28 Febbraio 2015

L’anno della capra e la ricetta del merluzzo

Sono entrata nell’anno della capra con una grande sofferenza nel cuore, svuotata di ogni energia. Pronta a girare pagina in modo evidente, come quell’ultima volta, nel 2013, dodici anni fa…
27 commenti

Il 19 febbraio è iniziato l’anno della capra, secondo l’oroscopo cinese – ma quest’anno non sono riuscita a festeggiare. Sono entrata nell’anno nuovo scossa da una sofferenza di quelle che ti fanno crescere, anche quando sei già adulta da un pezzo, e pensi di saper affrontare ogni cosa. Sono stata qualche giorno senza poter dormire serena, senza sentire il sapore di ciò che mangiavo, senza aver voglia di cucinare. Svuotata di ogni energia fisica e mentale e con in testa una cosa sola: la vita di una ragazza un po’ più giovane di me, compagna di lavoro conosciuta quasi vent’anni fa, finita in un solo istante. Una donna separata dal destino in modo improvviso dai suoi affetti più cari, da due bambini piccoli, da un compagno innamorato, da tante – tantissime – persone che le volevano bene. Sebbene la fede aiuti a superare ogni momento, in alcuni casi devo ammettere che la mia vacilla. Ha bisogno di sostegno, profondo, radicato – di quella forza alla quale ti aggrappi quando la mente continua a pensare che ciò che accade non è reale, ma frutto dell’immaginazione. Ovviamente sai bene che non è così. E superare il dolore implica prima bere tutto l’amaro che porta con sé il distacco. Poi affidarsi alla preghiera e avere la certezza incrollabile che tutto andrà avanti, secondo un disegno più ampio di noi, magari apparentemente non giusto, ma fermo.

 

Ho realizzato che il capodanno cinese era passato nei giorni successivi, uscendo dal mio torpore psicologico un po’ alla volta. Mi sono data alle cose pratiche – avere le mani indaffarate, da sempre, libera la mente. Siccome in questi giorni sto inscatolando buona parte di ciò che ho accumulato negli ultimi dieci anni di lavoro in vista del trasloco dal luogo nel quale ho lavorato a lungo, è normale che siano venute fuori cose che non vedevo da molto, e che mi hanno portato indietro in un viaggio nel tempo. È così che mi sono resa conto, all’improvviso, che a febbraio del 2003, l’ultima volta che la capra aveva segnato l’anno cinese, mi trovavo a Parigi, per fare domanda di iscrizione a Le Cordon Bleu, senza avere la minima certezza di ciò che sarebbe successo, ma solo l’idea o l’intuizione di ciò che avrei voluto potesse accadere.

 

L’anno della capra – almeno per me – è l’anno delle grandi svolte. Era stato così anche dodici anni prima, nel 1991. Sarà così anche quest’anno, non serve averne certezza, lo so e basta. Affinché accada, occorrerà rimboccarsi le maniche e lavorare sodo, come ho sempre fatto. Sono felice di sapere che non mi spaventa e grata alla vita per essere in buona salute e piena di energia positiva. Due aspetti che contano, spesso, più del talento, poiché quest’ultimo fine a se stesso, se non riesci a incanalarlo in un processo metodico guidato dalla forza di volontà non porterà poi tanto lontano.

 

Passeggiando lungo rue de Rivoli a Parigi dodici anni fa uscivo da una profonda delusione personale e cercavo nella cucina il conforto quotidiano, in una nuova prospettiva di lavoro il segnale di quella che avrei voluto potesse essere la mia carriera. Accendendo la luce in cucina l’altra sera, annodando il grembiule nel solito modo e tirando fuori la padella nella quale avrei cotto il merluzzo pensavo la stessa cosa: il dolore che ti svuota crea uno spazio che poi sta a te colmare. La morte di un’amica giovane, improvvisamente, fa riflettere. Annienta la voglia di lamentarsi, ti fa amare la vita con uno slancio nuovo. Ecco il regalo che ha dato a ciascuno di noi questa tragedia improvvisa: la possibilità di fermarci. Di far entrare il dolore. Di capirlo, o almeno assorbirlo, per poi depurarci di nuovo e porci in modo diverso nei confronti delle cose di tutti i giorni. Si deve andare avanti con il desiderio di arrivare in un punto. Raggiungere un luogo, un progetto, un’idea. Lottare per arrivare, come se oggi fosse l’ultimo giorno.

