11 Ottobre 2013

Zampe di rana, occhi di pipistrello

Come detto, 31 di ottobre apre la mia “stagione del Camembert”. Così, quando giro il calendario sul mese di ottobre, inizio a pregustarmi l’arrivo di quel primo morso cremoso, che per tradizione accompagno con cetriolini sottaceto e pane di segale.
24 commenti

Tre settimane (scarse) alla notte di halloween – che per me è una sera molto speciale, perché rompe il mio fioretto, fatto tanti anni fa, di non mangiare Camembert dal 31 di marzo al 31 ottobre…

Se come me amate festeggiare (qualunque sia il motivo) la notte delle streghe, vi sarà utile qualche ricetta che ho acquisito negli anni, interpretando ovviamente quelle di chi è più bravo e più esperto di me, e poi trovando un modo personale di presentarle. Alcune, quelle che amo di più, sono confluite nell’ultimo capitolo del mio libro, Csaba bon marché.
Ho iniziato a festeggiare la notte delle streghe ben prima che questa abitudine si diffondesse anche da noi in Italia. Come molte feste minori, ad alcuni potrà sembrare un’operazione meramente commerciale, ma in realtà questa tradizione celtica, nata per festeggiare la fine del raccolto nei Paesi nordici, e poi esportata in America, ha uno spirito nobile e ha segnato per molte generazioni la notte di passaggio tra la stagione calda e quella fredda.

 

All’inizio l’atmosfera cupa che avvolge questa notte derivava dai canti dei contadini che scacciavano gli spiriti maligni per proteggere il loro raccolto, radunandosi intorno al fuoco. La zucca intagliata e illuminata all’interno è arrivata dopo, con la leggenda del fabbro Jack,  condannato a errare per l’eternità dopo essere stato cacciato anche dall’inferno per aver stretto un patto con il diavolo cercando di ingannarlo per ben due volte.
I tempi moderni hanno poi introdotto la presenza di fantasmi fatti con lenzuola bucate, streghe dai cappelli a punta, ragni di plastica che sembrano veri arrampicati su ragnatele di cotone che si possono tessere con facilità anche in casa… Aggiungi una bella giornata piovigginosa, un po’ di nebbia e una bella stalla polverosa e avrai uno scenario perfetto per ambientare la tua festa di Halloween, anche senza dover per forza cucinare una zuppa con zampe di rana e occhi di pipistrello.

 

Come detto,  31 di ottobre apre la mia “stagione del Camembert”. Così, quando giro il calendario sul mese di ottobre, inizio a pregustarmi l’arrivo di quel primo morso cremoso, che per tradizione accompagno con cetriolini sottaceto e pane di segale.

 

 

Come primo piatto, invece, da diversi anni preparo una vichyssoise calda, che mi è stata insegnata da una signora svizzera amica di mio padre, in una vera notte buia e piena di fantasmi, probabilmente autentici. Quello è stato l’Halloween che ricordo come più freddo e spaventoso della mia vita da ragazza. Era l’autunno del 1998 e poiché il 31 ottobre è anche il compleanno di mio papà, eravamo andati tutti a sud di Ginevra, in un paesino arroccato verso il confine con la Francia, a trovare un’amica di mio padre che viveva, allora, in un castello medioevale (oggi vive a Parigi in una incantevole casa con giardino, molto meno buia ma di altrettanto fascino). Il castello era il luogo perfetto per organizzare la festa delle streghe, con tanto di ponte levatoio e una ventina di stanze fredde e buie collegate tra loro da scale umide disseminate di vere armature in metallo lucidato per l’occasione.
Fu quell’anno che imparai a preparare la mia versione attuale della crema di porri e patate, servita calda anziché fredda, come vuole invece la ricetta tradizionale. Fu lì che sperimentai la mia prima cena di Halloween a buffet, allestita in un salone enorme e troppo freddo nonostante il camino acceso. Quella notte, nella mia stanza, le tende di velluto cremisi sembravano muoversi da sole, non saprò mai se per l’effetto di un bicchiere di vino di troppo o di qualche ospite della casa non presente alla cena…

 

 

Lascia un commento!
24 commenti

marco |

Ma quando ti rivediamo in tv? Hai in serbo qualcosa per Natale?

Rita Rezzaghi |

Come tutti gli anni da quando sono stata in famiglia in California nel 99 faccio la zucca da mettere sulla finestra!
Per me é una tradizione fare la zucca e la prossima settimana andrò a prenderla.
Poi oltre a quella metto sparsi per casa qualche decorazione e oggetto che ho preso nel corso degli anni sempre in tema.
Questo é il primo Halloweeen con il mio piccolo Edoardo e anche se lui ha solo un mese e mezzo e non capirà cosa succede per me sarà un po’ più speciale quest’anno…ma ogni giorno é speciale da quando c’é lui con noi!!!
Buon fine settimana a tutte! Rita

Marina N |

Rita che bello!! E’ nato!! Rallegramenti un bacio al piccolo e alla mamma 🙂

Daniele |

Essendo un amante dell’inverno, anch’io vedo Halloween come un passaggio dalla stagione calda alla sospirata (almeno da me) stagione fredda!
Purtroppo non potrò festeggiare molto la sera, perché l’indomani sarò impegnato con la raccolta delle olive, ma potrò concedermi una dolcissima caccia al tesoro in tema con il mio cucciolo di 7 anni!
🙂

Roberta |

Per me qualunque occasione per festeggiare va bene: anche il lunedì sera, perché la giornata più faticosa della settimana è passata, la domenica, perché ho più tempo e ogni altra festa “comandata” o no che sia. Quindi ben venga anche halloween e la festa del ringraziamento. Personalmente ho già sperimentato la pavlova e le uova. Aspetto con curiosità tea time e soprattutto “lezioni private” la cui uscita è stata spostata più volte. Mi associo a Katia aspetto il prossimo articolo …..

