29 Marzo 2020

9 RICETTE PER FARE (SUBITO) IL PANE IN CASA

C’è chi impasta perché si diverte, chi lo fa per dimenticare un dolore, chi perché vuole un prodotto sano, chi anche solo per la grande soddisfazione che dà preparare il pane nel forno di casa. Qualunque sia la vostra motivazione, vi do la ricetta per riuscirci (ed essere felici!).
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Sono sempre stata una grande fan della panificazione casalinga, sin da quando ero ragazza. Ma è stato solo cinque anni fa, con la pubblicazione del mio libro Good Food, che ho iniziato a esortare i miei lettori a fare il pane in casa quotidianamente. L’idea era semplice: non dover più dipendere dalla panetteria, né da quei prodotti classificati come “pane” che vengono venduti nei supermercati e che, spesso, sono fatti con farine di bassa qualità e altri ingredienti che il pane vero dovrebbe non avere al suo interno. La mia non è una sommossa nei confronti dei panettieri – anzi! Ve lo può testimoniare Davide Longoni, che ha aperto a Milano una delle sue panetterie proprio sotto casa mia, e mi ha tra i suoi clienti molto spesso, anche se io preparo il mio pane in casa da sola da molti anni, a giorni alterni. La mia scelta aveva allora, e ha tutt’oggi, altre motivazioni.

Il primo motivo per fare il pane fatto in casa è il fatto è che se è vero che cucinare è terapeutico (ed è sicuramente vero) panificare eleva la terapia semplice a qualcosa di superiore, avvicinando il risultato alla felicità.
Il secondo motivo è la possibilità di scegliere la propria farina e gli altri ingredienti che volete mettere all’interno del vostro pane, avendo la certezza che sia “cibo vero” – non industriale.

Tralascio la soddisfazione immensa che ne trarrete, e il profumo di casa che inonderà la vostra abitazione, perché preferisco lasciarvi qualcosa da scoprire a mano a mano che deciderete di procedere.

Dunque: fare il pane ci fa stare meglio. Esatto. Non c’è nulla che impastare il pane non possa guarire: se avete discusso con vostro marito, se siete annoiati dalla quarantena o arrabbiati con qualcuno, se siete ansiosi per il periodo che stiamo vivendo, o semplicemente se avete voglia di mangiare una bella focaccia calda con qualcosa sopra stasera… la soluzione è a portata di mano. Letteralmente.

Chiunque può preparare il pane fatto in casa. Servono solo farina, acqua, lievito, un forno e un paio di braccia in grado di impastare. Avere la ricetta giusta aiuta, ma soprattutto serve avere delle istruzioni chiare e dettagliate, in modo che anche chi non ha esperienza, o chi non ha mai provato, possa ottenere un buon risultato sin dalla prima prova. È per questo che sul mio sito ho preparato per voi una selezione di ricette alla quale attingere per trovare quella che fa davvero per voi. Si parte dalla ricetta di base e poi si arriva a quella della focaccia semplice o con le erbe, e ai grissini. Quando ci prenderete gusto, potrete anche scegliere alcune varianti, impiegare farine diverse, semi, erbe fresche e spezie… Avere a portata di mano questi ingredienti, quando possibile, renderà tutto più creativo.

Dunque, se volete iniziare subito, scegliete la ricetta che fa per voi.

  1. Pane bianco, facile anche per chi non lo ha mai fatto
  2. Il mio pane di farro
  3. Dutch oven bread (pane cotto nella mia pentola in ghisa)
  4. Pane alla barbabietola
  5. Focaccia (indimenticabile) – l’unica ricetta che dovete avere
  6. Pane integrale con i semi di girasole
  7. Pane al riso in cassetta
  8. Pane semi integrale ai semi di lino e canapa
  9. Pane #glutenlight

 

Se invece volete leggere ancora un po’, vi lascio qui un estratto del capitolo 4 del mio libro Good Food, che si intitola “inforna il tuo pane quotidiano”.

[…]

Le femministe non me ne vogliano – non c’è nulla di più bello per me del mettermi il grembiule, entrare in cucina e fare il pane. Lo trovo femminile e, se posso spingermi oltre, anche sexy. Impastare a mano è un gesto meraviglioso, toglie di dosso la fatica del giorno e ti riconnette poco a poco con i veri valori a cui dovremmo prestare maggiore attenzione. Mi piace impastare in silenzio, ascoltando i rumori della cucina che intanto freme intorno a me nel rituale di preparazione dei pasti; oppure la sera tardi, al buio, sapendo che al mattino troverò ad aspettarmi una tonda pagnotta fragrante. In dieci minuti, mentre le mani lavorano a contatto con la materia tiepida, la mente spazia e si pulisce da ogni pensiero accumulato durante il giorno.