 

Mi sono addormentata per una settimana pensando ai bambini lasciati senza la loro mamma. Alla prova di forza che la vita chiede loro adesso. E a chi li circonda. Ho pregato molto, perché questa è la sola cosa che possiamo fare a volte. Poi sono entrata in cucina, e ho preparato il merluzzo. E dopo una settimana ho sentito che il profumo della cucina aveva qualcosa da dire. Che il cibo mi piaceva ancora e che la sua preparazione è sempre una terapia. Ho fatto il pane integrale, e una crema pasticcera. Ho chiuso nel mio cuore i ricordi, non per scacciarli, bensì per custodirli. Poi ho terminato di preparare la cena e ho sistemato la cucina, spegnendo la luce usando lo stesso interruttore di sempre. Nei piccoli gesti sta la vita. Nei piccoli passi c’è il cammino. Nell’anno della capra, per me, sta la curva. Ora sono pronta ad andare avanti e scoprire cosa c’è dopo l’ultima svolta visibile della strada.

 

PS_ questa è la ricetta del merluzzo al lime con i porri (un classico, per me)

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27 commenti

Alessandra .....Vinci |

Salve Csaba, mi dispiace molto x la perdita della tua cara amica e x la sofferenza che stai provando. Sii forte. Un grande abbraccio

Rossella |

un abbraccio sincero per questa perdita, cara Csaba. il modo in cui hai scritto trasmette molto bene le tue emozioni. il quanto e il come sia fondamentale riprendere a guardare le piccole cose ed esserne grati. e lavorare sodo per tutto il buono che potrà arrivare.
Rossella

FEDERICA |

La nostra idea di Vita vuole inesorabilmente toccare, sentire, assaggiare…fare …, questo ci tiene in vita ,allontaniamo quanto ci è possibile il dolore, ma Dio ha pensato bene di donarci, anche questo, perchè( purtroppo) è l’unica via per capire lo scopo e la meta della nostra esistenza. Buon anno della “Capra”.FEDERICA

cristiana |

Cara Csaba, pur non conoscendo la tua cara amica che ti ha lasciato, capisco il tuo immenso dolore….ma purtroppo la vita ha il suo carico di dolori, dispiaceri che ci accompagnano ogni giorno….ma dobbiamo un poco alla volta superarli e soprattutto, come tu dici, chiudere nel nostro cuore i bei ricordi vissuti insieme con chi ci ha lasciato….
Ma la vità è li’….ci aspetta, dobbiamo nuovamente allungare la mano e prendere il carico che ci deve far sentire nuovamente…in cammino.

Paola |

Onora la tua amica ricordandola nei tuoi momenti difficili. Sussurra il suo nome nel tuo cuore e lei sarà lì!

csaba |

Grazie a tutti voi per i bellissimi commenti. La vita è un insieme di esperienze che ci portano a crescere, comunque, e vanno affrontate prendendosi il giusto tempo. Io trovo conforto nel ricordo, nella preghiera, nel sapere che non voglio dimenticare quanto devo essere grata alla vita, almeno sin qui. Spero possa essere lo stesso per voi. Un abbraccio sincero!

