24 Ottobre 2018

DESIDERIO DI AUTUNNO E DI TAVOLE ACCESE DALLA LUCE DEL FUOCO

Adoro ottobre, con i suoi colori caldi, il desiderio di riaccendere il forno, la luce delle candele che fa tremare tutto con una nota di romanticismo. I week end in campagna sono il mio modo migliore di abbracciare questa stagione. Ho bisogno di pioggia e di cielo terso, di giorno e di notte. Di stivali ai piedi e maglioni morbidi di lana. Di famiglia e di vita. E voi?
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In questo momento vi scrivo da Palermo. C’è il sole, fa ancora caldo, ma la mattina quando apro le mie persiane e mi affaccio (alle 7:00) su Via Vittorio Emanuele, l’aria più fresca che entra nella mia stanza e la inonda del profumo della Sicilia mi ricorda che siamo in pieno autunno. Devio ammettere che i ritmi intensi delle registrazioni di Cortesie per gli Ospiti e di Honestly Good mi hanno fatto perdere il senso della stagione quest’anno. Ancora 9 giorni e poi tornerò a casa in modo più stabile, pronta a iniziare il piccolo tour di presentazione di Buone Maniere (sì, farò un post con le date a brevissimo – entro la settimana!).
Intanto mi sono riletta le pagine dedicate a ottobre della mia agenda, Csaba 5 Seasons. E ho riguardato le mie ricette per questo periodo. Vi lascio qui la mia lettura.

 

OTTOBRE, IL MESE PERFETTO.
Ottobre porta con sé le prime vere giornate fredde. Le sere più buie e il desiderio di nutrire l’anima con sapori avvolgenti cambiano di nuovo gli ingredienti della mia cucina, che ora chiede mele succulente, porri dolci e croccanti, rape rosse e noci burrose da servire con miele aromatico e formaggi cremosi.
Nell’undicesimo giorno di questo mese cade il compleanno di mia figlia Ludovica, mentre il 31 festeggiamo la notte delle streghe: il mio ottobre ruota intorno a questi due eventi, davvero molto diversi tra loro. Lilly festeggia generalmente con le sue amiche in un pomeriggio a base di cioccolato e abiti da principesse (la ricetta della sua torta preferita è qui); Halloween è la scusa per mettere il mio cappello da strega, tirare fuori la gonna nera lunga fino ai piedi e la scopa di saggina, avendo una motivazione in più per mettermi ai fornelli e preparare qualcosa di buono: dalla vichyssoise alla pavlova con i pipistrelli (le ricette sono tratte dal mio libro Csaba bon marché, oppure sul mio sito).

 

DAL RITO DI PASSAGGIO
ALLA FESTA DELLE ZUCCHE
Come molte ricorrenze minori, Halloween è per alcuni semplicemente una festa commerciale – ma non a casa mia, dove il “già pronto” ha davvero poco spazio e si attende questa data per ridare vita a una antica tradizione celtica, rivista e corretta in versione cittadina, quando non riusciamo ad andare in campagna per l’occasione. La tradizione narra che questa occasione sia nata per festeggiare la fine del raccolto in Irlanda, dove gli agricoltori si riunivano la sera del 31 ottobre per celebrare sino a notte inoltrata. Si trattava di un vero e proprio rito di passaggio: dalla stagione calda a quella fredda. L’atmosfera cupa che avvolge questo evento deriva dai canti dei contadini, che scacciavano gli spiriti maligni per proteggere il loro raccolto, radunandosi intorno al fuoco per tenerli alla larga. La zucca intagliata e illuminata all’interno è arrivata dopo, con la leggenda del fabbro Jack, condannato a errare per l’eternità dopo essere stato cacciato anche dall’inferno per aver stretto un patto con il diavolo, cercando di ingannarlo per ben due volte. Jack fece una lanterna usando in realtà una rapa, che poi la tradizione americana trasformò in una zucca, intagliata e svuotata per metterci all’interno un tizzone ardente: da allora la zucca arancio con il suo sorriso sgangherato è divenuta il simbolo di questa festa.
Per far divertire i bambini sono stati poi introdotti la presenza di fantasmi fatti con lenzuola bucate, le streghe dai cappelli a punta, i ragni di plastica che sembrano veri arrampicati su ragnatele di cotone che si possono tessere con facilità anche in casa… E la tradizione americana del “dolcetto o scherzetto” che vede i piccoli di casa andare di porta in porta travestiti in modo mostruoso, per raccogliere caramelle e dolci dai benevolenti e spaventare a morte chi nega loro un dolcetto. Aggiungi una bella giornata piovigginosa e un po’ di nebbia: avrai uno scenario perfetto per ambientare la tua festa di Halloween, anche senza dover per forza cucinare una zuppa con zampe di rana e occhi di pipistrello.