Preparo il mio pane due o tre volte alla settimana, conservandolo in un sacchetto sopra la pila di taglieri che tengo sul piano da lavoro. Il profumo tiepido dell’impasto che lievita, e quello del pane appena sfornato, riempiono la mia casa di amore e sono felice di vedere i miei figli mangiare pane di segale con semi di lino a colazione, anziché una fetta di pan carré confezionato.
Per migliaia di anni le popolazioni antiche hanno coltivato i propri cereali su campi a rotazione che garantivano loro un buon apporto di nutrienti e hanno macinato i grani per ottenere farine diverse, con le quali hanno dato vita – intorno al globo – a centinaia di prodotti a base prevalentemente di acqua cereali macinati a pietra: i differenti pani, tutti fatti a mano e cotti in forni collettivi davanti ai quali in alcuni Paesi ancora oggi ci si mette in coda in attesa di poter procedere con la propria infornata.
Nonostante sia indubbiamente più comodo entrare in una bella panetteria e scegliere quello che più ci piace già pronto, i vantaggi del fare il pane da soli sono tantissimi, primo tra tutti il poter decidere in autonomia quali ingredienti utilizzare e in quale percentuale. Scegliendo farine diverse tra loro e prediligendo quelle integrali, possiamo garantire al nostro corpo un apporto di sostanze nutritive ben diverso da quello a cui siamo abituati pensando al pane industriale (soprattutto quello venduto nei supermercati in confezioni di plastica).

I cereali integrali contengono tutti i principali nutrienti: carboidrati complessi, proteine e grassi, ma anche vitamine e fibre, che aiutano il nostro organismo a stare bene.

Scegliendo di infornare da soli il nostro pane quotidiano trasformiamo il pane da semplice alimento visto come responsabile dei chili di troppo a prezioso alleato per il benessere del nostro corpo (ovviamente, nelle giuste dosi…). Noterete che il pane fatto in casa si conserva molto meglio e più a lungo rispetto a quello acquistato pronto, se lo conservate in un sacchetto per alimenti senza chiuderlo resta morbido per tre giorni.

 

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34 commenti

Patrizia |

Tutto vero😋sono 12anni che convivo con Lulu, la mia pasta madre, e da allora, ogni settimana la rinfresco o d faccio il pane,utilizzando varie farine; l’ultima scoperta è la farina di grano arso….

Francesco S. |

Ricette apprezzabilissime: adoro il pane di Farro

Ruota G. |

Sto proprio cuocendo un pane a lunghissima lievitazione, la scorsa volta il risultato è stato grandioso

Simona |

Finalmente una ricetta veloce per fare il pane🥰 oggi ho fatto quello con la farina di grano saraceno…bellissimo e buonissimo..grazie csaba..sei un mito

Carmen Arboleda |

Concordo pienamente, fare il pane è terapeutico, poi è tutto un’altro aroma, anche se non ho un buon forno, preferisco farlo io, al meno 4 volte alla settimana, e le domeniche preparo i panini per la merenda di mio figlio per tutta la settimana, meglio un panino fatto in casa che i prodotti delle macchinette

Ginocchio L. |

Il pane fatto in casa ha sempre il suo perchè! Sà di magia, oltre che di bontà infinita! Grazie sempre per lqueste perle 🙂

Fertile G. |

Bellissimi consigli, grazie!

Patrizia |

Persona oltre che professionista fantastica… Grazie di esistere

Mary T. |

Buonasera Csaba, grazie dell’ottima ricetta, questo pomeriggio ho preparato il pane bianco utilizzando metà farina integrale e l’atra 0, ottimo risultato effettivamente battendolo fa un suono di vuoto, proverò anche le altre preparazioni. Buona serata e buon 25 aprile.

Ilaria |

Buongiorno Csaba per fare il pane, siccome non si trova il lievito di birra fresco posso utilizzare quello in granuli e che quantità? Grazie mille e Buona Pasqua

Mary |

Cara Csaba, ho fatto il pane bianco come da tua ricetta. È risultato molto buono ma un po’ pesante all’interno. La seconda volta ho portato la lievitazione da tre a 6 ore + 1 ora aggiuntiva ed è andata meglio… Ma l’interno resta gommosetto… Buono come sapore ma gommoso. Secondo te cosa sbaglio?

Camilla magnelli |

Cara Mary, tutto sono fuorché esperta, ma è pur vero che il pane mi riesce. Credo la questione stia nella cottura, io metto i primi 15 minuti a 230 gradi con una piccola ciotolina piena d’acqua nel forno, poi abbasso a 180 gradi, tolgo l’acqua e lascio il forno appena appena socchiuso per una mezzora, la crosta è croccante e dentro leggerissimo! Fammi sapere, sarò contenta.
Complimenti a Csaba, grande maestra.

