22 Febbraio 2014

Come cucinare bilanciato

Mangiare in modo bilanciato è una scelta d’amore verso il nostro corpo. Non è semplice, ma può diventare molto naturale. Un passo alla volta, si tratta di impostare un metodo per approcciare il cibo.
31 commenti

Cucinare bilanciato è qualcosa che si fa ogni giorno. Significa scegliere come propria “cucina” quella impropriamente definita mediterranea (trovo che la definizione sia troppo generica se non è accompagnata da una spiegazione) e imparare a compensare gli eccessi.

Dunque, si parte. Pubblicato il manifesto, mi metto il grembiule e scendo in cucina. Nel prossimo mese capiremo insieme come si fa a cucinare in modo “bilanciato” nella pratica quotidiana. E sperimenteremo qualche ricetta, quelle alle quali mi sto dedicando io nei ritagli di tempo mentre preparo il mio prossimo libro (che di ricette ne ha un centinaio e che mi tiene occupata il giusto…).

Quando mi chiedono in quale tipo di cucina sono specializzata, rispondo così: “sono italiana, ho studiato in Francia, mi sono specializzata in cucina mediterranea”. Questa è la cucina che pratico a casa mia tutti i giorni: italiana nelle origini, mediterranea ai bordi. Adoro contaminare le mie ricette – che partono dalla cucina italiana e da quella francese – con influenze marocchine, libanesi, spagnole, turche.

Quella che ne esce è una cucina bilanciata che, sino ad oggi, non ha trovato molto spazio né in televisione né nei miei libri, probabilmente perché non ero abbastanza matura per rivelarla. Questa cucina bilanciata è quella che vorrei insegnarvi quest’anno, attraverso il blog.

Mangiare in modo bilanciato è una scelta d’amore verso il nostro corpo. Non è semplice, ma può diventare molto naturale. Un passo alla volta, si tratta di impostare un metodo per approcciare il cibo.

Come ho indicato nel mio manifesto “credo in un solo cibo” (W01) il primo livello di difficoltà sta nel riconoscere la stagionalità di ciò che mangiamo e nel rispettarla. È difficile resistere alla tentazione del prodotto che arriva a noi tutto l’anno e spesso cado anche io nella trappola di acquistare qualcosa che non è stagionale, soprattutto quando per motivi professionali mi trovo a dover acquistare fragole a marzo per una torta che sarà pubblicata a giugno. Creare l’aspettativa del prodotto alimentare è un modo bellissimo per attendere i tempi della natura e seguire le stagioni. Se succede una volta ogni tanto, ci si può passar sopra. Ma imparare ad utilizzare il prodotto di stagione su base quotidiana cambia il nostro modo di mangiare.

Balanced cooking è un manifesto che implica scelte semplici ma radicali: cibo non industriale, preparato con le nostre mani, come base della nostra alimentazione quotidiana e come “cura” contro gli eccessi e le eccezioni alla regola.

 

Oltre a scegliere cibi freschi, di stagione e che non hanno viaggiato troppo per raggiungere le nostre case, dobbiamo imparare a conoscere i “cibi che fanno bene” – quelli che spesso sono chiamati “super foods”. Devo avvisarvi, il termine “super food” non è un termine scientifico e spesso viene abusato. È stato coniato per raggruppare un certo insieme di alimenti (prodotti naturali) che hanno un potere benefico sulla nostra salute. Se è vero che non è provato che siano miracolosi nella cura di molte malattie, è anche vero che ciò che contengono fa molto bene al nostro organismo. La cucina bilanciata deve essere sviluppata intorno a loro, stagionalmente.
Sono definiti super foods

 

 

Avocado, quinoa, thé verde, salmone, cavolo nero e frutti di bosco – questi sono gli ingredienti che non devono mancare in casa se volete iniziare a cucinare bilanciato e sano.

