23 Ottobre 2019

PERCHÉ SONO UNA CASALINGA IN CARRIERA

Il regalo più bello che mi ha fatto la vita? La mia famiglia. La rinuncia più grande? Non ho mai il tempo per fare tutto ciò che vorrei e devo impormi delle scelte (come molti). La mia giornata tipo? Non esiste, ma metto dei punti fermi. Mi avete chiesto com’è il mio lavoro…. Un grande caos dove regna sovrana l’organizzazione. E dove tutto ruota intorno a una tavola apparecchiata.
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Questo post nasce dalla collaborazione con un’azienda, ve lo dico subito, nel caso qualcuno volesse saltarlo. Ma io fossi in voi lo leggerei, perché penso che possiate essere curiosi quanto me di capire perché, a un certo punto, qualcuno si sia stupito del fatto che non mi ritenga una donna in carriera. E anche perché da queste righe potreste trovare l’ispirazione giusta per trasformare in ordine il grande caos che (ne sono certa) a volte identifica le vostre giornate, esattamente come le mie. Dunque, tornando al fatto che non mi sono mai ritenuta una donna in carriera (forse perché non ho ancora capito bene cosa significhi) devo dire che, riflettendoci, mi sento più vicina a una casalinga. In ogni caso, per dovere di cronaca, sono andata a guardare il significato delle due definizioni sull’enciclopedia Treccani e ho scoperto che, in realtà, sono una casalinga in carriera. Una via di mezzo tra tutte e due. Buffo? Forse. Sicuramente gratificante. E molto stancante. Ma andiamo per ordine.

Sicuramente non sono mai stata femminista, ma amo essere una donna indipendente (ed è quello che sto insegnando a mia figlia). Sono una donna che ama la femminilità e che indossa la gonna nella quasi totalità delle occasioni (il lavoro più bello è sceglierle tutte!). Non mi sono mai ritenuta un’appassionata di moda, e chi mi conosce personalmente lo sa: faccio i miei acquisti con determinazione, sapendo già quello che mi piacerà e quello che mi starà bene. Ed è per questo che ho accettato di intraprendere una collaborazione con Falconeri, l’azienda italiana che produce ottima maglieria e un cashmere meraviglioso, che mi piace portare a pelle nel tempo libero.

All’inizio c’è il caos
La mia vita è un susseguirsi di momenti organizzati dentro uno spazio temporale che assomiglia al grande caos. Succedono troppe cose, ogni giorno, per poter dire ogni volta davvero quale sia stata quella che ha dato il via al tutto. Succedono cose in ordine sparso, improvviso, divertente. Lo sapete che a volte mi cambio d’abito 3 0 4 volte in un giorno? E non solo quando sono sul set… E che ho dovuto restringere il mio ufficio sino a farlo stare in una borsetta, per lavorare ovunque? Nonostante questo, come per magia, tutto procede con studiata lentezza (odio avere fretta) e con una tazza in mano. Di caffè al mattino, di thé al pomeriggio. Come faccio a fare tutto? Non lo so, sono sincera. Ma sospetto che la mia organizzazione, basata su disciplina, scelte rapide, idee chiare in testa e la grande capacità di lavorare sodo, possano essere buona parte del motivo di riuscita. E a giudicare dal risultato, decisamente funziona.
Non ci sono due giornate uguali tra loro in un mese. E se quelle che amo di più sono quelle in cui lavoro da casa scrivendo, girare l’Italia con Cortesie per gli Ospiti e lavorare per i giornali arrivano sicuramente a pari merito subito dopo. Ma il giorno più leggero è il venerdì, quando vi parlo ogni mattina dai microfoni di Radio Monte Carlo (tralasciamo il fatto che per arrivare in tempo alla diretta a Milano, spesso mi devo alzare alle 4.50, perché sono a Roma o in qualche altra città).

La mia missione? Ispirare uno stile di vita.
Il mio lavoro ruota intorno a una tavola. Mi ritengo sicuramente una persona privilegiata, perché sono riuscita a fare delle mie grandi passioni (la famiglia, cucina e la casa) un lavoro a tempo (davvero) pieno, che colma le mie giornate 7 giorni su 7, per ben oltre 8 ore al giorno. I vantaggi sono tantissimi: orario flessibile, possibilità di stare con i miei figli moltissimo tempo in più, viaggi, incontri, esperienze che non potrei fare se lavorassi dentro un ufficio. I contro? Per me nessuno, perché è quello che desideravo. Per alcuni potrebbero esserci l’incertezza di dover costruire il proprio stipendio in un mondo estremamente precario e competitivo, la necessità di essere esigenti e inflessibili innanzitutto con se stessi. Ma a me questo non spaventa mai.
La mia missione? Ispirare un nuovo stile di vita, adatto ai tempi moderni ma senza dimenticarci delle nostre radici, per tutte le donne che come me vogliono prendersi cura della propria alimentazione, della casa e delle persone che la abitano, con amore, pazienza e un po’ di eleganza. Procedendo sempre con quel passo lento che ti fa sentire sicura di te. Limitando l’ansia e trovando il tempo per respirare profondamente.

La mia vita è sicuramente molto attiva e ruota intorno alle stagioni, ai prodotti della terra e a tavole ben apparecchiate, alle quali sedersi per condividere cibo vero, cucinato in modo semplice e sano. E così una domenica in campagna, pensata per raccogliere castagne insieme ai miei figli, diventa il set di una bella tavola all’aperto (quella che vedete nella foto) e il momento in cui discutere di futuro con chi lavora insieme a me, mentre mangiamo semplicemente pane, formaggio e prosciutto. Insieme a un bicchiere di vino novello. Sembra un film? In un certo senso, lo è. Ma solo se lo guardi dalla giusta prospettiva: quella dell’autenticità dei sentimenti, che ti mette in grado di apprezzare ogni singolo istante della tua vita. E poi di trasformarlo in un racconto che gli altri potranno leggere per farne un momento di ispirazione o semplicemente di evasione.

Sì, sono una casalinga, forse in carriera
Tornando alla definizione, ecco quello che ho trovato consultando la Treccani.
La Treccani definisce carriera una: “Sequenza di mansioni organizzative che un individuo ricopre nel corso del suo sviluppo professionale, caratterizzata da responsabilità, retribuzione, qualifica crescenti…” 
E definisce casalinga: “Una donna che attende in casa propria alle faccende domestiche e non ha altra professione”. Definizione piuttosto maschilista, direi, ma comunque per me è calzante sino a un pezzo. In realtà, come molte, pur occupandomi delle faccende di casa (non di tutte, è vero) un lavoro fuori dalle mura domestiche in effetti ce l’ho.
Ora, a parte suggerire alla Treccani di rivedere la definizione sostituendo la parola “donna” con la parola “persona” in senso di individuo, conio la definizione di casalinga in carriera, che penso sarà il nuovo titolo che molte di voi vorranno fare proprio.

Jeans e maglioncino sono la mia divisa preferita in campagna, insieme alle gonne lunghe tartan e agli stivali di gomma per i giorni di pioggia. Se mi incontrate al mercato, mi vedete così. Ma sappiate che, un paio d’ore dopo, potrei essere in abito da sera a una cena piena di donne più brave e intelligenti di me. Grata di esserci. Perché della mia settimana mi piace tutto: la mattina davanti alla scuola di mia figlia, il pomeriggio dall’ortolano sotto casa e la sera ai fornelli, oppure a un evento speciale.
In questa foto indosso un maglioncino a collo alto, color ruggine, che ho scelto per poterlo indossare insieme ai miei stivali alti, che di solito porto con i jeans. È un capo senza tempo, che posso indossare in diverse occasioni e che rappresenta, per me, una scelta di qualità. Se vi piace l’idea, andate a curiosare sul loro sito: la collezione è piena di bellissimi colori invernali (non so a voi, ma a me piacerebbe averli tutti nell’armadio).