Elena Caliari |

Cara Csaba, fare il pane in casa regala grandi soddisfazioni, solo con le tue ricette ho trovato il coraggio di provarci. Sul tuo libro Christmas baking ho trovato la ricetta del pane al curry con sesamo nero ed ora ne sforno in continuazione, è come una droga, crea dipendenza. Caldo appena sfornato è di una bontà infinita. Come ringraziarti? Proverò anche tutte le altre fantastiche ricette. Grazie 😊 e tanti auguri per questo difficile momento.
Elena

Cristina |

Buon pomeriggio Csaba, sono convinta come te che fare il pane in casa sia non solo gratificante ma anche salutare. Purtroppo in questa situazione di emergenza è diventato praticamente impossibile, a Roma e dintorni, trovare un supermercato o negozio che venda lieviti, non intendo il lievito madre, anche quello di birra secco che si trova nelle più comuni confezioni. Sai indicarmi il nome di qualche fornitore che secondo te è disponibile alla vendita di questo prodotto online?

valentina |

ciao csaba, oggi dopo aver letto la tua ricetta ho deciso di preparare anch’io il pane 🙂 al momento l’impasto è in lievitazione, non vedo l’ora di infornarlo e scoprire il risultato finale 🙂
concordo con te, cucinare rilassa moltissimo e ci vuole in particolar modo in questo periodo in cui siamo chiusi in casa.. allora quale occasione migliore per cimentarsi in una nuova ricetta? ti aggiorno prossimamente sul risultato finale del mio pane… incrocio le dita, in ogni caso grazie perché hai contribuito al mio benessere! ti abbraccio

Jessica |

Ciao Csaba,
questi giorni di quarantena sono il periodo ideale per provare il procedimento del tuo libro Honestly Good per il lievito madre 🙂
Stiamo seguendo il primo periodo dello starter, poi cominceremo il ciclo dal giorno 8 al 16.
Non siamo sicuri di aver capito bene il seguito di questi giorni, quando dici: di continuare “rinfrescandolo ogni settimana” intendi dire che dopo i primi 16 giorni è sufficiente un solo rinfresco a settimana, o si deve continuare comunque ogni giorno con la regola di raddoppiarne il peso?
Grazie!

Marta |

Ciao Csaba,
Stasera ho messo in tavola il pane bianco della tua ricetta… buonissimo!
Da anni ormai sforno pizze che mi danno moltissima soddisfazione, lascio lievitare l’impasto per 24 ore (la notte in frigo) reimpastandolo due o tre volte. Secondo te funziona anche per ottenere un pane più soffice con piú alveoli?
Grazie per le tue preziose ricette..
Marta

Alessia Marinelli |

Certo che funziona! Puoi seguire la ricetta del “pane senza impasto” che utilizza 2 gr di lievito invece che il panetto intero (!) e con la lunga lievitazione e un solo giro di pieghe di offre un pane ricco di alveoli ad alta idratazione! Io seguo questa ricetta **
e lo cuocio sia in pentola che non seguendo le indicazioni! Prova! Ti sbalordirà nel sapore, nella leggerezza e nella semplicità.

Mara |

Cara Csaba,
ti ho scoperto nel 2010 a “Il mondo di Csaba” con la ricetta delle tue focaccine. Ho voluto provarle subito. Fantastiche.
In questo periodo di stop forzato ho provato il dutch oven bread. Meraviglioso.
Cercherò di fare più spesso il pane a casa anche quando ritorneremo alla normalità.

Maria Linda Viola |

Ciao Csaba, sono Linda. Ti seguo da anni ormai e il tuo charme mi ha catturata….sin da subito. Adoro impastare e provare soddisfazione nel pianificare, soprattutto. Mi piace amare la mia famiglia con la cucina !! Vorrei sapere se hai mai provato ad usare il grano saraceno per pianificare. Io ho scoperto da alcuni mesi la mia allergia al frumento e alle graminacee in generale ( per cui non posso mangiare né riso né mais) e dopo indagini varie , ho trovato il mio equilibrio nel consumare solo grano saraceno. Vorrei fare il pane, visto che è difficile trovare chi lo sappia fare. Ho seguito vari tutorial ma nessuno mi ha convinto. È diventata una sfida per me, poter fare il mio pane , un bel filoncino di grano saraceno. Potresti aiutarmi? Grazie

Patrizia |

Buongiorno a tutti, solitamente è mio marito che si diverte di più con gli impasti, io propongo e cerco di svovare qualche nuova ricetta oppure mi piace rivisitare qualcosa di tradizionale. Devo ammettere,e ringrazio Csaba per questo post, che mi è venuta voglia di mettere le mani in pasta e dar libero sfogo alla fantasia, molto terapeutico in questo momento.