 

 

Devo rinunciare al fritto, ai grassi animali, a tutto ciò che di buono e di bello si può fare con ingredienti come farina, burro, zucchero e uova? Assolutamente no. Bilanciare significa “mediare”. Comprendere quali sono i contorni del nostro campo d’azione e cercare di non superarli spesso. Ma, soprattutto, significa avere la cura che annienta l’eccesso quando questo capita.
Un tempo le feste erano il naturale momento di abbondanza del cibo e il resto dell’anno un periodo “di magro” che faceva della cucina casalinga qualcosa di bilanciato per natura. Oggi il benessere ci chiede di riflettere e di imporci dei limiti: di quantità, certo – ma soprattutto di qualità. Si sta peggio (e si ingrassa molto di più) mangiando poco e male che in quantità ma bene.

 

Nelle prossime lezioni, otre ad affrontare delle ricette come esempio, impareremo anche che cucinare in modo bilanciato significa scoprire, accogliere e poi masterizzare tecniche di cottura, di condimento e di presentazione del cibo.

One-Good-Dish-756x1024 E ora, carta e matita alla mano, vi chiedo di fare un po’ di pulizia in dispensa e nel vostro modo di fare al spesa. Fate un elenco di quello che avete in dispensa. Eliminate il confezionato (non buttatelo! Mangiatelo un po’ alla volta e non riacquistatelo più). Scrivete sul vostro foglio 5 ingredienti e/o piatti che volete sperimentare nel mese di marzo. Sarà il vostro compito della settimana. Ecco i miei cinque, ispirati all’ultimo libro di cucina che ho acquistato – One Good Dish di David Tanis, uno degli chef “cresciuti” da Alice Waters (vedi post http://www.csabadallazorza.com/i-9-punti-della-rivoluzione-deliziosa-di-alice)

  1. avocado (qualcuno non l’aveva capito?)
  2. noodles di grano saraceno
  3. amaranto, quinoa e bulghur
  4. semi di lino
  5. salmone e pollo cotti al vapore o al naturale (che siano buoni!)

 

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31 commenti

katia |

Da scolara indisciplunata(come in realta’ non sono mai stata) non ho fatto la lista dei cinque ingredienti da provare assolutamente perche’ credo di non averne bisogno…son gia’ tanto curiosa di mio!…pero’ stamani ho acquistato il Daikon, che non ho mai provato, ma adesso non so come cucinarlo…qualcuna di voi lo sa? Altrimenti cerco su internet appena posso.

katia |

Pure io ho bisogno degli occhiali….(indisciplinata!) 🙁 …provo a chiamare Stella?

ljuba |

Il daikon si può consumre crudo , grattugiato su pesce crudo o unito alle insalate . Oppure cotto al forno o nelle zuppe . Prima di decidere come cucinarlo , assaggialo perché il sapore è piaxevolmente piccantino . Se decidi di farlo al forno è meglio sbollentarlo due minuti in acqua bollente , ottimo unito alle carote e irrorato con un trito di rosmarino , aglio e salsa di soia poi , 2OO gradi per 2O minuti in forno . Pare sia diuretico , drenante e sciogli grasso , un poco come tuttele verdure ma il daikon ha anche una buona dose di acido folico oltre ai minerali . Sono tante le possibilità per cucinare il daikon , ti ho suggerito la mia preferita , nonché la più semplice , comesai , io , in cucina viaggio sui binari della sopravvivenza . Poi , ci racconterai Katia …

katia |

Grazie Ljuba! Stasera lo provo!

ljuba |

Si , cucinalo a breve Katia , ho scordato di scriverti che , la radice di daikon perde consistenza in due tre giorni , indipendentemente da come la conservi .

katia |

Purtroppo ieri ho fatto tardi al lavoro e il daikon l’ho solo usato in insalata a julienne assieme a delle carote…non e’ male…allla fine e’ come un grosso ravanello! 😉 pero’ ne ho ancora, ci ritento stasera.

Maria Grazia |

Condivido il tuo pensiero. Lo porto già avanti da tempo, pur essendo una studentessa fuori sede. E mi piace il tuo approccio naturale e non ossessivo ed estremista verso l’argomento.

