Gennaio ha appena scollinato le prime tre settimane e l’anno, per me, sta partendo ora. Mentre scrivo, in questo momento, sono seduta al tavolo da pranzo e la mia preoccupazione più grande è condividere qualcosa che sia davvero utile. Ci sono mille luoghi dove leggere consigli, trovare contenuti di ispirazione e idee interessanti.
Ho molte idee in testa e – contrariamente a quanto accade di solito – non hanno ancora preso un ordine definitivo. Ma so che succederà e una delle cose che ho imparato nel tempo è che dobbiamo davvero avere pazienza con la vita, perché avere fretta porta a risultati mediocri. Quindi, armata di pazienza, forza di volontà e l’energia positiva che mi caratterizza, eccomi qui a voi.
I risultati del sondaggio lanciato su Instagram a inizio gennaio sono stati molto chiari. Hanno partecipato poco più di 50mila persone (siete tanti, che bello!) e tra chi ha votato è emerso chiaro il desiderio di trovarsi qui, su queste pagine, per riprendere un discorso iniziato tempo fa e farne nascere di nuovi.
il 59% desidera solo leggere, mentre il 36% anche commentare. I post saranno dunque commentabili e io cercherò di rispondere alle vostre domande, ma essendo questo un salotto, le conversazioni tra di voi sono le benvenute e mi fanno solo piacere. Io farò da padrona di casa cercando di essere il più ospitale e presente possibile. Ma la porta è aperta e il salotto è a vostra disposizione anche in mia assenza.
Parlando di cucina, il 52% ha chiesto ricette vegetariane e il 23% i dolci. Quindi, partiremo da qui.
LA CUCINA VEGETARIANA è una necessità, in questo momento storico, non più una scelta del singolo. Non è necessario ovviamente che divenga una scelta radicale per tutti, ma almeno che entri nelle nostre case un po’ alla volta. Io ho iniziato nel 2006 a diminuire in modo ragionato la carne, il pesce e i loro prodotti, e ne sono davvero felice. Ho coinvolto in questo cambiamento anche la mia famiglia, e facendolo in modo graduale non ci siamo neanche accorti più di tanto di aver ridotto così largamente il numero dei pasti a base di carne o pesce.
Facciamo un conteggio insieme: in una settimana ci sono 21 pasti: 7 prime colazioni, 7 pranzi, 7 cene. L’italiano medio consuma circa 79kg di carne (bovino, maiale e pollo) all’anno. È il dato più recente fornito da Coldiretti, condiviso da Legambiente, riferito all’anno 2022. Se dividiamo 79kg per 52 settimane (un anno) otteniamo 1,5 kg a settimana a testa. Sono circa 200 g al giorno a persona. Decisamente troppi, per la nostra salute innanzitutto, per l’ambiente che non può più sopportare gli allevamenti intensivi, per la spesa economica che è praticamente raddoppiata negli ultimi due anni (sono solo io a pensarla così o lo sperimentate anche voi?). Non è comunque il costo quello che mi muove verso un consumo di carne più contenuto, visto che oggi il rincaro degli ortaggi mi fa pensare che il vero lusso sia un’insalata di verdure che sono davvero cresciute al sole, più che un petto di pollo.
Ad ogni modo, sulla cucina vegetariana ho fatto molte riflessioni negli anni passati e scritto diversi libri che la abbracciano in pieno. Good Food – cibo semplice e sano, nel 2015 è stato il primo, seguito da Honestly Good e poi, più recentemente, da Cucina Economica, quello che considero il mio bestseller al momento. Per mangiare vegetariano senza compromettere salute e gusto dobbiamo puntare sulle proteine vegetali e sui derivati animali come uova e formaggio, ad esempio.
Quanto spesso? Ciascuno deve ridurre gradualmente secondo il proprio desiderio, non posso dire io quanto. Personalmente, divido più o meno i miei pasti settimanali in 5/7 a base di carne, pesce o pollo e di conseguenza 14/16 vegetariani.
Le mie 7 colazioni sono sempre vegetariane. I pranzi sono per la maggior parte vegetariani, almeno 5 su 7. Le cene sono 1 a base di pesce, 1 a base di pollo, 1 a base di carne e le altre vegetariane. La domenica sera preparo sempre la pizza con questa ricetta e la mangiamo guardando un film, tutti insieme. È un modo per salutare il week end e prepararci all’inizio della settimana.
Qualche idea di giornata tipo?
A colazione mangio yogurt intero naturale (senza zucchero quindi, ma con i grassi, sì, perché a mio avviso servono!) con il mio muesli fatto in casa, poi a pranzo di solito un piatto di verdura, magari con un uovo, oppure un formaggio fresco come ricotta, robiola. In inverno ho un debole per il camembert quindi in questi giorni c’è anche lui nel mio piatto. Raramente mangio la pasta, e quando la cucino a pranzo è sempre semplice e vegetariana.
La sera cucino per tutta la famiglia e cerco di variare il più possibile. Le nostre cene prevedono spesso un primo piatto (in questo momento zuppe di legumi, risotti e creme di verdura sono tra i miei preferiti) e un secondo a base vegetariana. Possono essere uova (le mie uova al radicchio sono un classico a gennaio) o una quiche, come quella ai carciofi. Oppure una pie di verdura, o dei tomini grigliati serviti con verdure saltate in padella (broccolo, carciofo, cavolfiore e carote, patatine novelle). Ma anche semplicemente un’insalata fresca, se prima c’è la pasta.
Sulla cucina vegetariana prometto ricette nuove con una certa regolarità. Parto con la sperimentazione e, vediamo, magari diventerà un nuovo libro. Per ora vi lascio un link alla raccolta che trovate sul sito, che ho chiamato #propostadelmese e che propone, ogni mese, cinque piatti da provare.
Ma a proposito di libri – il sondaggio chiedeva anche “parteciperesti a un book club se ne aprissi uno?” 5.958 persone hanno detto “sì” e sono state l’82% di chi ha votato. Quindi il book club apre e sarà annunciato a breve, con tutti i dettagli per partecipare. La prima lettura insieme la faremo in diretta Instagram a febbraio.
Per oggi mi fermo qui.
Un’ultima domanda, che faccio a me stessa. Perché dovreste leggere le mie righe? La mia unica risposta è questa, ve la scrivo con sincerità: perché sono pensieri che diventano frasi e frasi che diventano azioni, concrete, che ci possono aiutare a vivere meglio. Ambizioso? No, non in quel senso. Nessuno di noi salverà il mondo, concretamente. Ma insieme potremmo cercare di abitarlo con maggiore soddisfazione personale. Consumando meno, stando più sereni, essendo più educati e apprezzando di più quello che ogni giorno ha da offrire. Ovunque siate, chiunque siate, qui troverete un pensiero autentico, condiviso e scritto da una persona in carne ed ossa.
Vi auguro una bellissima settimana. E non vedo l’ora di leggervi.
A presto!