LA MIA TRADIZIONE
CAMEMBERT E VICHYSSOISE
Festeggio Halloween da molto prima che nascessero i miei figli: per me è da molto tempo una data bella da festeggiare. Il 31 di ottobre apre infatti la mia “stagione del Camembert”. Lo so che fa ridere, ma non è una stranezza fine a se stessa, è il risultato di un fioretto che ho fatto quando avevo venticinque anni, limitando il consumo del mio formaggio preferito al periodo che va tra il 31 ottobre e il 31 marzo. Così, da allora, quando giro il calendario sul mese di ottobre, inizio a pregustarmi l’arrivo di quel primo morso cremoso, che per tradizione accompagno con cetriolini sottaceto e pane di segale fatto da me. Come primo piatto, invece, da molto tempo preparo una vichyssoise in una versione non originale, ossia calda, che mi è stata insegnata da una signora svizzera amica di mio padre, in una autentica notte buia e piena di fantasmi. Quello è stato l’Halloween che ricordo come più freddo e spaventoso della mia vita. Era l’autunno del 1998 e poiché il 31 ottobre è anche il compleanno di mio papà, eravamo andati tutti a sud di Ginevra, in un paesino arroccato verso il confine con la Francia, a trovare un’amica che viveva, allora, in un castello medioevale. Il castello era il luogo perfetto per organizzare la festa delle streghe, con tanto di ponte levatoio e una ventina di stanze fredde e buie collegate tra loro da scale umide, disseminate di vere armature in metallo lucidato per l’occasione.
Fu quell’anno che imparai a preparare la mia versione attuale della crema di porri e patate, servita calda anziché fredda, come vuole invece la ricetta tradizionale. Fu lì che sperimentai la mia prima cena di Halloween, allestita in un salone enorme e troppo freddo nonostante il camino acceso. Quella notte, nella mia stanza, le tende di velluto cremisi sembravano muoversi da sole, non saprò mai se per l’effetto di un bicchiere di vino di troppo o di qualche ospite della casa non invitato alla cena…

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26 commenti

Isa |

Io non amo festeggiare…non scrivo con il preciso intento di distinguermi come voce fuori dal coro,ma io non amo festeggiare.l’epifania del signore è diventata la festa della befana cosi come la commemorazione dei defunti ha lasciato il passo ad halloween con tanti saluti alle tradizioni culturali del nostro bel paese.detto ciò,chi vuol esser lieto sia…e’ pur sempre meglio avere dei motivi per gioire anziché per piangere.d’altro canto adoro l’autunno perché è l’anticipo dell’inverno,una stagione a me tanto cara quanto intima.già da ottobre i cuscini e i plaid in eco pelliccia e velluto fanno bella mostra di sé sui letti e sui divani e la casa scintilla alla luce tremula delle candele.il piumone sofficioso abbraccia il letto e quando vi trovo riparo e conforto ringrazio il cielo perché mi ha concesso il tempo di godermelo ancora un altro anno.e bada bene che ho detto che ringrazio il cielo,non le zucche,le scope o le streghe.