Anna Lisa |

Ciao Csaba sono molto contenta che affronti questo argomento. Ti volevo chiedere se potresti avere un occhio di riguardo pubblicando qualche ricettina per chi come me è intollerante alle graminacee, solanacee, lieviti. Spesso negli abbinamenti dei cibi è necessario sapere la famiglia di appartenenza (es. solanacee) per evitare così di mangiare “monocromatico” e sbagliato. Io mi sono curata da una nutrizionista e sono migliorata tantissimo perchè ho imparato gli abbinamenti tra alimenti. Per i prodotti non a km zero continuo ad assere un pò perplessa, preferisco variare meno ma scegliere i prodotti di casa mia (a volte contengono le stesse proprietà, basta conoscerle). Aggiungo solo una cosa: so per certo che quando si parla di integrale l’acquisto deve essere fatto verso prodotti BIO, altrimenti si mangiano tutti i veleni della pianta che finiscono proprio nelle parti grezze. Un saluto!

Nome * |

Che bello Csaba! Ti seguirò in questo cammino con passione! Adoro cucinare e cerco sempre di curare sia la provenienza che la qualità di quello che metto in tavola! Ultimamente per esempio mi sono imbattuta in un dilemma: la carne di pollo. Sappiamo che la carne bianca è sicuramente tra le più sane, ma il fatto che gli animali vengano riempiti di ormoni ed antibiotici credo faccia scendere questo tipo di carne all’ultimo posto per quel che riguarda la salute! E mi chiedo.. dove trovare del pollo il più possibile naturale?
Aspetto il prossimo post con impazienza!
Ti bacio!

claudialamaky |

Grazie Csaba per avermi dato un simpatico suggerimento, con i 5 cubi di marzo 🙂
la quinoa ci sarà di sicuro, la adoriamo, e di recente la sto sperimentando in tanti nuovi modi.
Mio figlio la chiama “quella che scoppietta”
altro, la roveja, un’antico legume che ho comprato da un produttore a Castelluccio di Norcia, uno edei pochi posti dove ancora si produce
e poi penseró agli altri tre.
cibi confezionati. non giardo nemmeno 😉 con tutte le mie allergie non me lo potre comunque permettere
claudia
http://www.fornellidisalvataggio.wordpress.com
csaba,sarei onorata se voessi dare anche solo uno sguardo al mio blog…dove peraltro nel post introduttivo ti cito anche (senza niminarti, non so se si puô. si puó? ) 😉
a presto

Marina N |

Da sempre sostengo la cucina mediterranea ed il fatto che si debba mangiare poco di tutto stando attenti in particolare ai condimenti. Non ho bisogno di controllare la dispensa non ho prodotti confezionati, certo non nego di averli utilizzati ogni tanto… ma non sono certo la regola nella mia alimentazione, soprattutto dopo aver scoperto la differenza tra ciò che si può preparare con le nostre mani e ciò che si acquista già pronto.
Sono pronta per questa nuova avventura!
P.S. ma il libro sulla toscana?……..

katia |

Csaba ci sei?
Conto fino a tre poi rispondo io a Marina….
1…….

Csaba |

Il libro sulla Toscana Marina è quasi pronto! Arriverà in primavera. Grazie per il tuo messaggio, usare qualche prodotto pronto non uccide certo! La differenza la fa la routine nello stile alimentare…

Marina N |

Grazie Csaba e.. Grazie Katia|

katia |

😉

Luisella e la piccola Alice |

Ciao a tutte, ho controllato nella dispensa, nessun cibo confezionato molti legumi cereali orzo cous cous mandorle e bacche di Goji …..alice e’ ghiotta di bacche!!!!
Grazie Ljiuba spero di trovare le ricettine sul tuo blog.
Bella Londra!!! Serena domenica

Patrizia |

sono pronta, ho tutti gli ingredienti, e tanta voglia di migliorare. grazie Csaba

Donna Bianca |

Innanzi tutto concordo in toto con il concetto che mangiare bilanciato vuol dire mangiare un po’ di tutto con moderazione e soprattutto alternando, senza eccessive rinunce o, peggio, adesioni acritiche alla moda alimentare del momento: infatti “cibi freschi, di stagione e che non hanno viaggiato troppo per giungere fino a noi” è il mio motto da sempre. Ammetto di fare un po’ fatica a conciliare questa filosofia con la voglia di alimenti che vengono da lontano, come pomelo, quinoa ,amaranto, bacche di Goji e pesci pescati qualche oceano più in là: cerco quindi di farne un consumo occasionale e di trovare piuttosto qualità altrettanto benefiche in cibi nostrani, anche se magari meno sfiziosi. Non è facile, ma ci si prova 🙂
Ps questo bizzarro inverno-non inverno ha fatto fiorire già da giorni le piantine di fragola che ho sul balcone: se il sole non ci abbandona, in settimana raccoglieremo i primi frutti. Se penso che di solito in questo periodo siamo sotto la neve…

ljiuba |

Grazie Csaba , si , dispensa controllata e , niente cibi già pronti , fortunatamente li trovo da sempre poco invitanti è quindi da considerarsi più un caso che un merito . La seguirò Csaba e , grazie , grazie , grazie .