Donna Bianca |

No dai, in Italia almeno la festa del Ringraziamento no…

Marina N |

Wow! Tanto per cambiare sono al buio o quasi, ( no non è per risparmiare, è la pigrizia di alzarmi e accendere la luce) fuori ci sono lampi e tuoni…..
ho acceso il pc mi sono collegata al sito di Csaba e che ti vedo?! Le nuove foto…..
Atmosfera un pò tetra ma mi piace, forse perhè s’intona con il mio umore!
🙂

giovannella |

Bisogna riconoscere che Csaba ha una fantasia davvero fervida, il racconto della signora che vive in un tetro castello e prepara la zuppa vishyssoise in una notte buia e tempestosa pare davvero la scena di un film di Harry Potter…

francescap |

Ragazze ho appena letto su facebook che uscira’ a novembre il prossimo libro di Csaba, Tea Time che bello!1 Cara foodwriter mi raccomando facci sapere!! L a mia libreria di casa ha ancora diversi spazi vuoti, ciaooo!

ANTONELLA |

quest’anno entro anche io nella comunita di festeggiare halloween….mi sto preparando grazie per i consigli…..ciao e buonagiornata

Valentina |

Il tuo “Csaba bon marchè” è uno dei miei libri preferiti! Quest’anno ho deciso di prendere in prestito il tuo menù tradizionale di Halloween che attira molto i miei sensi! In più mi divertirò a preparare dolcetti divertenti per i miei bimbi! Martha Stewart ha nel suo sito un repertorio infinito! Grazie per i tuoi spunti e le tue inspirazioni, la cui ripetizione a me non disturba affatto!

Donna Bianca |

Non ho mai avuto particolare passione per la notte delle streghe. L’ho sempre sentita come qualcosa di estraneo, e sono molto felice che i figli siano cresciuti abbastanza da poterne serenamente ignorare l’esistenza.
Sono invece un’appassionata della crema di porri e patate, che anch’io servo calda: la trovo un primo piatto delizioso, anche senza fantasmi per casa 😉
PS: ma il progetto “One year for a beautiful table” è stato definitivamente abbandonato? Che peccato…

Cristina C. |

Donna Bianca mi hai letto proprio nel pensiero….Mi sono fatta la stessa domanda dopo aver “riletto” per la seconda volta il post (la prima è stata nel libro)…. Mi piacerebbe ritrovare le tue lezioni….

katia |

….e mi unisco anche a questa richiesta….

Marina N |

Mi associo anche io non sono un ‘ appassionata della notte delle streghe, non sento mia questa tradiione pe me quei giorni significano ricordare i nostri Santi ed i nostri cari he non ci sono più, ciò no toglie però che Halloween abbia un suo facino!
Adoro invece la zuppa di porri ed attendo la continuazione del progetto ” One year for a beautiful table”

Marina N |

Aiuto!! Quanti errori ! Forse ho scritto un pò di fretta e quasi al buio?
🙁

katia |

???

Marina N |

Katia mi sono persa che significa?

katia |

Niente Marina…scusa, e’solo che non si vedeva il post con gli errori di cui parlavi…adesso pero’ si…ora ho capito! 😉

gisella |

Buongiorno a tutti,
anch’io essendo vissuta x parecchi anni negli States ho festeggiato Halloween molte volte(specialmente quando i miei figli erano piccoli) quindi apprezzo che si parli e si scriva di menù fatti appositamente x “la notte delle streghe” ma preferirei trovare nuove ricette piuttosto che quelle già pubblicate su un libro (anche xchè a che scopo acquistarlo se poi le ricette le puoi reperire anche qui?) Sono certe che Csaba abbia tante altre ricette da condividere e che possano ispirarci durante la notte più “paurosa” dell’anno.
Please Csaba pubblica qualche altra ricettina 😉
Grazie

katia |

Naturalmente io condivido il tuo pensiero…..ogni volta spero in una nuova ricettina e invece…. 🙁

Dorina Palombi |

Adoro le sensazioni trasmesse da queste parole ma ammetto di preferire le note aranciate e autunnali del Giorno del Ringraziamento, festa che ho fatto mia e della mia famiglia ormai da un paio d’anni. È sempre bello ritrovrsi ad una tavola e ringraziare per i doni meravigliosi che la vita ci offre.perché non festeggiare dunque!!!

Claudia Landoni |

…è da più di una settimana che sto facendo la lista di quello che voglio preparare per una cena che farò e ho trovato qualche ricetta assolutamente da eseguire nel tuo libro “bon marché” Grazie fin d’ora! …metterò poi sul mio blog le foto di tutto: allestimento tavernetta e tavola!

katia |

Ho come un deja vu’…..dove ho gia’ letto questa storia?!? ;-S
Certo i fioretti non si svelano ma da quando l’ho visto nel libro la mia curiosita’ e’ andata in fermento.
Aspetto il prossimo articolo….