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Simonetta De Negri |

Ottimo il consiglio dato alla Treccani, che dà una definizione di casalinga davvero riduttiva e settaria oltre ogni limite. Che senso ha affermare che una casalinga “non svolge altra professione che stare in casa e occuparsi della propria famiglia”? E non è già questo ruolo una “professione”, che impegna una donna 24 ore su 24 e non è mai, anzi, adeguatamente retribuito?
Io avrei una definizione ben più efficace della professione di casalinga, che trovo anche più corretta nella definizione del ruolo che lei svolge effettivamente all’interno della famiglia, ed è “imprenditrice famigliare”. E sarebbe ora che, nel 2024, il diritto di famiglia cancellasse completamente, sia dal vocabolario che dall’uso in-consapevole e oltremodo riduttivo che ne fa la società civile il termine “casalinga”, per sostituirlo con quello che io suggerisco. Si tratterebbe di una definitiva correzione di rotta di cui Lei,cara Csaba, potrebbe farsi un’ottima portavoce, grazie alla notorietà e al successo che ha raggiunto. Nella piena e serena consapevolezza di quanto può essere determinante,in famiglia, la presenza di una donna che sappia “ben amministrare” il fondamentale capitale umano, e materiale, che la vita le ha affidato. Si tratta di chiamare le cose col proprio nome,niente di più, niente di meno.E se Lei,cara Csaba,portasse avanti questa fondamentale rivendicazione dai canali social di cui dispone,forse darebbe ancora più “sostanza” all’ottimo lavoro che già svolge in modo totalmente autoreferenziale. Ma sempre accettando supinamente di essere “definita” da sempiterni parametri mentali maschili, che più o meno consciamente godono del fatto di poter rinchiudere lo spirito, l’energia e l’intelligenza di una donna entro i confini angusti di una definizione che non riconosce minimamente l’importanza del lavoro da lei svolto quotidianamente,h:24, a favore della sua famiglia. Con innumerevoli diramazioni nel sociale, nel volontariato e in molti i ambiti del 3 Settore in cui sono proprio le cosiddette casalinghe a donare in modo totalmente gratuito tempo, energie e solidarietà sociale.
Un caro saluto a Lei,Csaba, che quando posso ascolto e leggo con piacere.

Carola ghione |

Che bello , sentirsi realizzate è un privilegio che tante persone non hanno il lusso di permettersi , ma quando senti persome come lei così felici della propria vita , penso che sia una carica di energia che fa bene e incoraggia tutti.
Grazie per avermi regalato un momento pieno di energia .

Marco |

Ma che schifo. Siete un peso sociale dovreste andare a lavorare 1 giorno per davvero per capire che fare i mestieri non è un lavoro.

Tutti i lavori che possono esser fatti in pigiama non sono lavori
E ora volete anche lo stipendio?
Il bonus casalinga?

Fannullone andate a lavorare, i figli a scuola o asilo e voi a guadagnarvi la pensione.
Come tutti noi poveri scemi

Mia |

Forse non hai letto… ma lei lavora 😅poi se lavori in smart non ti pagano per il pigiama ? Non ho capito 😂😂 sei solo triste

Angela Panepinto |

Complimenti per le belle parole e per il coraggio che infondi

Eleonora Moscatellli |

Buonasera signore, nel ringraziare Csaba per aver condiviso con il mondo la sua esperienza, voglio puntualizzare che fare la casalinga in carriera vivendo in una grande città è possibile, perchè ti offre delle possibilità e degli incontri commerciali che sono impossibili in provincia. Io mi ritengo fortunata a vivere nel Cuore verde d’Italia (Umbria), addirittura in collina, pur avendo la città a 7 minuti di macchina. Sono una casalinga per scelta. Ho lavorato fino al mio settimo mese di gravidanza, poi la scelta di rimanere a casa ed occuparmi del mio piccolo e della mia famiglia è stata una conseguenza dell’aver scelto di vivere in collina/campagna. Certo, la fortuna di avere una casa pronta, solo da sistemare per le esigenze di due ragazzi, ha aiutato nella decisione, nel senso che avendo lavorato fino a poco più’ dei 30 anni, ed avendo prima abitato in famiglia, mi ha dato la possibilità di avere qualche soldino che insieme a mio marito, ci hanno permesso di sistemare la casa e di averla pronta ed usufruibile a spese finite. Questo ha fatto sì che la mia decisione di non continuare a lavorare sia stata presa a cuor leggero. Certo, non è stato facile passare dall’avere il contatto giornaliero con tante persone a stare in casa sola la maggior parte del giorno ad occuparmi del mio piccolo e della mia casa. Fortunatamente la super vicinanza alla città e il mio senso del vivere all’aria aperta ha fatto sì che non mi mancasse la convivialità e il vivere la città. Tornando al discorso iniziale, se fossi vissuta vicino ad una grande ed importante città, sarebbe bastato anche vivere vicino Perugia od Orvieto, la possibilità di inventarsi un lavoro investendo nelle proprie capacità, sarebbe stato molto più facile.

Paola Battista |

Grazie per diffondere la tua esperienza con semplicita’ ed entusiasmo, davvero inspiring.
Ciao
Paola

Ciao |

Scusatemi belle signore, ma come fate a definirvi casalinghe? Abbiate pazienza, ma la casalinga fa le pulizie, accudisce bambini e anziani se ce ne sono, fa la spesa, cucina, ripulisce, rammenda, stira, fa quadrare conti che non quadrano mai. La casalinga fa una vita ben diversa da quella di uno smart worker benestante e il paragone proprio non regge.

Katia |

Ciao Ciao, io posso affermare di essere una vera casalinga, certo non in “bella carriera” ma ho un lavoro più che part time e faccio tutto ciò che hai scritto tranne accudire anziani perche ancora non ne ho in questa situazione ma probabilmente tra pochi anni qualcosa potrebbe accadere e di bambini ne ho tirati su due 26 anni fa, per giunta gemelle sempre lavorando anche se da casa a quel tempo ma comunque senza aiuti esterni anche se nonni e zie erano contenti di fare compagnie alle mie bimbe ogni tanto, però condivido il tuo pensiero perché essere casalinga per me è proprio tutto questo e anche altro…

Valentina |

Esatto, quello faccio. Ma mi va bene anche quando prendono in prestito la parola casalinga. Come quando io dico “sono una brava cuoca” e prendo in prestito la parola cuoca a chi è cuoco davvero.