Cristina C. |

Sono abbastanza soddisfatta, niente cibi confezionati in dispensa, me lo sono sempre imposta… Nota dolente i legumi e i cereali: ho un pacchetto di cous cous nuovo e mai utilizzato e solo mezzo pacchettino di ceci e mezzo di lenticchie…. Quest’ultime le ho cucinate per l’ultimo dell’anno e non in modo molto salutare…
Spero davvero di migliorare e sono certa che seguendo i tuoi consigli posso farlo….
Buona domenica a tutte….

Manuela |

Eccomi pronta a imparare a cucinare bilanciato! Da tanto volevo provare ma non avevo mai la spinta giusta! Dispensa controllata e per mia fortuna non ho molti piatti già pronti, non mi hanno mai entusiasmato. Ho già pronta la lista dei 5 ingredienti da sperimentare a marzo. Si parte!:-) Grazie Csaba!

ljiuba |

Con le bacche di goji è anche possibile preparare una deliziosa tisana , teiera di ghisa , due cucchiai di goji nel filtro , acqua calda e , dieci minuti di infusione . Otterrai una ottima tisana e potrai mangiucchiare le bacche ormai ammorbidite o , usarle per torte , biscotti , ect. Volendo potrai dolcificare a piacere ma , è già dolce di suo .

katia |

Grazie Ljiuba(ma e’ il tuo vero nome?) la provo subito!

ljiuba |

Si , Katia , ljuba è il mio vero nome , in realtà non è un nome propi ma , latrduzione della parola Amore . Quando nacqui i miei genitori si amavano molto e da qui il nome . A riprova puoi andare sul mio blogghettino , non scrivo di cucina , non ne sono alla altezza Katia , scrivucchio per diletto della mia vita qui a Londra . Fammi sapere se la tisana ti piace , deliziosi anche i muffin integrali con le goji , poi mi racconterai , grazie , ljubarosler .

katia |

Mi piace il tuo nome! E’ un amore! 😉

pat |

mangio ogni tanto il cous cous. nei giorni scorsi ne ho preso una scatola semi-integrale in un negozio biologico. sono curiosa di provare il sapore.

katia |

Ok ci siamo……ho controllato la dispensa, ma cosa intendi per confezionato? E’ naturale che nella mia ci siano prodotti confezionati, caffe’, farina, fette integrali, qualche scatoletta di tonno al naturale, pasta…..questi spero siano esclusi…o no?

Csaba |

Certo! Intendo dire piatti pronti già cucinati. Grazie per averlo scritto, lo specifico meglio nel post

katia |

Molto bene…adesso va meglio, avevo frainteso.
Posso dire con orgoglio di non avere niente di “confezionato” nella mia dispensa, al contrario ho molti semi cereali e legumi che rientrano senz’altro nella categoria cibo sano…..ultimamente ho trovato pure le tanto chiacchierate bacche di goji e mi sono convertita anche a quelle, che pero’ uso piu’ come un calma fame che altro 😉

doina |

sembra semplice, dai cominciamo, :-), Csaba se sapessi quante volte mi chiedevo auando ti vedovo in tv cucinare i fritti, x lo fai? ma proprio te, veramento non capivo, ma ecco la risposta e venuta se sono contenta che la pe penso come te, SI PER LA CUCINA SANA

Annalisa |

Sei sempre chiarae precisa e a vedere te sembra che come cucini tu x voi e come inssgni a noi sia la strada giusta devo dire che vivendo al mare Cessnatico offre sempre prodotti freschi sia di mare che di terra da noi funzionano molto bene i mercatini dei contadini non si spende proprio di meno ma sicuro e a km 0 grazie mille buona serata