Isabella |

HW è il 31 ottobre, Ognissanti il 1 novembre. Una non esclude l’altra- HW è una sorta di carnevale autunnale a tema più specifico…non credo che nessuno ringrazi zucche, scope e streghe. Personalmente festeggio HW il 31 ottobre coi miei ragazzi e il giorno dopo, da tradizione, passo il tempo con tutti i miei parenti ricordando i nostri cari con una cerimonia in cimitero e una messa. Non vedo contraddizioni. Un saluto

Valentina |

Scusatemi, ho inviato per sbaglio senza la conclusione.
È comunque tanto divertente vedervi e davanti alle cose davvero grossolane sei divertentissima.
Un caro saluto a te e alle signore che scrivono qui e Felice Halloween!

Valentina |

E poi all’improvviso vedo le repliche e a volte sei buonissima e mi sento in colpa anche per averti scritto un minicritica.
Basta, non lo faccio più.
😁

Valentina |

Csaba, dopo un bel po’ di puntate, voglio dirti cosa penso di Cortesie per gli ospiti.
Allora, non ti riconosco completamente. Forse il format ti chiede di essere un pochino più Csaba del necessario. Ci hai insegnato tu il formale informale e a mixare piccoli consapevoli errori usando al massimo quello che la nostra storia personale ci aveva lasciato in dote, magari in attesa di migliorarlo con il tempo. Ora ti vedo inorridire davanti a tavole a colpo d’occhio carine. Penso a quella per esempio della cena a base di menta.
Mi piace di più quando dai consigli pacati, con quel tono delicato delle prime trasmissioni, senza trasalire perché un tovagliolo all’aperitivo è troppo grande.
Insomma forse è solo la trasmissione ma a volte non riconosco la Csaba che vedo io quando ti seguo. Accogliente, sempre riconoscente, ma con i giusti consigli, dati in modo che ti viene voglia di seguirli appena potrai.
Un conto è spiegare il perché del coltello del pesce, che mi ha fatto desiderare di averlo subito una volta che ho avuto una casa mia e un conto diverso è storcere il naso se non c’è.
I voti invece tienili pure bassi, che voglio sapere quando sbaglio.

K@ti@ |

Ciao Valentina, ho aperto il sito perché volevo scrivere una cosa inerente anche io e cioè che la trasmissione sembra voler dare a Csaba un immagine più sexy ed intrigante, oltre a sembrare una crociata sulle coppie gay e poi vedo un po’ troppi riferimenti al sesso da parte degli interpreti, forse si vuole svecchiare l’immagine che avevamo al tempo del suo “mondo”? Forse si sta cercando una nuova strada? Sono perplessa..

Valentina |

Allora, questo è l’aspetto che però mi piace. Le coppie gay finalmente, e anche i gay che non fanno coppia o forse non coppia canonica, non si capisce. Comunque rispecchia la realtà e i legami normali, spesso non definiti.
Poi, sono una romantica e di più ancora amo le coppie vere, soprattutto se, gay o no, sono innamoratissime, come le due giovani ragazze con la casa piccolina. Per ora le mie preferite. E direi che sei accolta con quei sorrisi la grandezza del tovagliolo non è più tanto importante.
Per i riferimenti piccanti… a me imbarazzerebbero da dei giudici sconosciuti ma credo che Csaba ce li metta di sua spontanea volontà perché si trova a suo agio con gli altri due giudici.

Valentina |

Quello che mi piacerebbe sapere da Csaba è… le non ricche e signore di famiglia di noi che la seguono dagli inizi hanno mixato il servito buono della nonna con le posate a poco prezzo e i bicchieri così così (non cito le marche ma le sappiamo) perché lei ce lo ha insegnato. Abbiamo unito tovaglie importanti di famiglia a brocche a malapena carine. E sembrava fosse proprio questo il suo insegnamento. Lei ci ha insegnato a unire la tazzina della catena economica a quella preziosa in oro della suocera. È sbagliato o è sbagliato solo se si devono rispettare tutte le regole in Cortesie per gli ospiti? C’erano tavole molto azzardate e mixate nel Mondo di Csaba.
Io il servito della nonna l’ho tirato fuori ai tempi di Alice perché lei mi ha convinta che doveva uscire a ballare fuori dalla credenza. Anche se, momentaneamente, accompagnato da compagni di ballo non bellissimi.