Simonetta Pg |

In tempi così incerti, dove dobbiamo tutte riscoprire l’arte (eccelsa, a mio avviso!) delle casalinghe di un tempo di far quadrare i sempre più magri bilanci famigliari, coltivando una visione del mondo sempre più ecologica e “consapevole” del rispetto della Natura, credo sia arrivato il momento di riscoprire il valore enorme del proprio Tempo, e di come la vita della cosiddetta “casalinga” ci consenta di disporne al massimo grado, utilizzandolo nel modo più intelligente, come una vera ricchezza famigliare! Io ho fatto da molto tempo la scelta, liberissima, di dare valore massimo al mio tempo, diventando “imprenditrice famigliare”. Ecco qual’e il termine meno obsoleto e più indicato a definire la multiformita’ dello Spazio-Tempo domestico in cui mi muovo maggiormente, e dove riesco ad erogare ben-essere, qualità della Vita, armonia spirituale, Cultura… non solo per me, ma anche per figli, marito, genitori, amici… e un sacco di altre persone che risentono positivamente della mia serenità personale e del mio sentirmi così a mio agio nella mia quotidianità famigliare. A dire il vero, ho una vita anche molto più tranquilla e meno di rappresentanza di quella di Csaba, e francamente, nemmeno la vorrei. Per me, stare molto con i figli e, sopratutto, con mio marito ( chiave di volta, perno fondamentale della mia serenità consolidata e della mia felicità personale) è prioritario su tutto, pur mantenendo sullo sfondo delle mie giornate l’opportunità di uscire, andare a concerti, conferenze, fare volontariato in CRI, certo…ma senza mai farmi sopraffare dallo stress mentale di “volerle arrivare tutte”, accumulando uno stress inutile, che toglierebbe intrinseco valore a ciò che faccio… magari male e senza gustarlo pienamente. Ciò detto, anche “dentro casa”, ruota “il Mondo”… fatto di tanto dialogo, belle conversazioni allargate, allegre tavolate, tanta musica… persino, una tantum, l’abitudine di organizzare a turno con altre amiche dei piccoli concerti di musica classica, ingaggiando i musicisti disponibili (sempre!)… o ultimamente, anche un piccolo cineforum domestico, cui ho dato vita in tempo di lockdown, con massima soddisfazione delle amiche che, a turno, hanno potuto approfittarne, trascorrendo momenti assai allegri e gratificanti, benché con mascherine, naturalmente ! 👍😃
E poi, tante buone letture personali o condivise nel vivace e fertile dialogo famigliare, vero ossigeno per il corpo e la mente… e poi nuove ricette di cucina da sperimentare e con cui arricchire ( sapendo trarre profitto da ciò che ho già a disposizione ) il desco famigliare, in una ricerca costante del ben-essere per quante più persone sia possibile, sapendo impiegare con massima accortezza ciò che “passa il convento”! Che è esattamente ciò che vuol dire questa espressione, che si rifà alle Economie primordiali delle comunità dei monaci, che erano totalmente autosufficienti e in grado di automantenersi, ma producevano ricchezza, in realtà, grazie alla capacità endogena di trarre il massimo profitto da ciò che i membri di quella stessa comunità producevano, autogestivano e, sopratutto, non sprecavano! Consiglierei, a questo proposito, la lettura di un libro uscito di recente : ” Benedetta Economia”, illuminante e gratificante sotto ogni aspetto. Ecco, senza un vero Tempo ( sopratutto interiore e spirituale) a disposizione, non vi è modo di gustare nulla di veramente importante e vantaggioso, per sé e per chi ci sta vicino. E non vi è momento della giornata che io non goda intensamente, trasformandolo di conseguenza in una esperienza di vita che mi possa veramente far crescere, sia come persona che come membro attivo di una società civile cui io posso offrire, di conseguenza, un contributo ben maggiore di chi, magari, è costretto a trascorre la propria giornata chiuso in ufficio. Spesso dovendo svolgere mansioni totalmente inutili e per lui/lei prive di un vero significato… ma con l’idea infondata che questo, però, sia un veicolo indispensabile di autonomia personale, la contropartita di quell’enorme sacrificio!
Ma io credo (e ne sono ormai ben convinta, avendo superato da un bel po’la sessantina!) che l’autonomia personale parta sopratutto da se stessi e dalla propria capacità di riempire il proprio tempo e la propria vita di tutto ciò che ci fa sentire veramente realizzate e felici, scartando possibilmente tutto il resto! Per me, ad esempio, questo poteva avvenire solo così, vivendo molto tempo a casa, vicino ai più grandi tesori che ho ricevuto : mio marito ( il mio punto di riferimento radicale e originario del Bene immenso che sento di avere ricevuto dalla Vita) e i miei tre figli, con cui ho uno splendido rapporto, ma conquistato giorno per giorno, consapevolmente e, come si dice ora, “in presenza”!
Certo, ci sono donne felicissime di fare una vita completamente diversa dalla mia, e che vivono ugualmente bene e con molto equilibrio la possibilità di vivere più ruoli professionali, sia all’interno che all’esterno della propria casa e della propria famiglia… e a loro va tutto il mio plauso e la mia ammirazione, se si sentono veramente realizzate e “protagoniste” della propria vita. Ma rivendico per me, e per chiunque abbia fatto le mie stesse scelte, la stessa comprensione e lo stesso rispetto.
Perché questo è il segreto della vera realizzazione individuale, da che mondo è mondo : “Conosci te stesso” , e agisci di conseguenza, qualunque strada vorrai “intraprendere”, se vorrai raggiungere e consolidare qualcosa di molto simile alla Felicità. Che è “amare molto ciò che già si possiede… ” e credo sia stato Sant’Agostino ad averci lasciato questa fondamentale, essenziale Verità.

Patrizia |

Buongiorno mi chiamo Patrizia e sono una casalinga part time per scelta famigliare, al mattino faccio l’impiegata in una grande azienda. Mi sento comunque appagata e quello che è importante è poter dedicare del tempo ai propri cari, aspettare un figlio che rientra per pranzo, oppure aspettare la sera per cucinare con mio marito che è molto più bravo di me. È un buon connubio, l’importante è organizzare bene tutto senza diventare maniche della casa. Una casa vissuta è molto più calda ed accogliente, ci sono spesso libri ovunque, pc e vari accessori elettronici, ultimamente abbiamo anche una bellissima cagnolina che mi impegna un po’ ma ripaga con la sua compagnia e affettività. Una donna deve fare le scelte giuste per lei innanzitutto, ma al primo posto sempre la e comunque la famiglia.

Rossana lopes |

Salve Csaba, ho appena acquistato il tuo ultimo libro, ho sperimentato la bundt cake, bellissima torta! Ho solo aggiunto un altro mezzo cucchiaino di lievito per dolci, mi sembrava troppo poco mezzo di bicarbonato. Vorrei ora sperimentare la ricetta della brioche di natale, ma che tipo di farina utilizzi perché non è specificato, grazie Rossana Lopes

Alessandra |

Buongiorno, a quando le nuove date degli incontri?
Grazie
Buona giornata
Alessandra

Maria Rosaria Ciullo |

Cara Csaba, ho ricevuto il libro : meraviglioso…..io me lo aspettavo sai, che sarebbe stato…speciale 💓perché tu non deludi mai …ma come fai? Grazie per averlo impreziosito con il tuo autografo e grazie per la dedica! Spero con tutto il cuore che tra le prossime date per la presentazione del libro ci sia anche la Puglia. Sarebbe un super regalo di Natale per me… Grazie Csaba …un saluto affettuoso dal Salento! 😘

Maria |

Buonasera Csaba, probabilmente mi ripeterò ma devo chiederlo comunque…..non è proprio possibile riuscire a trovare una copia de “La mia cucina in città’?” Lo cerco già da qualche anno con scarsissimo successo…..lo so che sembrerà stupido ma io ci tengo moltissimo ad averlo….sarebbe il mio regalo di Natale. Sperando in una risposta affermativa e credendo ancora che in questo periodo magico tutto può accadere, la saluto calorosamente!!!! Buona serata

Carlotta Gaetani |

Cara Csaba, approfittando per farle i complimenti per la sua preparazione, per la sua bravura e per la sua eleganza, le pongo una domanda. Mi incuriosisce una frase di questo post: “Sicuramente non sono mai stata femminista”. Per quanto l’argomento sia complesso, saprebbe spiegarmi brevemente cosa intende? Mi piace capire piu’ a fondo, quando posso, il pensiero delle persone che ammiro e seguo. (Come lei, fra l’altro, ricorro anche io alla Treccani quando ho bisogno di chiarezza nella confusione: recentemente, l’ho consultata proprio per leggere la definizione di femminismo!). Grazie e buon lavoro!