Matteo |

Ciao Csaba,
Grazie per le ricette.
Hai per caso qualche consiglio o ricetta per del pane che ha una parte di farina di farina integrale macinata in casa?
Ho un piccolo mulino elettrico e macino il grano da solo, la farina risultante è diversa da quella integrale che trovo nei negozi e quindi fare il pane è un po’ più difficile.
Grazie!!

Camilla |

Che belle storie, grazie Csaba, le confesso che anch’io impasto, tiro con il matterello.. ma la mia materia prima sono le argille, ruvide, malleabili. Lavoro in studio come se fossi in cucina, una cucina dei colori che metto nei piatti che realizzo a mano. Curo il contenitore … ma il pane ha ragione è soddisfazione e nel mio caso direi una rivelazione: il profumo, il piano della cucina vissuto riporta bambini e all’assaporare il valore della bellezza semplice e vera.

Cristina |

Buongiorno…io sono anni che preparo il pane in casa e in questi giorni di quarantena mi sono cimentata anche nella preparazione di gnocchi e pasta all’uovo. Ho una curiosità… la pentola di ghisa la si può utilizzare anche per cucinare minestre e stufati?
Complimenti per la dolcezza e l’eleganza.

csaba |

Cara Cristina, certo la pentola di ghisa è perfetta per gli stufati, ma anche per le minestre. Io la uso anche per il risotto. E per il pesce e il pollo… Un saluto!

Luisa-mamilu |

Ciao Csaba scrivo e ho da poco sfornato la mia pagnotta preparata con il lievito madre, gentile omaggio della mia vicina che lavora in una panetteria, data la scarsità del lievito di birra nei supermercati. Ho iniziato da piccola a preparare la pizza con la mia mamma, poi, diventata casalinga a tempo pieno, ho ripreso ad impastare, rigorosamente a mano, grazie anche alle tue famose focaccine. Adesso penso di essere abbastanza esperta ed anche ai miei bambini piace questa magnifica arte. Il mio piccolo dice di voler fare il pizzaiolo :). La mia bisnonna aveva un forno e sfamava tutti durante la guerra, chissà magari sarà per questo che abbiamo questa passione. Grazie per il post e Good Food è sempre un bel sfogliare. Luisa

Lalla |

I lievitati hanno qualcosa di magico, di primitivo. Io amo alla follia impastare con le mani ed è l’unica cosa che non delego a qualche elettrodomestico.
In questi giorni di quarantena se ne sono resi conto in tanti e questo mi fa piacere. Spero che nessuno perdi l’abitudine della pizza del sabato sera, della focaccia come aperitivo casalingo. Leggo e percepisco molta felicità in questo nuovo rito. Ne avevamo tutti bisogno.
Proprio oggi pomeriggio mi ha chiamato il mio vicino per chiedermi la ricetta della mia pizza e mi ha raccontato di aver scoperto quanto è bello preparare la pasta fresca con i figli, della gioia nel vedere un impasto lievitare, di una cena fatta in casa insieme a tutta la famiglia.
Io vorrei preparare il pane sciapo toscano! Ma quanto è buono….. devo cercare una valida ricetta, Csaba tu ne hai una? 😊

csaba |

Cara Lalla, anche a me impastare dona serenità. E’ una sorta di yoga… Mi fa piacere che sempre più persone apprezzino questo rituale. Quanto al pane toscano – no, non ho la ricetta. Ma la chiedo alla mia mamma, lei lo fa spesso (ed è toscana!). Torno presto 🙂

Lalla |

Grazie!! Allora intanto rinfresco il lievito 😊😊

Nadia Pavan |

Grazie Csaba per aver esaltato il pane fatto in casa. Quale altro alimento potrebbe essere metafora di questi giorni chiusi in casa! Semplice, che richiede equilibrio, ingredienti vivi e veri, attesa e sospensione…per poi avvolgere col profumo la nostra casa e prendersi cura di sé e dei propri cari col suo sapore. Nadia

Ledi Lazeri |

Buongiorno..aprezzo tanto il suo lavoro,elegante e salutare..dove posso accedere per avere la ricetta del pane.grazie.

Anna Lucchi |

Questo è il romanzo del pane 😍

csaba |

Buona sera Ledi, grazie per il suo commento. per vedere le ricette deve andare nella sezione RICETTE del BLOG e scegliere PANE. Oppure, qui sopra nel testo, dove vede l’elenco dei nomi delle ricette, cliccare su quello che vuole leggere. Spero di esserle stata di aiuto. Happy Baking!

Ruota G. |

Volevo ringraziarti. Di vero cuore! Tutto super fantastico!