scatola) una scatoletta di tonno in olio di oliva rispetto di una al naturale. Corrisponde al vero?

pat |

consoliamoci col fatto che i paesi anglosassoni (uk e usa) non hanno tradizioni culinari, non danno impirtanza ai pasti. si cibano di piatti precotti da scaldare al micoronde, bevono un sacco di bevande gasate e la ricerca è più dedicata a quel tipo di cibi che non al semplice philadelphia light che troviamo nei nostri supermercati.

pat |

culinarie

Chiara |

Scusa ma ti sbagli, il Regno Unito ha tradizioni culinarie. Informati e prova del cibo diverso prima di giudicare così!

Csaba |

Ciao Pat, la cucina inglese esiste – te lo assicuro! E ci sono libri bellissimi di cucina anglosassone, sia antichi, come quello di Isabella Beeton, sia moderni. Nelle grandi città come Londra, è vero, si mangia molto “preparato e pronto” ma non è molto diverso da quello che succede a Milano… La verità è che al giorno d’oggi cucinare è facoltativo, mentre 100 anni fa dovevi farlo per forza perchè non esisteva l’industria alimentare. Se ritorniamo un po’ indietro – senza per questo rinnegare il progresso – ci farà senza dubbio molto bene: alla salute, al portafoglio, all’ambiente.

katia |

Vedo che sei daccordo su cio’ che ho scritto piu’ sopra riguardo le nostre nonne….va be’ era quasi scontato… 😉

pat |

mi sono espressa male. hanno una cucina che non viene tramandata allora, visto l’uso smodato di cibi già pronti che acquistano. ad agosto ero a londra e sono entrata appositamente in un supermercato. era pieno di coppie e single con le loro vaschette di cibo monodose pronte da consumare subito o da scaldare nel microonde. credo che in italia almeno a cena qualcosa si cucini in casa a parte le serate da pizza surgelata e pollo arrosto del super.

sonia c. |

Concordo 😉

Sara |

Non ne avevo la certezza, ma sentivo “puzza di bruciato” da lontano.
Nel mio piccolo cerco di evitare più possibile, prodotti industriali.
Grazie per le informazioni
Sara

katia |

Il sospetto l’avevo gia’ perche’ diffido di ogni innovazione che promette il raggiungimento di obbiettivi in modo veloce e i cibi light un po’ lo sono….stanno li’ tra gli scaffali dicendo: Se mangi me, godi ugualmente e non ti faccio ingrassare! Ma quando mai le strade piu’ corte sono anche le piu’ giuste? E poi mi son sempre chiesta, ma perche’ se a un prodotto tolgono grassi, zuccheri, ecc me lo devono far pagare di piu’? In teoria dovrebbe costare di meno…sara’ proprio perche’ in realta’ vi aggiugono altro al posto di quel che tolgono? Probabilmente non e’ questa la ragione ma sto abbastanza alla larga dai suddetti prodotti.

claudiaq |

Il che fa venire ancora più la voglia di provarci fino in fondo a seguire una cucina più sana e semplice. Anche perchè ormai a leggere gli ingredienti sulle etichette si sente la mancanza di una laurea in chimica 😉