Silvia |

Ieri ho acquistato il libro, ho voluto attendere, aspettare una giornata piovosa e fresca per assaporare l’acquisto natalizio e rifugiarmi a casa per iniziare a sfogliarlo. Ero certa che mi sarebbe piaciuto e ho apprezzato la tua presentazione che non mi doveva convincere perché già lo ero, ma ha alimentato la mia voglia di Natale e di cose buone preparate con amore. A proposito di presentazione, è stata anche una bella occasione di conoscenza di alcune partecipanti al blog. Mi ha fatto molto piacere, Lalla è stato bello conoscerti, sei molto simpatica e anche tuo marito, questa passioni comuni sono preziose e si estendono come un eco portando positività nelle nostre vite . Pensa Csaba quanta “bellezza” ci doni

Lalla |

Silvia carissima, sono così felice di averti finalmente conosciuta! Persona splendida come ti immaginavo e forse anche di più.
Hai ragione, il mondo di Csaba (cit!) porta a tutte noi che ne facciamo parte attimi di pura bellezza.
Spero di rivederti presto! Non volevo essere invadente e quel giorno non ti ho chiesto il numero di telefono, oggi me ne pento.
Un caldo abbraccio

Silvia |

Grazie Lalla, vero, è stato “…un bell’ incontro…” ( citando un dialogo da uno dei miei film preferiti ), anche io temevo di essere invadente, ci saranno sicuramente altre occasioni ! Un abbraccio a te!

Lalla |

“L’amore non va in vacanza”??! ❤

Silvia |

Yes!😍

Katia |

Csaba, mi racconti in che modo si scrive una lettera a Babbo Natale *”anche se da tempo abbiamo superato l’età per chiedere doni”? Si prende proprio carta e penna e poi la si conserva segretamente o la si scrive mentalmente?….🎅

csaba |

Ciao Katia, io la scrivo fisicamente e la imbuco nella cassetta delle lettere. Con destinazione Polo Nord. Non so dove vada. Forse da nessuna parte. Ma serve a me per avere chiaro in mente quali sono le cose importanti della mia vita. Babbo Natale lo sa… Per me è come pregare. Quando lo faccio a casa ha un valore, quando mi inginocchio in chiesa mi sembra di dedicare un’attenzione maggiore. Ognuno è fatto a modo suo… Buon Natale 🙂

Katia |

Non credevo intendessi proprio così, voglio provarci.

Valentina |

Oh, cielo! Faccio la stessa identica cosa e per lo stesso identico motivo!

Maria Luisa Mottola |

Carissima Csaba , buonasera, amo sempre leggere i tuoi post, sei una donna straordinaria,elegante nel tuo modo di essere,complimenti per come scrivi! Io sono una casalinga, La mia vita ruota intorno alla mia adorata famiglia ai genitori ormai anziani, mi piace moltissimo cucinare, anche se ho ancora tanto tanto da imparare, soprattutto apparecchiare la tavola! Grazie ai tuoi libri che adoro! Poi dedico un po’ del mio tempo, con passione e amore,ai bambin,i insegnando catechismo!Ognuna di noi ha una storia diversa! È bellissimo confrontarsi ! Un saluto affettuoso gentile Csaba e a tutte le signore di questo accogliente salotto!

csaba |

Cara Maria Luisa, quello che scrivi è bellissimo: sì in questo salotto ci possiamo confrontare. E credetemi io imparo da voi come voi imparate da me. E’ proprio uno scambio, spero che possa continuare a lungo. Sono felice di leggere quello che mi scrivi e ti auguro una meravigliosa stagione invernale.

Beatrice |

Ciao cara Csaba, anche io lavoro da casa e in casa !:Anche a me piace far felici i miei figli , mio marito e mio padre con il loro piatto preferito e facendo trovare loro sempre tutto in ordine …..portando i fiori dal giardino nelle tavole di casa….ricordando così l’avvicendarsi delle stagioni con le loro bellezze diverse!!!
Ricordo lo slogan di una pubblicità di qualche anno fa che fece colpo su di me : “io dirigo con successo la mia impresa in famiglia!” Diceva una giovane signora attorniata dai figli e dal marito!

Maria Rita Salvador |

Buongiorno, arrivo in ritardo a leggere questo post, ma voglio comunque partecipare, ritrovandomi nella tua citazione Beateice. La pubblicità che ricordi la trovo anch”io perfettamente calzante con la mia idea di casalinga. La ricordo anch’io spesso, mi sembra fosse della “Folletto”. Pensavo di essere l’unica e invece scopro che c’è chi la pensa come me…..mi ha sorpreso positivamente!!😊
Buona giornata a tutte! Rita

La Giulia |

carissima Csaba,
confesso che ti ho “scoperta” da poco, grazie a lla mia amica del cuore che continuava a dirmi “ma come non la segui? E’ UGUALE A TE! dice le cose che diresti tu! fa le cose che faresti tu”
premesso che sono bionda, non vedevo tutta questa somiglianza, ma poi ho iniziato a seguirti e ho capito che cosa intendesse la mia amica (che mi conosce bene)
quello che mi è piaciuto di te è propro lo stile di vita che racconti e che presenti come una valida alternativa al caos e al chiasso delo mondo circostante.
io lavoro in ufficio (sono una donna in carriera 😉 ), faccio moltissimi chilometri al giorno nel traffico di una grande città, ma cerco sempre di avere tempo per i dettagli, per apparecchiare la tavola anche se mangio due uova sode con la verdura, di fare colazione seduta invece di mangiare i biscotti direttamente dal barattolo mentre mi preparo, di fermarmi mezz’ora appena posso per mettermi sulla mia poltrona preferita con un libro, con la musica e con un bicchiere di vino o un manhattan (si, lo so, è molto clichè ma mi piace 🙂 )
grazie per diffondere nonostante tutto un diverso modo di vivere

(Falconeri è uno dei miei brand preferiti; sono contenta che abbia sponsorizzato proprio questo post 🙂 )

csaba |

Cara Giulia, ora mi viene da chiedere alla tua amica di presentarci di persona. Tu dove abiti?
Sì, da quello che scrivi dobbiamo essere molto simili. La mia poltrona preferita, un libro, la mia gatta. Non sono tanto per il manhattan, ma non lo trovo un cliché, anzi. Io sono peggio: un gin tonic a volte, o un bicchiere di passito o di porto la sera. Un thé il pomeriggio. Insomma…. cose da signora. Sono stata una donna in carriera. Ho smesso e sono molto felice della mia scelta. In questo momento sono alla mia scrivania a casa, ho appena finito di scattare un servizio fotografico di Natale, mi sono messa un paio di jeans e un girocollo di cashmere. Anche a me Falconeri piace molto e sono contenta della mia collaborazione con loro. Buon fine settimana!

La Giulia |

la mia amica ed io viviamo a Roma. verremo sicuramente alla presentazione del libro e chissà, magari ci prenderemo un gin tonic insieme
🙂

Sonia |

Dopo cinque anni, sto per chiudere la mia attività commerciale, torno al mio primo mestiere nella consulenza alimentare, eppure chissà come sarebbe essere come dici tu, una casalinga (in carriera) … vedremo. In Italia, permettetemi di dirlo, è tutto così difficile, soprattutto nascendo donna. Con tutti i titoli che mi ritrovo, penso che in realtà ho solo un pugno di mosche 😉

csaba |

Cara Sonia, in Italia è difficile, ha i ragione. Ma ce la puoi fare. Il pungo di mosche potrebbe rivelarsi comunque inutile, non ti serve neanche quello. Ti serve solo il tuo talento e la tua passione. Riparti da zero (l’ho fatto anche io). All’inizio è dura, ma poi è meglio. Ne sono certa.