francescap |

Oh meno male un po’ di critica ..leggendo sito e instagram da’ delle volte noia leggere tanti e solo commenti smielati che vanno dall’ elogiare i suoi modi garbati ( anche perché, diciamoci la verità se non li avesse, nessuno la seguirebbe e quindi nessuno comprerebbero i libri) e dall’ elogiare il suo stile di vestire che, a dire il vero a me piace tanto ma come non essere il contrario? Indossa vestiti che non tutti possono permetterselo..esempio quelli di Giada Curti, non so il prezzo ma se dovessi comprarmene uno, sicuramente sarebbe per una cerimonia e farei di certo un bel figurino😁😁😁. Csaba non prendertela per questo commento ma delle volte quelli un po’ fastidiosi ci vogliono!

Lalla |

Grazie Csaba per aver speso qualche riga sulle vere origini di Halloween. Provo un enorme fastidio leggere o ascoltare persone ancora convinte che si tratti della festa di “satana” o altre stupidaggini. Tra l’altro io la trovo una festa molto divertente che purtroppo, non avendo figli, festeggio con molta moderazione.
Io non ho ancora aperto la stagione del camembert ma ho fatto indigestione di formaggio Asiago in questi giorni! Sono stata alla festa “Asiago foliage” dedicata appunto al cambio di stagione e all’arrivo dei nuovi colori in natura, una festa davvero ben fatta e suggestiva. Abbiamo acquistato in una malga un sacco di formaggio di diverse stagionature e ce lo siamo mangiato con polenta, funghi e soppressa, piatto molto Veneto 😀
Credo che a breve preparerò il tuo castagnaccio!
Un abbraccio.

Isabella |

Ciao Lalla!!! Ma sei delle mie parti! Io ho una casetta sull’altopiano che sfrutto molto nelle vacanze di Natale e a ferragosto. Negli altri mesi dell’anno è sempre difficile andare visti i numerosi impegni sportici ed extra dei figli! Avevo visto Asiago foliage e avrei tanto voluto andarci!!!!i colori sull’altopiano in autunno sono meravigliosi. Buona giornata

Lalla |

Ciao Isabella! Io abito a metà strada tra Treviso e Venezia. Saliamo spesso ad Asiago, andiamo sempre a mangiare alla trattoria Campomezzavia, rustica, semplice ma genuina. Ho saputo che sull’altopiano in questi giorni ha fatto il finimondo, interi boschi rasi al suolo, a casa tua tutto ok???!

Isabella |

Ciao Lalla, io sono di Padova. Sì per fortuna, dalle nostre parti non è successo nulla di grave. Ho invece visto foto e video impressionanti. Che dispiacere!

Maria Rita Salvador |

Buongiorno a tutte!!!!
Qua a Firenze, stamattina sembra l’Apocalisse…..nuvoloni neri, vento e acqua….Ma io sono felice!
Adoro l’autunno e tutto ciò che porta. Ci fossero meno disastri climatici sarebbe meg!io, ma questa è tutta un’altra storia.
Halloween per me non esiste, ma la tradizione fiorentina si. Quindi via libera a pane co’ santi, e castagnaccio, caldarroste.
Adoro le serate sul divano con coperta, e programmi di Csaba tra i quali fare zapping….
Complimenti e attendo il programma delle presentazioni che spero includa Firenze.
Buona giornata a tutte!