katia |

Saro’ sincera….come sempre, quando ho letto il post su fb sull’anno della capra dove dicevi ogni motivo e’ buono per festeggiare mi son detta: Non sempre. Quando le cose bene o male vanno per il verso giusto forse si ma se la vita ti riserva diverse amarezze festeggi un po’ meno….e d’altro canto pensavo, Csaba non ci parlerebbe mai di cose non belle…invece ecco qua, la vita ti ha messo di fronte una brutta realta’ e tu l’hai comunque condivisa con noi….mi spiace, so cosa si prova, solo pochi anni fa ho perso 3 amiche pressoche’ 40enni, nel giro di un anno in questo modo e proprio oggi faccio visita ad un altra che si trova in una condizione simile con poche belle prospettive davanti e con giovani figli come del resto le altre…..dopo un po’ la fede si va perdendo, almeno nel mio caso e’ molto flebile, e a volte vorrei ritrovarla ma e’ sempre piu’ difficile….
Tutti noi siamo esposti a cose del genere e si, dovremmo festeggiare solo per il fatto che ancora non ci e’ accaduto niente del genere ma se pensiamo a quelli piu’ sfortunati i festeggiamenti spariscono…
Un abbraccio.

Laura |

Davvero profonde e toccanti le tue parole….rispecchiano lo stato d’animo in cui mi sono sentita anch’io recentemente per la perdita di un amico fraterno … È’ vero il tempo a poco a poco cancella il dolore, ma non porterà’ mai via i bei ricordi trascorsi con chi purtroppo non è’ più vicino a noi… Quelli li porteremo per sempre nei nostri cuori…. Un abbraccio
Laura

Rita Rezzaghi |

Cara Csaba ti sono vicina e prego per i bimbi della tua amica e per la sua famiglia. Che il Signore possa dare loro la forza di andare avanti, che sia loro vicino in questo terribile momento. Quando succedono queste tragedie la fede vacilla e ci si chiede perché Gesù permette che accadano queste cose. Fa tutto parte di un disegno a noi sconosciuto e a volte terribile da accettare. poi la nostra forza e la fede, giorno per giorno, a piccoli passi, ci aiutano ad andare avanti.
Un abbraccio grande con tanto affetto

RenataArrighi |

Carissima Csaba,ti sono vicina col cuore per il dolore che stai provando,sii forte,per quanto ti e` possibile,so che non e` cosi` semplice ma per la mia esperienza vedrai che con il tempo riuscirai a pensarci con serenita` e affioreranno solo i ricordi piu` belli.Ti abbraccio la tua amica Renata

Marina N |

Cara Csaba capisco benissimo la tua sofferenza, due anni fa ho perso una compagna di liceo, mamma di due bambini. Ancora ricordo il giorno in cui ho saputo della sua malattia, ero al mare con amici, e in maniera direi quasi brutale mi hanno dato la notizia, non scorderò mai la sensazione di gelo che da quel momento mi ha accompagnato per il resto della giornata. Sono cattolica, ma non riesco più a capire il perché di certe realtà, sicuramente fanno parte di un disegno molto più grande di noi, ma ci sono cose che non sempre è facile accettare.
Ti abbraccio.

Maria Ma |

Gli schiaffi che la vita a volte ci riserva fanno davvero male e propio in questi momenti ci si accorge di quanto la normalità, la quotidianità che a volte sembra piattiume, in realtà è un grande miracolo.. Si dice che dopo ogni salita ci sia una discesa e la voglia di vivere si fa strada nel nostro dolore, negli angoli più bui delle nostre tristezze e sembra quasi ingiusto, ma la forza dirompente della vita ti porta avanti, nonostante tutto e tutti e alla fine ci abbandoniamo a lei e alle carezze che ancora può riservarci..
Un grande abbraccio Csaba..
Maria

cristina |

Il tempo è l’antidoto naturale per tutte le ferite… lo

spirito e l’anima sono forti e deboli nello stesso tempo…

Tu hai un grande cuore e una grande forza … troverai

dentro di te ”il sentiero” per andare avanti !! Un abbraccio !