PS_ il prossimo mese uno dei post che scriverò ti piacerà più degli altri… ne sono certa. Leggilo, e fammi sapere. Buon week end.

Sonia |

Grazie, lo farò.

Maria Elena |

Anch’io penso che avere una famiglia sia un grande dono, soprattutto per chi per varie ragioni non avrebbe mai immaginato che questo sarebbe stato parte della propria. Ho sempre rifiutato con terrore l’idea di dipendere economicamente da altri, ma mi accorgo in questi anni come la scelta di vivere insieme e formare una famiglia possa essere anche più logica sul piano economico. Vedo colleghi nel mio campo che hanno passato tutta la vita divisi, per lavoro, sposati nel weekend. Anch’io l’ho fatto ma francamente ora mi sembra una tale pena. Penso a quale tipo di soddisfazione il mio lavoro, che amo molto, mi avrebbe potuto dare più velocemente. Invece attendo, ho messo alcune cose in iato e ne sono consapevole, senza fretta. E ho scoperto invece la gioia tranquilla di sentire mia figlia che mi chiede: “mamma, facciamo gli esercizi di violino?” È un grande privilegio per cui ringrazio Dio ogni giorno. Mi sono convinta in questi anni che non esista un vero successo se non è prima di tutto basato sulla vita quotidiana, un “successo privato” che non abbiamo bisogno di dimostrare a nessuno ma che ci ricorda il senso del nostro vivere il tempo che ci è dato qui su questo pianeta.

Silvia |

Grazie Csaba, per la tua consueta gentilezza, con tutti. Sabato alla Molinella ho potuto apprezzarla ancora una volta. Bello ascoltarti nella presentazione, bello sentirti parlare di Natale come cura della propria famiglia/ marito, bello sentirti dire che acquistare dei biscotti Natalizi non è come farli noi e che significa amare, dare amore e attenzione, che significa spendersi per chi amiamo. Mio marito sabato mi ha pazientemente accompagnata, era presente e nel pranzo domenicale di ieri, prima di iniziare, ha voluto brindare. Alla mia domanda “:- a che cosa brindiamo” ha risposto:- ” alla cura che tu hai per noi due “. È stato bellissimo.

Valentina |

Io spero di restare casalinga a lungo, o per sempre. Senza carriera. Attraverso te vedo il bello del fare della casa e della famiglia una carriera ma, Csaba, intuisco anche una fatica immane e un passo tutt’altro che lento che io non saprei mai tenere. Non sono mai stata multitasking. Quando lavoro non so fermarmi.
La mia speranza è di restare come sono. E di avere più figli possibile, visto che ho iniziato tardi. E sì, dedicarmi a loro totalmente.
Lo so che crescono e poi il nido resta vuoto, bla bla bla. Ci penserò dopo. Intanto mi godo quel che ho sognato tutta la vita.
Un abbraccio. Riesci perfettamente a ispirare uno stile di vita e decisamente dai un tocco magico al mio angolino di mondo.

Milena1981 |

Gentile Valentina, com’è bello il tuo commento! Anch’io mi sento così da qualche mese a questa parte, totalmente diversa da com’ero (o mi forzavo d’essere?) prima; i figli ancora non ci sono ma sono comunque felice e appagata nel godermi la famiglia creata – e coltivata ogni giorno – con mio marito. Buon inizio di settimana.

Fabrizio |

Grande Csaba! Complimenti per tutto 🙂

Katia |

Ho letto i messaggi delle altre signore e mi rincuora vedere l ‘orgoglio con cui affrontano l essere casalinghe. Io lo sono part time anche se a volte vorrei esserlo a tempo pieno perché stare in casa, sfaccendare, cucinare, abbellirla arredarla mi piace molto. Faccio un lavoro che non mi da grandi soddisfazione ma se non lo facessi forse mi sentirei ancora meno motivata…Penso di non avere una meta lavorativa importante, qualcosa per cui ci si alza la mattina per costruire giorno dopo giorno il progetto della vita, può essere lo stesso motivante? Se fossi solo casalinga quale sarebbe il mio scopo? La vita potrei viverla cmq nella sua pienezza senza sentirmi “inutile”?

gisella |

scusa forse ho male interpretato… ma perché definire inutile la vita di una casalinga?

Katia |

Ciao Gisella, inutile è tra virgolette apposta perché ho paura che MI sentirei così, infatti ho anche scritto che vorrei poterlo essere a tempo pieno ma non so se troverei la motivazione per vivere appieno ogni giorno senza pensare di portare poco aiuto alla mia famiglia. Non so, forse perché ho ancora una madre che lavora nonostante l’eta e incombe su di me questa presenza che ha sempre messo il lavoro davanti a tutto…ma io vorrei davvero fare la casalinga anche se ne temo lo stato d’animo.

gisella |

ciao Katia, ti parla una casalinga per scelta ma anche per motivi famigliari. Il lavoro di mio marito ci ha portato spesso in giro per il mondo (anche ora vivo a New York). Ho sempre pensato di essere una privilegiata, a dirti la verità. Perché fare “funzionare” una famiglia e seguire la propria carriera è sicuramente difficile. Hai i bambini con la febbre alta ma non ti puoi assentare troppo a lungo dal lavoro, arrivi a casa la sera magari dopo una giornata difficile dove niente ha funzionato come avresti voluto e devi comunque prenderti cura di marito, figli , casa. Questo doppio ruolo è impegnativo. Non ho avuto una carriera extra famigliare (no a dire il vero ho lavorato prima di sposarmi ed i primi anni di matrimonio…) ma i successi fra le quattro mura di casa sono stati impagabili, davvero! Ci sono stati momenti (parecchi anni fa) quando venivo guardata come una “poveretta” in quanto casalinga. Erano gli anni in cui le donne dovevano avere una carriera da mostrare. Questi giudizi li ho sempre ritenuti “stupidi” e non ci ho fatto molto caso. La nostra educazione e gli esempi giocano sicuramente un ruolo importante ed io ti auguro di trovare la via che ti faccia sentire bene.

Il circolo delle Signore |

Che bello e interessante questo scambio di opinioni! Io lavoro full time ed ho due bimbe piccole, quindi sono a pieno titolo una casalinga in carriera (anche se il mio lavoro, seppur impegnativo, non ha nessuna velleità per cui semmai vantarsi). A volte è frustrante perché ti rendi conto che non riesci ad esprimerti al meglio in entrambi i ruoli: a casa ti vorrebbero sempre più a casa, (soprattutto le bimbe, che per il 90%, hanno contribuito all’ingigantirsi del mio senso di colpa) e a lavoro ti vorrebbero sempre più a lavoro (esaurendoti tutte le “energie buone” da destinare magari a chi tieni davvero, ovvero la tua famiglia). Poi c’è il week end che con il suo cambio repentino di ritmi e orari stravolge tutto con un uragano, destabilizzandomi un po’ a dire il vero perché la mia routine ora per me rappresenta la mia “zona di comfort”. Normalmente, quando torno a casa prosciugata soprattutto dell’energia mentale, aziono la mia super riserva di energie e forza, poso la borsa in camera e mi tuffo nella serata (compiti, cucina, faccende, “tempo di qualità” come si usa sempre più spesso. Impegnativo? Da morire, ma a fine serata sono sempre grata è felice!