Cristina Ve |

…..appena vedo un tuo post non riesco a frenare il desiderio di comunicare con Te, di darti un segno della nostra affezionata presenza. Penso veramente ad un periodo intenso per te, soprattutto per la lontananza da casa in un periodo intenso di impegni scolastici: Quando guardò i tuoi programmi, conoscendo i tuoi forti valori della famiglia e delle tradizioni, non manca puntata che silenziosamente pensi a quanto Tu sia brava a gestire tutto e onestamente mi da la forza per affrontare anche la mia impegnativa vita.
Ti mando dunque il segno della mia vicinanza e per trovare lo spazio anche per noi del blog.
Un affettuoso abbraccio!

Dalila |

Meraviglioso autunno, per me lo è da sempre, questa sensazione di calore familiare, il desiderio di stare a casa, di accendere il forno e preparare tantissimi dolci della tradizione, mangiare pietanze calde e sentire profumi come la mandorla tostate, le caldarroste, la cannella, il burro e poi assaporare frutti come i mandarini, le arance, melograni e succose mele. Ma il più bello viene quando il giorno diventa più corto o quando stai sotto le tue calde coperte mentre fuori piove. E poi tutto diventa più magico con l’attesa che arrivi Dicembre.

Deborah |

Cara Csaba, l’autunno è senz’altro la mia stagione del cuore. In ottobre mi sono sposata, in novembre compio gli anni, a breve distanza dal compleanno del mio caro papà. Perciò mi ritrovo magnificamente in questa tua descrizione della stagione che ci riporta al cantuccio accogliente delle nostra case e della dimensione privata ed intima del focolare domestico. Buon rientro🍁

Silvia P. |

Finalmente l’autunno…….e a seguire l’inverno. Le mie stagioni.
Un caro saluto. Silvia P.

Loredana |

Mi sto godendo queste giornate di sole con le ultime melanzane dell’orto, e abito al confine con la Valle d’Aosta… da noi per i Santi si prepara la zuppa di cavoli.
Mi congratulo per le puntate di Cortesie per gli ospiti, grazie.

Sonia |

Cara Csaba complimenti per i tuoi programmi televisivi che mi accompagnano in queste prime sere d’autunno!
Il tramonto arriva prima e questo infonde in casa una luce calda e rilassante. La voglia delle candele accese sulla tavola ben preparata e piatti caldi danno conforto e amore in famiglia.
Buon autunno,con la speranza di rivederti presto! Sonia

Livia Atzei |

carissima Csaba, che bello leggerti e condividere la tua passione per questa stagione meravigliosa di colori e sapori! certo l’estate ci regala tanta bellissima frutta colorata ma anche l’autunno riesce a fare romanticamente capolino con i suoi rossi, aranciati e gialli! ho preparato una delle tue meravigliose Pavlove… ed ora attendo di preparare la zuppa di porri…buon lavoro!

ella |

carissima csaba…bellissimo post che condivido pienamente. ..ho una domanda da farti sulla torta di lilly…..Vorrei provare a farla ma lo zucchero non è troppo ? un abbraccio dal lago di como

csaba |

Cara Ella, questa torta risulta molto densa. Se vuoi qualcosa di più leggero, prova con l’impasto per le cupcakes (basta metterlo in uno stampo rotondo grande). La ricetta è qui: https://www.csabadallazorza.com/ricette/cupcakes-al-cioccolato/

ella |

grazie csaba per il consiglio e la tua risposta……le cupcakes mi erano sfuggite caspita ! sai che ti dico? proverò a fare entrambe le ricette….io senza cioccolato non so vivere !

Isabella |

Adoro questo passaggio del tuo libro…sarà che anche a me piace l’autunno coi suoi colori, che in ottobre c’è anche il mio compleanno, che ho sempre adorato Halloween sin dai tempi di scuola in cui leggevo le storie del grande cocomero nei diari di Linus e Charlie Brown….ma in questo periodo mi piace molto riprendere il tuo Csaba 5 season e leggere i commenti e guardare i disegni…nonostante, devo ammetterlo, non abbia provato ancora nessuna delle ricette inserite..a riprova che ci piaci non solo per le tue ricette. Buona giornata Csaba!

Lalla |

Il grande cocomero ❤