Cristina |

Grazie Csaba, le tue belle parole esprimono ciò che provo perché spesso mi trovo in contatto con realtà analoghe… È la vita ! Con tutti suoi misteri e assurdità e se non si riesce ad entrare in contatto con se stessi e con l’universo risulta troppo difficile da accettare.
Sei una grande persona ! Un abbraccio

luciano |

grazie csaba per queste tue parole che hanno sicuramente fatto bene a te, ma hanno fatto tanto bene a me, grazie di cuore, ciao bacio

Elena Tordi |

Buona sera Csaba, non desidero commentare ma capisco il tuo profondo dolore … pregare è veramente un grande conforto.. continuiamo a pregare ..un caro saluto

Paola |

Cara Csaba, un abbraccio forte. La tristezza che si prova in questo periodo ti svuota completamente e prende il sopravvento. Poi piano piano i bei ricordi riaffiorano, colmano il vuoto e ti fanno rialzare. Così la devi ricordare. Così lei vorrebbe essere ricordata. Un abbraccio Paola

antonietta |

28/02/2015
sono ricordi che resteranno sempre nel nostro cuore
ciao

Franca Mo |

Sto vivendo la stessa esperienza ma….sono ancora nella fase della speranza che tutto possa concludersi per il meglio. È verissimo che queste brutte sorprese della vita ti cambiano profondamente, subito ti svuotano, poi ti caricano di voglia di combattere per chi ti è caro e ti fanno rivalutare tanti aspetti della vita. Si ripensa al proprio modo di vivere, all’importanza data a certe cose piuttosto che altre e ….si cambia, eccome si cambia! Ad un tratto riscopri i più piccoli gesti quotidiani, le cose semplici e concrete che rendono la vita ogni giorno speciale, ti arrabbi di meno e ti godi minuziose gioie come vere primizie. Si dice che tutto serva a crescere e tutto fortifichi l’animo, ne sono convintissima in specialmodo se ciò avviene attraverso la sofferenza e il dolore di chi si ama. Buona vita e serenità.

Ornella |

Ti sono vicina, la morte, quella piu’ingiusta, se può esistere, ci lascia senza riferimenti, ma dentro di noi c’è sempre la direzione, un abbraccio

Mariatringale |

ho perso mia mamma lo scorso 9 di febbraio.mia mamma era grande di età,é morta dopo un brutto male e atroci sofferenze. Mi sento svuotata,il giorno passa fra tante incombenze,ma la notte é dura. La notte i pensieri mi si affollano nella mente…e non riesco a riordinarli! Ciao cara amica!

maria |

Cara Csaba qualche anno fa ho perso una cara amica, so cosa significa il tempo allieva il dolore ma ne resta sempre nel cuore, ci restano i bei ricordi e i momenti trascorsi insieme

lucia |

Sempre, quando una tragedia ci passa vicino, riflettiamo su che dono immenso è semplicemente vivere. E per alcuni giorni viviamo più felici, con un senso di sollievo di cui ci vergognamo, quasi sentendoci in colpa.
Poi passa il tempo, e ricominciamo a lamentarci per delle stupidaggini…Sarebbe bello invece custodire questo senso della vita, questa felicità, per sempre, come un dono da parte di chi non c’è più.
Un abbraccio Csaba

Cristina C. |

Cara Csaba e’ proprio così…. Passano le ore, i giorni e poi si ricomincia più forti di prima, con i ricordi che ci accompagneranno per sempre…

Roberta Massa |

Buona fortuna…..
La vita è prova quotidiana e noi
Tutti lo sappiamo!
Soffriamo, cresciamo e ci rialziamo ogni volta con forze
Che non sapevamo d’avere ma che in noi risiedono eterne.

Con affetto,
da chi ti ammira.
Roberta Massa

Claudio |

Veramente triste quando si perde una persona a noi cara

Lara |

Csaba, è una delle pagine più belle che tu abbia mai scritto.
Un abbraccio di cuore…