Katia |

* seppur impegnativo non ha nessuna velleità per cui semmai vantarsi…ecco questo è il mio stesso problema, non è bello lavorare solo pensando al guadagno che ne deriva, ma d’altronde anche chi lavora in fabbrica davanti ad un macchinario, ripetendo sempre gli stessi gesti, seppur utile, non sarà ugualmente soddisfacente come chi crea qualcosa, e anche per me la mia zona confort è quella in cui rientrata a casa mi occupo di lei e di mio marito (le figlie ormai sono indipendenti), a tempo pieno.

gisella |

ecco Katia, due testimonianze differenti ed a quanto pare che hanno reso felici le persone che le vivono. Come dicevo, ti auguro di trovare la tua via ☺️😉

csaba |

Cara Katia, la vita di una casalinga è piena di soddisfazioni, tanto quanto quella di una donna che lavora fuori casa. Dipende da come si affrontano le cose. Io faccio tutte e due – è super stancante! Ma è bellissimo. Ho il mio lavoro, ma non delego la famiglia. Ho un team che mi aiuta nel lavoro e un team che mi aiuta a casa (genitori, suoceri, una signora che viene a pulire la casa la mattina e che stira). Ma voglio essere il comandante della mia nave domestica. E come dice Gisella, le soddisfazioni tra le mie quattro mura domestiche sono immense. Sinceramente, le uniche che contino davvero. Non faccio un lavoro qualsiasi, faccio IL lavoro che amo. La mia pasisone. Ma nulla può venire prima della famiglia. E un “brava” da partre di mio marito vale il doppio di un commento positivo professionale. Quindi, per me, chi sceglie di fare la casalinga è una donna coraggiosa. E chi sceglie di lavorare è una donna coraggiosa. Chi sceglie tutte e due ha tutta la mia stima.
Non sarai mai inutile, perchè ti poni la domanda. Chi è inutile non se la pone proprio…
Buon lavoro e buona famiglia!

michela |

Buongiorno, che bello svegliarsi e leggere i vostri commenti.
Grazie a Csaba e a voi tutti, la mia giornata inizia con una marcia in più!

Sonia |

Dico sempre che sono tanto fortunata di essere una casalinga, di potermi dedicare a mio marito e ai i miei figli. Avere il giusto tempo di curare la mia casa e tutto ciò che mi circonda.
Nonostante una laurea e una giovane età, ho fatto questa scelta di vita che mi regala ogni giorno tante soddisfazioni e mi fa sentire felice e appagata per tutto ciò che faccio.
Certo, insieme alla nonna e alla mia mamma tu hai sicuramente contribuito a migliorarmi ogni giorno e a ricercare il bello sempre. Sei un grande esempio per me!
Non vedo l’ora che arrivi sabato!!
A presto,
Sonia

Silvia |

Mi riconosco in molte di queste parole, tue e delle signore che hanno commentato. Sono una casalinga per metà , poi lavoro anche fuori, amo prendermi cura della casa, della pulizia, della cucina e della tavola. Amo il bello e ciò che con poco può rendere migliore la giornata. Ho riletto più volte la tua frase ” studiata lentezza…tazza in mano…” Ecco, qui ho moltissimo da imparare, non so organizzarmi, sono spesso stressata, non so distribuire gli impegni e mi stanco anche inutilmente quando basterebbe spalmare per bene i compiti. Seguendo te ho migliorato in molti aspetti, spero a breve anche in questo. A proposito di lavoro, non sai che salti mortali ho fatto per essere libera per sabato! Ci tengo troppo!

Elena Martinelli |

Ho sempre letto seguito e apprezzato quanto scrivi nel tuo blog, ma questo in particolare lo condivido appieno e ti ringrazio per aver rivalutato il ruolo di casalinga al quale io negli anni mi sono sempre identificata pur lavorando anche fuori casa ma sentendo che la cura della famiglia della casa sono in prima linea. Non mi sono mai sentita femminista ma amo la femminilità con cui affronto la vita e quindi sono sempre stata un po’ fuori moda. Ti ringrazio per il tuo post che sicuramente sarà di grande aiuto a chi pur lavorando con passione non vuole mettere in secondo piano quello che di più caro e prezioso si è costruito . Io sono quasi arrivata all età pensionabile del mio lavoro ma come casalinga sarò attiva finché mi sarà possibile prendermi cura della mia famiglia e casa.

Nicoletta |

ciao csaba volevo sapere il tuo libro la mia cucina in città risulta esaurito verrà ristampato visto che è il tuo prima libro mi sarebbe piaciuto. ti seguo sul blog. Nicoletta.

Marina N |

All’inizio era il caos? No adesso è il caos! Routine e abitudini stravolte…..spero per poco. Cerco in tutto questo di organizzarmi nuovamente e diversamente! Con fatica lo ammetto e con un po’ di nervosismo a volte. Sul fatto di occuparsi della casa e dei propri cari non ci trovo nulla di male. Può essere gratificante quanto qualsiasi altro lavoro. L’importante è, mi correggo, sarebbe poter fare ciò che più ci piace!

Loretta |

Cara Csaba è sempre un piacere leggeri ho cominciato a seguiti cinque anni fa e ti ho ammirata subito,i tuoi consigli sono diventati preziosi !!Le mie cene preparate allaCsaba come dice mio marito sono un successo .Come ti avevo già detto sei una persona che ha sempre inseguito e amato il bello e la vita ti sta ridando questo,fai tutto con classe e semplicità …ora ti manca di scrivere un romanzo…magari una bella storia su una governante d altri tempi.Sabato ci sarò come ogni anno ,per stringenti la mano e non vedo l ora.

Milena1981 |

Che bello leggerti, indipendentemente dal contenuto pubblicitario – che, lo ammetto, all’inizio non mi piaceva, ma ora ho capito che è parte del tuo lavoro, con la libertà da parte nostra di seguirti o voltar pagina. Come altre donne che ti scrivono, desidero ringraziarti perché, con il tuo esempio, mi hai riconciliata con un ambiente domestico al quale ero molto legata da bambina ma che avevo poi abbandonato, per uniformarmi a un’immagine – socialmente dominante – di ragazza rampante, che non ha tempo da perdere dietro i fornelli o con “quisquilie” come una casa curata. E invece, pian piano, la bimba che ero è tornata – davvero anche grazie a te – e mi sento meglio, anche perché mi diverto un mondo a “sporcarmi le mani” in cucina! Arrivederci a questo pomeriggio da Raw (diluvio permettendo…).

gisella |

“Sembra un film? In un certo senso, lo è. Ma solo se lo guardi dalla giusta prospettiva: quella dell’autenticità dei sentimenti, che ti mette in grado di apprezzare ogni singolo istante della tua vita.”
Mi piace molto questo passaggio! Autenticità dei sentimenti ( e delle persone ) non sono così facili da trovare. Autenticità è una parola che sa di “antico”,di vero, di limpido. Mi ricorda i miei nonni che vivevano in un mondo più gentile anche se più faticoso e mi fa venire voglia di cercare questa autenticità anche nella mia vita. Riesci spesso, con le tue parole, a farmi riflettere e a spronarmi nella ricerca del “bello” perché autentico è BELLO

Cristina Bertoncello Brotto |

Cara Csaba, gran parte del mio tempo è dedicato al lavoro che non ha orari fissi e che spesso ci si porta a casa, quantomeno nella testa. Le poche ore che mi rimangono a disposizione, tuttavia, le dedico al piacere del cucinare e all’apparecchiatura della tavola (il mio hobby preferito, tanto che vorrei che ne diventasse una professione). Non mancano mai la candela abbinata alla tovaglia, i fiori di stagione, posate e bicchieri a tema. Se devo scegliere tra un capo di abbigliamento (che comunque amo molto) ed un oggetto per la casa, scelgo la seconda opzione. Ho festeggiato il nostro anniversario di matrimonio all’Elba la scorsa settimana, luogo che amo moltissimo e che frequento da 25 anni. Come regalo ci siamo presi una tovaglia (ormai il vano dell’armadio scoppia) e, al rientro, la sera stessa, l’ho messa in lavatrice ed il giorno dopo l’ho inaugurata. Mi ricorderà per sempre una vacanza particolare di cui ho ancora molta nostalgia. Porta i colori della natura incontaminata di quei giorni immersi nella quiete.
Il piacere di questa cura quasi maniacale nell’apparecchiatura lo devo in parte a mia madre, ma tanto a te. Con Cortesie per gli ospiti continuo a scoprire piccoli errori che commettevo e che ora correggo. Spero di aver acquistato i cucchiaini da dessert giusti. Te li mostrerò sabato a Pontelongo. Non vedo l’ora!
Buon pomeriggio e grazie per i tuoi preziosissimi scritti. E’ sempre piacevole ed istruttivo leggerli.
Noi ci vediamo sabato a Pontelongo. A presto!

Viola |

Cara Csaba, sei uno stile di vita fatta persona! Quando si pronuncia il tuo nome io immagino “educazione, eleganza,slowliving ed un pizzico di esuberanza”. Il termine casalinga in carriera si addice a molte di noi, lavoratrici in libera professione che non dimenticano la bellezza di essere una mamma italiana, che ama prendersi cura della famiglia, del cibo e della casa. #casalingaincarriera il nuovo hashtag!

wikymary |

Ciao Csaba, in attesa di ricevere il tuo nuovo libro, posso dire che questa definizione di casalinga in carriera è perfetta. Un po’ meno lo è la mia organizzazione. Devo seguire di più i tuoi consigli. Condivido pienamente il tuo pensiero su come vivere il proprio essere donna in questo millennio. Un grande abbraccio e un saluto a tutte voi.

Lalla |

Io questo post lo trovo adorabile. Sarà pure “sponsorizzato” ma c’è tanto di te e il tuo stile di scrittura è sempre coinvolgente.
Io da ormai dieci anni mi definisco “mezza casalinga”. Nel 2009 ho trovato per caso un lavoro part time, anche se lo cercavo a tempo pieno. I miei ritmi da allora sono rallentati: ho imparato ad amare la mia casa, a prendermene cura, abbiamo adottato due cagnoline e grazie a te e al tempo che avevo a disposizione sono diventata una cuoca eccellente.
D’altro canto non potrei mai rinunciare alla mia indipendenza economica, alla mia auto, alla possibilità di comprarmi un vestito o un libro senza rendere conto a qualcuno, mi ritengo quindi molto fortunata!
Si, il tuo stile di vita ha influenzato molto il mio. Sei stata in questi sette anni un esempio di positività, di buon gusto e di amore.
Se le persone vengono a casa mia e si meravigliano di quanto sia “coccola” o si stupiscano di come con poco ho reso il mio matrimonio una piccola festa piena di gioia ed eleganza, lo devo anche a te. 🙂

csaba |

Cara Lalla, le tue parole mi riempiono il cuore di gioia e gli occhi di lacrime. Spero di avere presto l’occasione per rivederti, perché vorrei abbracciarti. Io ho solo indicato una strada – ma tu l’hai percorsa e sei l’esempio, per te stessa, per me e per tutti, che se vuoi cambiare, puyoi cambiare. Sono felice di averti mostrato come si ama con il mestolo. E ti aspetto presto! Buona serata

Lalla |

Sabato ci sarò, carica di abbracci! A presto ❤

Il circolo delle Signore |

Anche io mi accodo al movimento casalinga in carriera (con prole!). Che bello leggere queste parole, mia mamma si arrabbiava quando da piccola alla domanda “Cosa vuoi fare da grande” rispondevo “La casalinga!”. Adoro prendermi cura della mia casa, creando ambienti rilassanti affinché quando al rientro a casa ci si senta coccolati, dedicarmi a piccoli gesti per renderci felici di stare insieme. Sulla cucina devo ancora migliorare eh, ma non demordo. Grazie Csaba

csaba |

Cara Simona, una bambina che sogna di fare la casalinga può avere un grande futuro! Come donna, come madre, come moglie, come persona a tutto tondo. San Francesco diceva “è nel dare che noi riceviamo”. E nel dare alla casa e alle persone che la abitano io ricevo indietro moltissimo!

Mary |

Cara Csaba, desidero ringraziarti di cuore per lo stile di vita che intendi e racconti con il tuo modo di essere. La tua serena eleganza è frutto di scelte che senza dubbio hanno anche le difficoltà e stanchezze tutte umane, ma tu hai la grazia di prediligere il lato positivo al lamento tanto di moda, e credo che questo faccia di te un modello femminile prezioso… te lo dico da donna e da mamma di un’adolescente. Sono una casalinga per scelta da un po’ di anni e sto imparando a non vergognarmi più di esserlo, anche se qualche volta le stesse donne che incontro non comprendono (o non rispettano) le motivazioni della mia scelta. Sono felice e realizzata nel prendermi cura della mia famiglia con attenzione… sai, ti confido che da credente, dopo anni di una scelta non sempre semplice, ho capito che mi è stato fatto il dono di vivere una famiglia piena d’amore, proprio a me che qualche anno fa non credevo potesse essere possibile. E quando ti fanno un dono, non puoi che essere colma di gratitudine. Grazie.

gisella |

bellissime parole Mary! Non tutti hanno la saggezza di riconoscere che ci è stato fatto un dono molto speciale e di apprezzarne sino in fondo il suo valore. Buona giornata

Alberto Baccani |

Carissima CSABA siete proprio bravi, questa edizione di Cortesie è splendida e non ne perdo una poi complimenti a chi sceglie le coppie e le location veramente splendide. Poi sei troppo divertente quando parli del cucchiaino da dolce…..ancora complimenti a tutti e tre in particolare a Diego veramente simpatico e a Roberto molto molto bravo.

csaba |

Caro Alberto, era un po’ che non leggevo un tuo commento. Grazie! Sia per il commento che per i complimenti, che girerò ai miei due colleghi e compagni di avventure intorno alla tavola. Un saluto

marinella |

Cara Csaba, ti seguo oramai da anni. Sinceramente all’inizio mi sembravi troppo perfetta
per essere vera,poi é successo qualcosa : la tue ricetta delle meringhe e la tua pavlova
mi hanno incantata. Erano anni che cercavo di eseguire le meringhe senza successo.
In un attimo la distanza che ci separava é scomparsa.Ora ti seguo sempre e condivido i
tuoi gusti e le tue idee. Spero prima o poi di poterti incontrare. Falconeri é un’azienda
che conosco e che apprezzo da sempre. Buona giornata!

csaba |

Cara marinella, grazie per questo commento, grazie per averlo scritto. Sono felice che la meringa sia stata il mezzo per eliminare la distanza. Forse mi sono inizialmente costruita un po’ troppo, per paura di svelarmi, o per esigenze televisive che erano più grandi di me. Ma qui tu stai parlando alla me stessa autentica e senza firlti, quella che ora sono capace di mostrare più spesso.

gabriella |

cara Csaba ti seguo da sempre, ho tutti e dico tutti i tuoi libri, mi piaci parecchio e anche mia figlia ti segue , apprezziamo i tuoi consigli ed ambiremmo ad essere sempre come te ma, purtroppo, alle volte come dici tu, ci troviamo nel caos quotidiano e ….bhe la sera sono esausta; vesto Falconeri da parecchio trovo i capi di una vestibilità e di una qualità assoluta.
buona vita Csaba

csaba |

Cara Gabriella, anche io la sera sono esausta, ti capisco. Ognuno di noi ha i propri livelli di energia, vanno rispettati. Un saluto a te e a tua figlia (io ho scoperto Falconeri da poco invece, e mi piace tantissimo, anche per la sua filosofia aziendale, oltre che per i capi)

Daniela |

Cara Csaba leggere i tuoi post è sempre “rigenerante”, grazia, stile, eleganza ed umanità ti contraddistinguono e sono per me stimolanti per poter imparare e mettere in pratica sempre di più una quotidianità basata su momenti ed esperienze vere, reali e piene. Credo che come in ogni viaggio le persone che ci hanno cresciuto ed educato abbiamo svolto un grande compito, trasmettendoci valori. Essere casalinga, in carriera, o no, non deve più essere percepito come un deficit o status, ma piuttosto riprendiamoci la nostra femminilità e valore di “donne di casa”, senza nessuna paura. Buona giornata.

csaba |

Cara Daniela, la femminilità dovrenne essere dichiarata “patrimonio dell’umanità” secondo me. E se fosse una statua, io la vorrei con la gonna. Essere una donna di casa è bellissimo per me. Ci sono lavori domestici che amo di meno, certo. E altri che affido a una collaboratrice. ma ce ne sono moltissimi che voglio tenere per me. Come quando faccio il nostro letto matrimoniale al mattino. E tutta la giornata va in ordine con un gesto. Buona serata

Daria Vysochanska |

Buongiorno ☺
Cara Csaba,sei la mia musa e la mia ispiratrice,vorrei tanto avere la tua determinazione e pazienza per vita da casalinga,però oramai da due anni che non lavoro(due gemelli di 17 mesi….)-mi accorgo che non sono fatta per questo importante ruolo.
Sono arrivata in Italia e ho dovuto cambiare completamente la mia vita.Sono diventata abbastanza brava nel mio lavoro di “casalinga a pagamento”-collaboratrice domestica,ma la soddisfazione di fare lo stesso lavoro per mia famiglia non mi viene così come per te….purtroppo. Ti seguo da parecchio tempo e mi piaci tanto.
Magari un giorno imparerò di amare questo stile di vita,almeno spero.
Ti auguro buona giornata e buon lavoro
Grazie per tutti tuoi consigli 🌻

csaba |

Cara Daria, dalle tue parole penso di intuire che forse la tua è solo un po’ di stanchezza nei confronti di un momento della vita che chiede tantissimo. Hai cambiato Paese, hai lavorato duro, ora sei diventata mamma… forse vorresti un po’ di riposo. E’ naturale. Ma tra poco ti accorgerai secondo me di quale privilegio la vita dà a noi donne che svegliamo i nostri figli. Il piacere di farli contenti con una ricetta (mio figlio è appena uscito per andare a basket e mi ha chiesto di preparargli la maionese…). La tua vita è cambiata e può cambiare in meglio. ma tu devi guardarla dalla giusta angolazione. E’ sempre, tutto, una questione innanzitutto di punti di vista. poi ovviamente viene il resto… Due gemelli di 17 mesi sono impegnativi! In questo salotto hai sicuramente chi ti supporta.

Daria Vysochanska |

Grazie mille per la bellissima risposta 🌹
Per me è un grande sostegno le tue parole
Grazie 🌼

Claudia Andreotta |

E’ facile mettersi una tuta e tenerla tutto il giorno, è facile andare a compare le cose pronte, è facile apparecchiare con le prime cose che capitano ed è così facile lamentarsi di non avere tempo. Ma io preferisco vivere la fatica e la soddisfazione di sentirmi in ordine cambiando abito per ogni occasione della giornata (a volte basta un foulard o le scarpe), di cucinare ciò che offro alla mia famiglia, di avere i fiori freschi sulla tavola. Mi piace vivere così, con la sveglia puntata prestissimo per avere più tempo da dedicare al mio lavoro e alla mia passione. Ecco, non ho tempo per lamentarmi!!!

csaba |

Cara Claudia, il tuo commento è bellissimo e mi sarà da esempio la frase “non ho tempo per lamentarmi”. Anche a me piace vivere come te, è decisamente più faticoso, certo. ma quando mi chiedono “ma chi te lo fa fare?” sorrido e rispondo “io”. Buona serata

Claudia Andreotta |

Carissima, tu che rendi tuo un mio pensiero!!! Dopo questo commento mio marito (che ho capito essere il gemello astrale del tuo Lorenzo dopo aver letto la storia del vostro albero di Natale, praticamente identica alla nostra) dovrà smetterla di punzecchiarmi per qualche secolo dicendomi che cerco invano di seguire i tuoi consigli!!

Cristiana Carretti |

Buongiorno adoro leggere come scrivi, e adoro il tuo modo molto chic ma allo stesso modo semplice di porti, la Casalinga in carriera la farò già mia!!!!
Buona giornata e buon lavoro

csaba |

benvenuta nel mio club 🙂 C’è tanto posto per tutte!

Mariateresa |

Sei ammirevole e la tua semplicità’ ti rende speciale. Io mamma di 6 ragazzi, ti ammiro e mi sei di esempio. Buon lavoro

csaba |

Cara Mariateresa, con sei figli, sei tu ad essere il mio oggetto di ammirazione. Complimenti, e buon lavoro anche a te.

MARA ROCCAFORTE |

Cara Csaba,
mi piace la tua definizione di “casalinga in carriera”. Sicuramente ispiri uno stile di vita che vorrei fare mio. Gestire il mio lavoro e la mia carriera, gestire la mia casa, gestire la mia “carriera” sportiva (con gli allenamenti a notte fonda) e gestire in futuro la mia famiglia (sperando di riuscire a crearne una!)…senza fretta e soprattutto senza ansia! Con uno stile più femminile soprattutto in ufficio.
Sono ancora moooolto lontana dal risultato ottimale ma sono sicura che con impegno, organizzazione e i tuoi consigli ce la posso fare.
Un abbraccio
Mara

csaba |

E io Mara tifo per te. Siamo tante. #Celapossiamofare

Martina |

Come ti dissi la prima volta che ti incontrai, cara Csaba, tu sei la più grande fonte di ispirazione per me! E continui ad esserlo in ogni cosa che dici o fai. Io devo lavorare, quindi mi accontento di fare la casalinga nel weekend, quando finalmente posso dedicarmi a mio marito, ai miei amici, al mio gatto, alla cucina ed alla tavola (e ai miei fiori). Adoro il caos calmo che precede una cena da preparare ed organizzare per chi amo. Adoro impastare, inventare, pensare a rendere felice chi mangerà ciò che preparerò e chi siederà alla mia tavola. Con i tuoi consigli mi sento sempre più sicura (sono la ragazza imbranata della crema pasticcera del Women in Coffee di Vergnano, quel giorno per me è stato una svolta) e amo sempre di più i miei momenti in famiglia. Io e mio marito abbiamo scelto di non avere figli (e da pochissimo mi è stato anche sconsigliato di averne per motivi clinici) e siamo molto criticati per questo, ma anche senza figli si può essere casalinghe, vero? Grazie per tutto.

loredana |

Ciao Martina, tra tutti i commenti che ho letto ho deciso di scrivere a te, perché come te lavoro e sono al contempo una casalinga dopo le 10 ore in ufficio, sono sposata, non ho figli. Mi piace leggere e scrivere, cucinare, curare la casa, fare sport. Se ti fa piacere puoi leggere di me sul mio blog. Un caro saluto Loredana

Martina |

Cara Loredana, perdonami ho letto la tua risposta solo ora. Leggerò con grande piacere il tuo blog, anche io ne sto iniziando uno.